Un'estate di cocktail e frutta! (Sodalizio incredibilmente raro)

cocktail-beach-wallpaper.jpg

hello-summer-cocktailsUna delle conseguenze dell'involuzione della cultura della miscelazione degli ultimi cinquant'anni, è la nefasta abitudine a sostituire alla frutta fresca i relativi sciroppi e i succhi che se poi vai a leggere sulla confezione contengono un miserrimo 5% di frutta vera.È un vero peccato perché la qualità principale dei cocktail a base di frutta è proprio la freschezza e l'autenticità del sapore finale. Sono stata da poco in Tunisia e una bevanda che si trova praticamente ovunque è il succo di fragola, voi penserete che non ci sia niente di straordinario, e invece siamo così abituati ai sapori chimici che vi assicuro: bere un frullato di sole fragole, niente zucchero e pochissima acqua è un piacere da giardino dell'eden. Ma torniamo in Italia: se vi trovate in un bar o in un locale e ordinate un Bellini, è quasi scontato che il barman ve lo preparerà miscelando prosecco e succo di pesca, mentre la ricetta originale prevede pesche vere e mature frullate o schiacciate (un po' come il fondo del Mohito) e poi miscelate al prosecco. Addittura certi barman (da radiazione dall'albo che non c'è), preparano proprio il Mohito aggiungendo sciroppo di menta (orrore e raccapriccio!). Questo, ahimè, vale praticamente per tutti i cocktail che contengono frutta, compresi i cosiddetti sour, che si preparano shakerando un distillato forte con zucchero di canna liquido e succo di limone (come per esempio il Daiquiri), perché molti barman, invece di spremere il frutto da miscelare, utilizzano succhi di frutta o, nel caso dei sour, un composto preconfezionato che mischia zucchero liquido e limone (il cosiddetto Sourmix). Per questi motivi vi suggerisco non tanto di cercare un bar degno di questo nome che utilizzi la frutta fresca (mission almost impossibile!), quanto di realizzare a casa vostra ottimi cocktail fruttati da servire ai vostri amici per una serata speciale.

Ecco tre facili ricette con cui stupire e godere della bontà di cocktail che sarete tra i pochi in Italia a preparare seguendo la ricetta originale:

BELLINIGeorgia-Peach-Cocktail-Recipe La ricetta prevede due terzi di prosecco o spumante e un terzo di pesche mature. Si prepara schiacciando (o frullando) le pesche, mettendole nel bicchiere, aggiungendo il prosecco e poi miscelando per bene. Un drink semplicissimo ma di grande soddisfazione: vedrete che meraviglia!

SOUR Questa ricetta vale per qualunque distillato base voi o i vostri amici preferiate: vodka, rum, whisky, tequila, ecc. Inserite nel mixing glass (o direttamente nel mixer se ne avete uno di tipo Boston, per intenderci: quello che si chiude da sé col tappo di metallo che filtra il ghiaccio) il distillato base, il ghiaccio, lo zucchero di canna liquido e succo di limone spremuto, shakerate e servite nel bicchiere (possibilmente una coppa martini) tutta la miscela trattenendo il ghiaccio nel mixer.RumSour-002-de1 Otterrete una bevanda deliziosa perché alcolicamente potente ma freschissima, che scende giù cioè un po' a tradimento, attenti a non prenderla sottogamba o come diceva la scrittrice Doroty Parker a proposito del Cocktail Martini: dopo il terzo bicchiere finirete sotto il tavolo, dopo il quarto sotto il vostro ospite!

 

SEX ON THE BEACH Il cocktail estivo per antonomasia, un drink molto dolce e molto fresco Gli ingredienti della ricetta sono la vodka e il peach tree (che è un liquore alla pesca e in quanto tale non va sostituito con la pesca vera), che devono costituire un quarto del contenuto del cocktail, e il succo d'arancia e lo sciroppo di mirtillo in quantità, il tutto shakerato energicamente e poi versato (possibilmente nel bicchiere tumbler, lo stesso usato per i più comuni long drink) insieme al ghiaccio..sex_on_the_beach Quello che vi consiglio è di usare arance fresche e mirtilli veri, spremendoli insieme e usando poco mirtillo e molta arancia, in una proporzione di 1 a 5. Il risultato sarà il miglior Sex on the beach che i fortunati presenti abbiano mai sorseggiato (e probabilmente che assaggeranno mai).

Buona estate e buona miscelazione!! hello-summer-cocktailsUna delle conseguenze dell'involuzione della cultura della miscelazione degli ultimi cinquant'anni, è la nefasta abitudine a sostituire alla frutta fresca i relativi sciroppi e i succhi che se poi vai a leggere sulla confezione contengono un miserrimo 5% di frutta vera. È un vero peccato perché la qualità principale dei cocktail a base di frutta è proprio la freschezza e l'autenticità del sapore finale. Sono stata da poco in Tunisia e una bevanda che si trova praticamente ovunque è il succo di fragola, voi penserete che non ci sia niente di straordinario, e invece siamo così abituati ai sapori chimici che vi assicuro: bere un frullato di sole fragole, niente zucchero e pochissima acqua è un piacere da giardino dell'eden. Ma torniamo in Italia: se vi trovate in un bar o in un locale e ordinate un Bellini, è quasi scontato che il barman ve lo preparerà miscelando prosecco e succo di pesca, mentre la ricetta originale prevede pesche vere e mature frullate o schiacciate (un po' come il fondo del Mohito) e poi miscelate al prosecco. Addittura certi barman (da radiazione dall'albo che non c'è), preparano proprio il Mohito aggiungendo sciroppo di menta (orrore e raccapriccio!). Questo, ahimè, vale praticamente per tutti i cocktail che contengono frutta, compresi i cosiddetti sour, che si preparano shakerando un distillato forte con zucchero di canna liquido e succo di limone (come per esempio il Daiquiri), perché molti barman, invece di spremere il frutto da miscelare, utilizzano succhi di frutta o, nel caso dei sour, un composto preconfezionato che mischia zucchero liquido e limone (il cosiddetto Sourmix). Per questi motivi vi suggerisco non tanto di cercare un bar degno di questo nome che utilizzi la frutta fresca (mission almost impossibile!), quanto di realizzare a casa vostra ottimi cocktail fruttati da servire ai vostri amici per una serata speciale.

Ecco tre facili ricette con cui stupire e godere della bontà di cocktail che sarete tra i pochi in Italia a preparare seguendo la ricetta originale:

BELLINIGeorgia-Peach-Cocktail-Recipe La ricetta prevede due terzi di prosecco o spumante e un terzo di pesche mature. Si prepara schiacciando (o frullando) le pesche, mettendole nel bicchiere, aggiungendo il prosecco e poi miscelando per bene. Un drink semplicissimo ma di grande soddisfazione: vedrete che meraviglia!

SOUR Questa ricetta vale per qualunque distillato base voi o i vostri amici preferiate: vodka, rum, whisky, tequila, ecc. Inserite nel mixing glass (o direttamente nel mixer se ne avete uno di tipo Boston, per intenderci: quello che si chiude da sé col tappo di metallo che filtra il ghiaccio) il distillato base, il ghiaccio, lo zucchero di canna liquido e succo di limone spremuto, shakerate e servite nel bicchiere (possibilmente una coppa martini) tutta la miscela trattenendo il ghiaccio nel mixer.RumSour-002-de1 Otterrete una bevanda deliziosa perché alcolicamente potente ma freschissima, che scende giù cioè un po' a tradimento, attenti a non prenderla sottogamba o come diceva la scrittrice Doroty Parker a proposito del Cocktail Martini: dopo il terzo bicchiere finirete sotto il tavolo, dopo il quarto sotto il vostro ospite!

 

SEX ON THE BEACH Il cocktail estivo per antonomasia, un drink molto dolce e molto fresco Gli ingredienti della ricetta sono la vodka e il peach tree (che è un liquore alla pesca e in quanto tale non va sostituito con la pesca vera), che devono costituire un quarto del contenuto del cocktail, e il succo d'arancia e lo sciroppo di mirtillo in quantità, il tutto shakerato energicamente e poi versato (possibilmente nel bicchiere tumbler, lo stesso usato per i più comuni long drink) insieme al ghiaccio..sex_on_the_beach Quello che vi consiglio è di usare arance fresche e mirtilli veri, spremendoli insieme e usando poco mirtillo e molta arancia, in una proporzione di 1 a 5. Il risultato sarà il miglior Sex on the beach che i fortunati presenti abbiano mai sorseggiato (e probabilmente che assaggeranno mai).

Buona estate e buona miscelazione!!

Dadolata di Tofu piccante

dadolata-tofu-piccante.jpg

dadolata tofu piccante 2Eccovi una ricetta per entrare nel mondo tutto da esplorare del tofu.Da molti definito il ‘formaggio vegetale’ – definizione che non amo perché non penso che la cucina vegana viva dei surrogati di quella onnivora – questo alimento prezioso e molto noto nella tavola orientale (in Cina e Giappone lo mangiano da mille anni) va imparato ad amare. Il primo approccio è difficile, perché nella maggior parte dei casi mangiato al naturale non è il massimo. Ma proprio la sua delicatezza lo rende versatile per moltissimi piatti: ottimo marinato, fritto, al forno, con le verdure, base per farce e ragù, esiste in diverse versioni. Comprese quelle più cremose molto adatte per creme, anche dolci. Il piatto che vi propongo è proprio basic: una maniera, per chi vuole cimentarsi anche la prima volta, davvero semplice. Ottima per i palati che apprezzano il piccante, come me… INGREDIENTI

120 g di tofu al naturale Mezza cipolla rossa di Tropea Mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro Peperoncino a piacere Olio evo Erba cipollina o prezzemolo qb PREPARIAMO IL PIATTO

Prendete il panetto di tofu e tagliatelo a dadini: se avete tempo e volete insaporirlo di più vi suggerisco una marinata facile facile. Miscelate in una ciotolina un cucchiaio di salsa di soia e mezzo di olio, poco aceto di mele,uno spicchio d’aglio intero, e un mix di erbette: unite il tofu anche già tagliato e lasciate marinare per almeno un’ora.

Intanto in una padella scaldate un filo d’olio e fate appassire la cipolla tagliata, aggiungete il concentrato di pomodoro diluito con un po’ d’acqua, il peperoncino. Aggiustate di sale. Fate insaporire e unite il tofu. Lasciate andare sul fuoco una ventina di minuti facendo attenzione che non si asciughi troppo, altrimenti aggiungete poca acqua. Quando si sarà ben insaporito impiattate con una bella spolverata di erba cipollina o prezzemolo, in base ai gusti. dadolata tofu piccante1 E il tofu non sembrerà più l’oggetto misterioso insapore che molti pensano sia. Ed è solo l’inizio, insieme scopriremo tanti modi per mangiarlo: è un antianemico eccellente e quindi ottimo anche per i bambini!!!dadolata tofu piccante 2Eccovi una ricetta per entrare nel mondo tutto da esplorare del tofu. Da molti definito il ‘formaggio vegetale’ – definizione che non amo perché non penso che la cucina vegana viva dei surrogati di quella onnivora – questo alimento prezioso e molto noto nella tavola orientale (in Cina e Giappone lo mangiano da mille anni) va imparato ad amare. Il primo approccio è difficile, perché nella maggior parte dei casi mangiato al naturale non è il massimo. Ma proprio la sua delicatezza lo rende versatile per moltissimi piatti: ottimo marinato, fritto, al forno, con le verdure, base per farce e ragù, esiste in diverse versioni. Comprese quelle più cremose molto adatte per creme, anche dolci. Il piatto che vi propongo è proprio basic: una maniera, per chi vuole cimentarsi anche la prima volta, davvero semplice. Ottima per i palati che apprezzano il piccante, come me… INGREDIENTI

120 g di tofu al naturale Mezza cipolla rossa di Tropea Mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro Peperoncino a piacere Olio evo Erba cipollina o prezzemolo qb PREPARIAMO IL PIATTO

Prendete il panetto di tofu e tagliatelo a dadini: se avete tempo e volete insaporirlo di più vi suggerisco una marinata facile facile. Miscelate in una ciotolina un cucchiaio di salsa di soia e mezzo di olio, poco aceto di mele,uno spicchio d’aglio intero, e un mix di erbette: unite il tofu anche già tagliato e lasciate marinare per almeno un’ora.

Intanto in una padella scaldate un filo d’olio e fate appassire la cipolla tagliata, aggiungete il concentrato di pomodoro diluito con un po’ d’acqua, il peperoncino. Aggiustate di sale. Fate insaporire e unite il tofu. Lasciate andare sul fuoco una ventina di minuti facendo attenzione che non si asciughi troppo, altrimenti aggiungete poca acqua. Quando si sarà ben insaporito impiattate con una bella spolverata di erba cipollina o prezzemolo, in base ai gusti. dadolata tofu piccante1 E il tofu non sembrerà più l’oggetto misterioso insapore che molti pensano sia. Ed è solo l’inizio, insieme scopriremo tanti modi per mangiarlo: è un antianemico eccellente e quindi ottimo anche per i bambini!!!

Parmigiana molto light

parmigiana3.jpg

parmigianaGli ingredienti sono quelli classici: melanzane, pomodoro, l’origano e del buon olio extravergine di oliva.Nella mia parmigiana certo non troverete la mozzarella, né tantomeno il parmigiano, ma il gusto è garantito: e non sarà solo il palato a gioire, ma anche gli occhi. Io ho aggiunto, al posto del parmigiano, il lievito alimentare in scaglie, semplice lievito di birra essiccato, ottima fonte di vitamina B, ottimo per arricchire minestre, zuppe o anche sformati. Questo che vi propongo è un piatto classico rivisitato, con un occhio alla linea perché di certo questa ricetta con le melanzane è decisamente a basso contenuto calorico. Tutti ingredienti facili che non possono mancare in dispensa e nel frigo per una ricetta che potete preparare in anticipo e che impiattata con grazia vi farà fare bella figura anche con gli ospiti. La ricetta è per due…

INGREDIENTI

1 melanzana scura grande 4 pomodori ramati Olio evo qb Sale qb Origano 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie 1 cucchiaio di olive nere denocciolate 1 cucchiaio di capperi PREPARIAMO IL PIATTO

Mettiamo la melanzana in forno a 180 gradi su una teglia e lasciamola cuocere fino a quando la buccia non ‘appassisce’. Il test con la forchetta è sempre valido: se i rebbi vanno giù bene allora è cotta. Fatela raffreddare, togliete la buccia e dalla polpa ricavate delle striscioline e mettetele da parte. Intanto passate nell’acqua bollente i pomodori, spellateli e fateli a dadini: condite con olio, sale, origano e volete aggiungete le olive nere tagliate e i capperi. Mescolate bene e fate insaporire per qualche minuto. Ungete dei pirottini e ‘foderateli’ con le striscioline di melanzane, aggiungete i pomodori conditi, coprite con le altre melanzane e compattate bene lo sformatino. parmigiana2 Preparate nella stessa maniera anche l’altra monoporzione fino a esaurimento degli ingredienti. Infornate a 180 gradi per mezzora: capovolgete gli stampini e impiattate con una spolverata di lievito. E la parmigiana light è fatta…parmigianaGli ingredienti sono quelli classici: melanzane, pomodoro, l’origano e del buon olio extravergine di oliva. Nella mia parmigiana certo non troverete la mozzarella, né tantomeno il parmigiano, ma il gusto è garantito: e non sarà solo il palato a gioire, ma anche gli occhi. Io ho aggiunto, al posto del parmigiano, il lievito alimentare in scaglie, semplice lievito di birra essiccato, ottima fonte di vitamina B, ottimo per arricchire minestre, zuppe o anche sformati. Questo che vi propongo è un piatto classico rivisitato, con un occhio alla linea perché di certo questa ricetta con le melanzane è decisamente a basso contenuto calorico. Tutti ingredienti facili che non possono mancare in dispensa e nel frigo per una ricetta che potete preparare in anticipo e che impiattata con grazia vi farà fare bella figura anche con gli ospiti. La ricetta è per due…

INGREDIENTI

1 melanzana scura grande 4 pomodori ramati Olio evo qb Sale qb Origano 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie 1 cucchiaio di olive nere denocciolate 1 cucchiaio di capperi PREPARIAMO IL PIATTO

Mettiamo la melanzana in forno a 180 gradi su una teglia e lasciamola cuocere fino a quando la buccia non ‘appassisce’. Il test con la forchetta è sempre valido: se i rebbi vanno giù bene allora è cotta. Fatela raffreddare, togliete la buccia e dalla polpa ricavate delle striscioline e mettetele da parte. Intanto passate nell’acqua bollente i pomodori, spellateli e fateli a dadini: condite con olio, sale, origano e volete aggiungete le olive nere tagliate e i capperi. Mescolate bene e fate insaporire per qualche minuto. Ungete dei pirottini e ‘foderateli’ con le striscioline di melanzane, aggiungete i pomodori conditi, coprite con le altre melanzane e compattate bene lo sformatino. parmigiana2 Preparate nella stessa maniera anche l’altra monoporzione fino a esaurimento degli ingredienti. Infornate a 180 gradi per mezzora: capovolgete gli stampini e impiattate con una spolverata di lievito. E la parmigiana light è fatta…