racconti

Watchlist: essere osservati non fa paura

"Siamo costantemente osservati. E il fatto che questo non ci sconvolga più è di per sé sconvolgente".

Watchlist di Edizioni Clichy è una raccolta di 32 racconti - uno più disturbante e bellissimo dell'altro - in cui si cerca di rispondere alla domanda fondamentale dell'era di Internet: fino a che punto lo sguardo altrui definisce ciò che siamo? 

E da qui gli altri quesiti che tutti noi, nel nostro intimo, dietro ai cristalli liquidi di un laptop, ci siamo posti almeno una volta davanti al "Che cosa stai pensando?" di Facebook.

Come modifica il nostro comportamento l'essere osservati? La sorveglianza costante, i cookie, la quantità di informazioni che quotidianamente cediamo gratis in cambio di un non-luogo dove esistere in forma digitale e smagliante, quanto incidono sulla qualità della nostra vita?

Probabilmente la cosa da capire, alla fine di tutto, alla fine del trentaduesimo racconto di Watchlist e alla fine di un qualsiasi nostro tweet, è che non abbiamo niente da temere. È solo una commedia... molto, molto realistica.

AAVV, Quello che hai amato, undici donne, undici storie vere

Quello che hai amato, undici storie di donne che lo fanno meglio. Sì, scrivere. @DeLempicka

AAVV Quello che hai amato Utet pag. 203

Riportiamo qui l'incipit di ogni racconto, perché sono tutti bellissimi.

Nadia Terranova, ME 619753

Fu sporgendosi dal finestrino di una Fiat Panda bianca targata ME 619753 che mia madre venne a dirmi che potevamo rinascere.

Mari Accardi, Imparare il mio nome in Irlanda

Il mio pseudo-figlio si chiamava Conall Whalen e aveva dei ricci così gialli che mi facevano pensare a una torta mimosa.

Giusi Marchetta, Acqua

Era quasi estate e io lo aspettavo al tavolino di un bar leggendo un libro che mi piaceva davvero.

Carolina Crespi, Ventitrè

Io ho trent'anni, Daniele ventitrè. Ci siamo seduti fuori, anche se è febbraio, e la primavera non è nemmeno all'orizzonte.

Raffaella R. Ferrè, Napoli quando devi attraversare la strada

Chiamavo mia nonna e mia madre, la lavanderia dove avevo dimenticato quel vestito.

Claudia Durastanti, Da Mario Merola a Kendrick Lamar: storia d'amore senza nessuna separazione

Sono nata a un minuto da mezzanotte in un giorno d'estate, dopo svariate ore di travaglio e un intervento che ha messo quasi a repentaglio la vita di mia madre.

Giulia Altamura, Tutti i luoghi del mio abbandono

Mi sono spesso domandata quale sia l'elemento irriducibile, la nostra definizione, ciò che ci rende un grado di rimanere noi stessi, nonostante quanto potremo cambiare o tutto quello che saremo costretti a perdere.

Flavia Gasperetti, Gioia e Fosco

I personaggi di questa storia si chiamano Gioia e Fosco, perché un nome bisognava pur darglielo.

Chiara Papaccio, Twin Peaks per principianti

Lo scorso inverno, per una serie di circostanze metereologiche straordinarie, sono rimaste bloccate sia la ferrovia che quasi tutte le strade in uscita del paese.

Serena Braida, La sugna

Carl non è un professionista. Ha cambiato almeno quattro corsi universitari, e passa le giornate provando droghe, principalmente anfetamine sotto forma di pillole dimagranti che rimedia da studentesse sovrappeso e indecise, e scavando la propria presenza sul divano.

Violetta Bellocchio, L'ospite non dorme mai

C'è un film uscito lo scorso autunno, The Guest. Fino a qui, il film intero, dall'inizio alla fine, l'ho visto tre volte.