Anche i pennelli hanno un'anima

Ogni makeup junkie che si rispetti ha una quantità inverosimile di pennelli: per l’ombretto, per il rossetto, per l’eyeliner, per il blush, per la cipria, per la fame da carboidrati, per un visualizzato non risposto.

Non vi giudicherò per questo: vi stringerò a me assieme ai miei trentasette pennelli per il contouring raccontandovi come li pulisco.

Perché sì amiche: i pennelli vanno lavati. È una delle attività più noiose mai concepite nell’universo mondo ma se vi applicate una maschera e fate partire la playlist giusta, può diventare anche divertente (ci sto provando, dai!).

Per lavare i vostri preziosi figliuoli pelosi basta pochissimo: una saponetta (perfette quelle delicate, senza profumo, io adoro questa), olio di gomito e acqua tiepida.

Se preferite, potete utilizzare un detergente liquido: io ne uso uno per bambini, che si sa, stanno sempre pieni di macchie.

Bagnate i pennelli e ruotateli al centro della saponetta, delicatamente. Una volta che saranno intrisi, risciacquateli sotto l’acqua corrente fino a quando smetteranno di perdere colore.

Togliete il residuo seguendo il verso delle setole, stendeteli su un telo e guardateli teneramente: adesso sono fragili esattamente come voi quando vi lavate i capelli a casa dopo la piega perfetta del parrucchiere.

Esistono in commercio diversi aggeggi utili al lavaggio: la brush cleansing palette delle sorelle Chapman ad esempio, ma vi suggerisco di fare un giro al supermercato e trovare un grattugia mela, che funziona uguale e costa pochissimo.

Se i vostri pennelli hanno bisogno invece di una pulizia rapida, sono perfetti i brush cleanser spray a base alcolica: i miei preferiti sono di MAC, di MAKE UP FOREVER e di ELF.

Vi piace spignattare? Bene! Qui trovate una ricetta semplice semplice per prepararvi in casa questa pozione magica.

E adesso andate e lavateli tutti.


SHUT UP AND TAKE MY MAKE UP! COME ESSERE SE STESSE MA MEGLIO

di Tamara Viola

Una donna dalla chioma sobria. Socializza molto, online e offline. Puoi leggere i suoi deliri su Citazionisti Avanguardisti
Nel tempo libero si imbelletta, legge e fa parlare i biscotti.

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79%Workclock, l'orologio che ti dice quando stai lavorando gratis

Cosa fare se al lavoro non ti pagano abbastanza perché sei una donna?

Mentre sei seduta alla scrivania non molto (a parte ridiscutere il contratto) ma almeno questo simpatico ed elegante orologio ti dirà il momento esatto in cui, fossimo in un mondo bello, giusto e pulito, te ne dovresti andare a casa e invece il gender pay gap ti obbliga a rimanere. Sul sito si calcola a che ora dovresti smettere in base ai tuoi orari di lavoro, poi imposti l'orologio sull'ora esatta in cui scatta il patriarcato.

Due numeri per capire la situazione. Negli Stati Uniti in un anno in media le donne guadagnano il 79% dei colleghi uomini. E parliamo di white people. Le donne latinoamericane (la minoranza più ampia) invece il 55%, le native americane il 59%, le afroamericane il 60%. Insomma dei bei dollaroni risparmiati e se sei latinoamericana praticamente lavori il doppio.

In Europa siamo messe un po' meglio, il divario è solo del 16,4% (dati 2015) e l'Italia è quarta nella classifica del gender gap tra i paesi europei con divergenza di salari, quarta nel senso che il pay gap è minore.

Certo prima devi trovarlo un lavoro, avere un contratto e sperare anche che non ti facciano mobbing.

Il 79WorkClock, ideato da MTV's Look Different, Party NY e Good Thing, non avrà un effetto sul pay gap ma può aiutare a prendere coscienza della situazione.


YOU GO, GIRL!
DONNE CHE LAVORANO, TALENTI EMERGENTI E ALTRE ECCELLENZE GEN(D)ERICHE

di Antonia Caruso

Antonia scrive col pensiero, coi gatti e coi capelli. In genere su Ericosìcarina | Gender e antigender ma anche da altre parti.

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Friends: gli anni '90 son tutti là, al Central Perk

Se c'è una sitcom che in tv ha caratterizzato tantissimo gli anni '90, quella è sicuramente Friends, in cui ognuno di noi sicuro si identificava con almeno uno dei sei disagiati protagonisti.

Se eri una Monica, oltre ad avere un disturbo ossessivo compulsivo abbastanza fortino, eri tutta maglioncini corti a collo alto e gonne portafoglio; Rachel se la cavava con vestiti con cui si potrebbe andare a giro anche ora senza essere necessariamente additate come Tu Madre, addirittura i mom jeans son tornati di moda (ASSURDO), ma d'altronde lei lavorava da Ralph Lauren e allora grazialcazzo; mentre Phoebe, beh, lì sì che gli outfit erano da zecca new age ante litteram. Vestitini larghi coi fiori, cappelli di paglia, gilet improbabili. Tutto molto bello se sei una drogatella fiera di esserlo e la tua canzone del cuore è Gatto Rognoso! <3

Gli uomini in compenso avevano quei vestiti un po' jolly che non li caratterizzavano tanto quanto le ragazze della porta davanti, loro sì che erano delle icone di stile. Basti pensare ai tagli di capelli di Jennifer Aniston che hanno DAVVERO segnato un'epoca. La gente andava dal parrucchiere dicendo "No, non hai capito, Jennifer se li è tagliati così e te ora me li rifai uguale quant'è vero iddio piglia 'ste forbici e daje tutta".

Poi però la Aniston c'ha quasi 50 anni e ultimamente stanno uscendo foto dove è una gnocca di proporzioni davvero bibliche e noi siam qua, ancora ad andare dal parrucchiere in cerca di un miracolo.


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'
LA FAVOLOSA RUBRICA SPIN-OFF DI IO VERAMENTE GUARDA

di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.

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Maschera viso splendida, splendente!


FUMETTO INTERCULTURA

di Takoua Ben Mohamed

Takoua è una fumettista e attivista politica, fondatrice e illustratrice di Fumetto Intercultura. Per Riccio cura una rubrica spin-off del suo celebre e divertentissimo progetto.

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Purity, Jonathan Franzen. Tutto è più puro al sole

È stata finalmente tradotta e distribuita in Italia da Einaudi l'attesa quinta fatica di Jonathan Franzen: Purity. "Fatica" è il termine che si addice di più a questo romanzo: quasi 700 pagine fittissime, popolate da personaggi tutti estremamente complessi e con vite intricate, spesso scandalose, immorali e fuori legge, ognuno alla ricerca disperata di verità e purezza attraverso metodi discutibili e commoventi. Ma non è affatto una fatica quella che si compie per arrivare alla fine di quest'epopea profondamente umana e, in quanto tale, incoerente fino all'osso. 

Purity si legge tutto d'un fiato con la stessa identica emozione di quando ci si sta innamorando: quando non vedi l'ora di incontrarti con quella persona che ti scuote come nessun altro, che ti rimescola il cervello "come con un cucchiaio di legno" e ti lascia lì basito, senza fiato, ad aspettare che ti confonda ancora e ancora una volta senza alcun preavviso.

Purity ti concupisce e ti abbandona, torna per stupirti e per implorare perdono. Potete leggerne un estratto qui. Lasciatevi rapire.

E per chi non lo sapesse, è stata annunciata una serie tv ispirata al romanzo. 

Shave your beard like a man! Prodotti e consigli pratici

Non sei mai stato un tipo da barba folta e capelli lunghi. Sei un tipo più classico, minimale, ti piace avere un aspetto fresco e ordinato, per te la barba lunga è solo per hipster con tempo da perdere. Ma come affronti la rasatura? Sei sicuro di farlo al meglio? Per rispondere a ogni tuo dubbio, ecco alcuni consigli fai da te firmati dalle stylist maschili di RiccioCapriccio

La lama

Le lame con cui ti rasi devono essere sempre controllate e lavate a inizio, durante e alla fine di ogni rasatura. Una lama troppo usata è destinata a provocarti graffi e rossori sul viso.

Il momento migliore

Il momento da scegliere per ottenere una rasatura ottimale è certamente al mattino, quando la pelle è più morbida e il viso rilassato. 

Il metodo

Passare il rasoio lentamente e con leggerezza, per evitare di irritare la pelle e soprattutto per non rischiare di strappare il pelo piuttosto che tagliarlo. Rasare tutto il volto procedendo per piccole zone, le "rasoiate" non devono mai essere troppo ampie. Mai mai mai accanirsi sui peli più duri (solitamente sulla mascella), inclinando le lame del rasoio per seguire le curve del volto: questa operazione può provocare tagli più o meno profondi e una garantita perdita di tempo per tamponare la ferita. 

I prodotti

In base al prodotto scelto l'esperienza della rasatura può cambiare molto ma, che si usino schiume o gel, l'importante è distribuire una dose adeguata di prodotto sul viso, non troppa, per limitare al minimo le passate di rasoio. Prendetevi un po' di tempo prima di iniziare; lasciare agire il prodotto sulla pelle prima di rasarla è un ottimo modo per idratarla in profondità e rendere l'operazione più agevole. 

A questo punto, per un perfetto effetto Don Draper, usate un buon dopobarba che tonifichi e contrasti eventuali arrossamenti. Preferite sempre soluzioni poco alcoliche se avete la pelle delicata.

I capelli

Immancabile un consiglio di stile per i capelli. Questa volta ci aiuta Davines con i trend maschili estivi 2015/16 da realizzare scegliendo i prodotti della linea styling per eccellenza "More Inside"!

 

Jessica Jones. Un giubbotto di pelle fa miracoli

C'è Netflix, c'è la Marvel.

Questi due colossi han deciso un giorno di produrre Jessica Jones, una serie molto molto bella e un sacco cazzuta su una detective privata con dei superopoteri ossessionata da un cattivo DAVVERO cattivo che l'ha devastata e ultimamente la stalkera: Kilgrave.

Interpretato dall'eccelso David Tennant, l'antagonista della serie ha un potere incredibile, ovvero far fare alla gente ciò che lui vuole riducendoli in una sorta di sudditanza psicologica. Praticamente come il mio ex. Solo che questo tra le altre cose fa suicidare la gente, che è un po' peggio.

Jessica, però, oltre ad avere una forza sovrumana ed essere astiosissima vs. the world, ha una caratteristica favolosa; si veste SOLO con giubbotto di pelle, felpe grigie, stivali neri e jeans stretti nella sua 40. Kristen Ritter che la interpreta perfettamente ha avuto dei traumi giganti e tra le altre cose ha deciso che la sua uniforme da supereroina sarà proprio quella di una qualsiasi ragazza che si veste da Zara Trf. Per fortuna a dare un tocco di colore al tutto, oltre ai completi di Kilgrave, c'è l'amica di Jessica Trish che si veste da bona stratosferica quale è in ogni puntata, così come l'avvocatessa ELEGANTISSIMA Jeri interpretata dall'androgina Carrie Ann Moss. Brave tutte.

La serie intanto è stata riconfermata per la seconda stagione e a sto punto c'è solo da sperare che nella prossima la nostra Jessica non indossi MAI MAI MAI l'ormai famoso Chiodo Giallo di Zara. Lì sì che le puntate avrebbero tutto un altro spessore stilistico.


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di Francesca Giorgetti

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Bortone e Di Pietro per "Tutti salvi per amore"

Riccio ha a cuore i sentimenti e i sogni; facciamo sempre il tifo per chi ha idee brillanti, passioni travolgenti e per chi le sa raccontare.

Ecco perché vi raccomandiamo, questa domenica 29 maggio, di sintonizzarvi su Rai 3 e vedere Tutti salvi per amore, il programma di Serena Bortone e Alessandra Di Pietro che racconta la contemporaneità attraverso i sentimenti.

Un reportage inteso ma delicato, profondamente umano. Per (ri)conoscersi e, alle volte, scoprirsi.

Seguite Serena e Alessandra e partecipate numerosi alla diretta Twitter usando l'hashtag #TuttiSalviPerAmore. Noi ci saremo!

Impedite Wedding Edition: come è andata

Impedite spettinate alla conquista dei matrimoni! Ecco come è andata la serata dedicata alle damigelle e alle invitate più imbranate che ci siano. 

Tra un po' di sano cinismo e canzoni romantiche, le nostre impedite hanno affrontato la più grande sfida finora proposta dal Club: realizzare da sole, in totale autonomia e senza l'aiuto del parrucchiere, delle pettinature adatte a ogni tipo di matrimonio, da quello dei tuoi migliori amici, passando per quello tamarro con quattordici portate di soli antipasti, fino ad arrivare a quello più duro da affrontare... quello del tuo ex.

Una gara svoltasi in mezzo a risate, copiose spruzzate di texturizzante Davines, piume di struzzo e paillettes, con una Claudia D'Angelo spumeggiante e delle impedite davvero incapacissime. 

La reginetta incoronata di ieri sera è stata Anamaria (con una sola "N", attenzione), che si è aggiudicata il titolo lottando duramente contro altre due candidate davvero di spicco.

Il prossimo appuntamento, l'ultimo prima dell'estate, è il 30 giugno. Non mancante e seguiteci su Facebook per aggiornamenti!

#goimpedite!

E la chiamano estate... make up per la bella stagione

Ci stai provando a crederci, all’arrivo della bella stagione. Hai fatto il cambio degli armadi, invocato Marie Kondo, lavato addirittura le finestre ma niente, continua a piovere, a far freddo. Siccome la speranza è l’ultima a morire, portati avanti: pensa alle granite, alla spiaggia, ai tuffi e soprattutto a come proteggerti dal sole.

Amica mia, è inutile spendere centordici milioni di euro per un fondotinta se poi hai la pelle macchiata, disidratata o rovinata dai raggi solari.

Abbronzati con cautela, non esporti nelle ore più calde della giornata e bevi tanta acqua, che fa bene sempre. Lo dicono pure in televisione, dagli una chance.

Io comincio prendendo degli integratori che curano capelli e unghie: li preparo alla dura battaglia con elastici e forcine (a proposito, hai mai provato questi? Sono la svolta!) e al cambio smalto frequentissimo.

Uso anche questo latte che mi aiuta ad asciugare la chioma più velocemente e la lascia idratata e profumata.

Veniamo alla protezione solare per la pelle: ne hai solo una, tienila cara. Ho comprato questa meravigliosa protezione spray, che si può riapplicare anche sopra il trucco! Non lascia scie biancastre e protegge alla perfezione. Passala su viso, collo, decollete, mani e piedi quando sei in città e su tutto il corpo al mare.

Anche il make up ormai ha la protezione solare: potresti provare questo fondo compatto, utile per i ritocchi fuori casa. Il fondo minerale in polvere, invece, lascia la pelle asciutta e matt per tutto il giorno.

In questa stagione adoro i prodotti due in uno: questo rossetto oltre a colorare le labbra può essere usato anche come blush e ha una varietà di colori perfetta per l’estate!

La calura non sarà un problema se porti sempre con te l’acqua termale: la trovi anche in versione pocket ideale da portare in borsetta.

Per essere chic, scegli un cappello con la falda larga e grandi occhiali da sole: sarai subito la diva&donna della situazione.

Non fare la sciocca, prenditi cura di te. :) 


SHUT UP AND TAKE MY MAKE UP! COME ESSERE SE STESSE MA MEGLIO

di Tamara Viola

Una donna dalla chioma sobria. Socializza molto, online e offline. Puoi leggere i suoi deliri su Citazionisti Avanguardisti
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Red carpet e hairstyle da diva!

Per Cannes 2016, RiccioCapriccio e Nice To Dress You hanno unito forze, competenze e trucchi a prova di impedita per regalarvi una guida completa al look da festival e ai migliori hairstyle da red carpet.

Leggete qui i consigli rigorosamente do it yourself di Alessandra Pucci per acconciature e tagli da favola e trasformatevi in delle vere dive!

Progetto Quasi: la seconda vita dei cani acciaccati

Tutto è iniziato con Quasi, una cana (indubbiamente più carino di cagna) con una miriade di problemi alla spina dorsale che le hanno dato una forma piuttosto particolare, tozza, corta e senza collo semovente. Il nome è “sindrome del cane babbuino a spina corta” e in effetti cosa c'è di più adorabile di cane-scimmia seppur dalle fattezze esclusive?

Quasi è stata abbandonata e poi mezza adottata e poi abbandonata e poi adottata di nuovo e infine ha fatto scintillare nella mente di Fabiana Rosa l'idea di Progetto Quasi, un'associazione per la cura e l'adozioni di cani e gatti, soprattutto se malandati, anziani e in generale messi piuttosto male.

E più sono acciaccati più cresce in Fabiana e nelle volontarie (praticamente tutte donne) amore e, ancor più, sarcasmo verso i canidi dalla vita sventurata, che vengono descritti con la maestria dello sbeffeggio appassionato e senza il birignao del pietismo facile.

Ogni cane ha un nome ispirato al suo status disagiato: ci sono Cialis, “cariatide cardiopatica” di 20 anni, Swiffer, che ha “raccolto solo polvere, fame e immondizia”, Emoglobino, uno splendido gatto bianco e anemico, Il Vetusto, Gengiva, uno dei tanti cani sdentati, il sordo e artritico Leopardi e così via con Virna Lisi, Padre Polo, Tremors, Rita Levi.

Ci sono molti modi per sostenere Progetto Quasi: dall'acquisto di croccantini a quello delle magliette, ma soprattutto l'adozione diretta di un Quasino, un piccolo tenero mezzo distrutto animale.


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Scream Queens: Mean Girls assassine ma vestite bene

Ryan Murphy e Brad Falchuck con il marciume ci vanno a nozze, ce l'hanno dimostrato coi vari American Horror Story e pure con Glee, che di elegante aveva davvero poco.

A questo giro, i delicati signori ci raccontano della Kappa Kappa Tau, una sorority in cui le ragazze vengono uccise con una facilità rara dal fantomatico Red Devil, un killer vestito uguale uguale alla mascotte della scuola.

A capo della confraternita c'è la lievemente psicopatica Chanel Oberlin che ad ogni entrata in scena sfoggia outfit che levatevi tutti, un po' come le sue galoppine, Chanel #2, Chanel #3 e Chanel #4. Nomi sobri per gente sobria.

Durante tutta la prima stagione, tra un assassinio e l'altro (ogni puntata muore qualcuno, così per democrazia), pellicce, piume, tubini, PARAORECCHIE CON LE ORECCHIE DA GATTO, completi Chanel colorati e gonne pelosissime la scoattano in mezzo alla scena.

La gente si è talmente infognata con il guardaroba delle protagoniste che basta googlare “Scream Queens outfits” per essere inondati da siti in cui è possibile trovare le copie cinesate dei vestiti, tumblr di ragazzine ossessionate, classifiche delle pellicce più sobrie usate da Chanel e tanto tanto altro.

Inutile dire che il reparto costumi ha fatto sì che la serie passasse da semplice trash a trash antologico. Tra qualche anno rivedremo le nostre Chanel preferite e probabilmente, come succede sempre, urleremo il grande classico usato finora solo per gli anni '90 “MACOMECAZZOANDAVANOAGIROQUESTE?”


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Davines Italia porta #labellezzaintavola

Davines porta sempre una nuova ventata di freschezza e bellezza, stavolta anche in tavola!

Partecipa anche tu a #labellezzaintavola, regalando a RiccioCapriccio una ricetta tipica del tuo paese e aiutandoci a diffondere questa piacevole iniziativa.

Scarica il coupon per partecipare qui: http://goo.gl/q8ZhKw

Buffy l'ammazza vampiri. Essere tamarri negli anni '90

Io me lo ricordo. Quei sòla di Italia1 nella loro fuorviante pubbicità dissero "Dopo Dawson's Creek, ecco il telefilm che ha fatto innamorare milioni di adolescenti".

COSA STAI DICENDO STUPIDO SPEAKER, COSA? Dawson's Creek e Buffy non c'entravano una mazza perdioh. Sì, c'era la storiona d'amore noia tra Angel e Buffy, Spike era forse un po' Pacey ma dai su, una ammazzava i vampiri e l'altro si faceva le pippe sui film di Spielberg, di cosa stiamo parlando?

Però gli anni erano quelli, i drammi d'amore pure e gli outfit beh... siam lì.

A differenza dell'origine di tutti i mali (DC), in Buffy c'erano linee comiche costanti, ironia a tranci, e una scrittura che scusate ma Kevin Williamson se la sognava (episodio "The Body", chi dimentica è complice).

Tra un'escalation qualitativa e l'altra che levatevi tutti, Buffy ci ha però regalato delle lezioni di stile veramente rare, specie nella prima stagione.
La povera Willow, paziente 0 della Nerd Televisiva, tra salopette DI LANA, capelli lunghi lunghi a madonna e gonne di velluto a costine urlava forte un "Sono disadattata però vah vah quant ne so".

Xander, mannaggia a lui, se non si metteva una camicia hawaiiana su camiciola in ogni puntata no, lui non era contento.

Cordelia, Dio la benedica, portava una ventata di vaccaggine che era un piacere.

E, last but not least, Buffy. Lei sì che gli altri no.

Stivali alti fino al ginocchio? Celo

Minigonne di pelle? Celo

Vestitini neri stretti stretti? Celo

Collarini di velluto? Celo

E via libera sulle ali del vento ad impalettare vampiri nei cimiteri.

Anni '90, we miss you.


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