make up tricks

Jamsu: il segreto per un make up perfetto

Cari lettori, lettrici, amici, cugini e parenti lontani,

oggi voglio raccontarvi di come il mondo del beauty coreano sia diventato una trappola mortale per la sottoscritta. Ci sono novità? Le devo provare. Ci sono prodotti assurdi che promettono di tornare giovane in sette minuti? Li devo avere e via dicendo.

Di recente mi sono imbattuta in una tecnica, quella del Jamsu, che promette di fissare il trucco per molte, moltissime ore. Chi di noi non sogna di avere un incarnato perfetto mentre fuori impazzano millemila gradi e ci sentiamo vicini all’aldilà?

Che cos’è il Jamsu

Jamsu, che significa immersione, è una tecnica che prevede di affondare il viso nell’acqua gelata per 30 secondi dopo averlo cosparso di cipria fissante o di borotalco, affinché il make up abbia una resa e una durata altissime. Promette pelle perfetta, pori ridotti e un effetto flawless: il fondotinta si fonderà con la pelle e apparirà molto più naturale.

Proviamoci insieme!

  • Detergete il viso come al solito e procedete con l’applicazione delle vostre creme. Non dimenticate la protezione solare, mi raccomando.
  • Ora è il momento di truccarsi: preparate la vostra base viso con correttore, fondotinta e blush. Lasciate gli occhi e la bocca struccati.
  • Tirate indietro i capelli e avvolgete la fronte con una fascia: non vogliamo dover perdere tempo a ritoccare la piega!
  • Ora comincia la fase Art Attack: prendete del borotalco (io lo sconsiglio, lo trovo irritante e occlusivo) oppure della cipria HD trasparente (quella che di solito si presenta bianca) e applicatela grossolanamente sul viso con l’aiuto di un pennello o di una spugnetta. L’effetto dovrà essere di viso imbiancato.
  • Al mio tre, immergete il volto in una bacinella che avrete riempito con acqua fredda, freddissima per circa 30 secondi, stando bene attenti a bagnare anche i laterali e la fronte. Pronti? Uno, due e tre!
  • Tamponate delicatamente con una salvietta: non strofinate, non toccate con le mani, siate clementi. Quando il viso sarà asciutto, eliminate gli eventuali residui di cipria rimasti con un pennello. Voilà! Adesso siete pronti per truccare gli occhi e la bocca e definire il vostro make up.

Personalmente, sconsiglio questo metodo a chi ha una pelle molto secca e lo riserverei solo a occasioni speciali (anche perché il procedimento è molto lungo)

Fatemi sapere se l’avete provato e quali sono le vostre impressioni <3


SHUT UP AND TAKE MY MAKE UP! COME ESSERE SE STESSE MA MEGLIO

di Tamara Viola

Una donna dalla chioma sobria. Socializza molto, online e offline. Puoi leggere i suoi deliri su Citazionisti Avanguardisti.

Nel tempo libero si imbelletta, legge e fa parlare i biscotti.

Nipples&lipstick: l'accoppiata vincente per scegliere il tuo nude perfetto

Noi donne veniamo messe alla prova ogni giorno. Ogni giorno siamo costrette a misurarci con grandissimi problemi, con problemi devastanti. I miei tre jolly?

  1. Perché ogni volta che vado dal parrucchiere poi piove anche se il meteo dava bel tempo per tutto il mese?

  2. Che significa quella maledetta emoji dopo un messaggio composto da centinaia di parole?

  3. Perché non riesco a trovare un rossetto nude che non mi faccia sembrare Laura Palmer?

Se anche voi mie care lettrici vi ritrovate a dover risolvere questi inconvenienti, beh, mi dispiace, ho la risposta solo per una di queste domande. Ché comunque è meglio di niente, dai.

Situazione tipo: siete in un negozio che vende prodotti di make up, alla ricerca del Sacro Graal, il rossetto nude per eccellenza, quello che fa sembrare le labbra polpose e naturali, morbide e setose e per niente truccate. L’espositore prevede centinaia di nuance.

Che fate? Tirate su la manica e cominciate a devastarvi il braccio con tutte le sfumature con il risultato di sentirvi ancora più confuse di prima e chiedendo disperate alle commesse una salviettina struccante che non strucca assolutamente nulla.

Oggi dico basta all’indecisione! Oggi dico SOLLEVATE LA MAGLIETTA AMICHE! A quanto pare il nude perfetto per le nostre labbra è quello che più somiglia al colore dei nostri capezzoli, la parte più in linea con il sottotono della nostra pelle.

L’ha dichiarato il dottor Travis Stork durante la puntata di un noto show televisivo americano, The Doctors. Osservando il colore dei suoi capezzoli ha perfettamente azzeccato la nuance adatta. Qui la clip della puntata.

Simpatici metodi a parte: nei giorni scorsi (19-20-21 maggio) a Roma si è tenuta la Race for the cure, l’evento simbolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una manifestazione di tre giorni ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà che culmina con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km. A caratterizzare l'evento è la presenza delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per lanciare un messaggio positivo, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta ed un cappellino rosa. La prevenzione del tumore del seno deve cominciare a partire dai 20 anni con l'autopalpazione eseguita con regolarità ogni mese. E' indispensabile proseguire con controlli annuali eseguiti dal ginecologo o da uno specialista senologo affiancati alla mammografia biennale dopo i 50 anni o all'ecografia, ma solo in caso di necessità, in donne giovani. 

Tornando ai rossetti ora, amiche, non ci resta che provare: free the nipple!

 


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Anche i pennelli hanno un'anima

Ogni makeup junkie che si rispetti ha una quantità inverosimile di pennelli: per l’ombretto, per il rossetto, per l’eyeliner, per il blush, per la cipria, per la fame da carboidrati, per un visualizzato non risposto.

Non vi giudicherò per questo: vi stringerò a me assieme ai miei trentasette pennelli per il contouring raccontandovi come li pulisco.

Perché sì amiche: i pennelli vanno lavati. È una delle attività più noiose mai concepite nell’universo mondo ma se vi applicate una maschera e fate partire la playlist giusta, può diventare anche divertente (ci sto provando, dai!).

Per lavare i vostri preziosi figliuoli pelosi basta pochissimo: una saponetta (perfette quelle delicate, senza profumo, io adoro questa), olio di gomito e acqua tiepida.

Se preferite, potete utilizzare un detergente liquido: io ne uso uno per bambini, che si sa, stanno sempre pieni di macchie.

Bagnate i pennelli e ruotateli al centro della saponetta, delicatamente. Una volta che saranno intrisi, risciacquateli sotto l’acqua corrente fino a quando smetteranno di perdere colore.

Togliete il residuo seguendo il verso delle setole, stendeteli su un telo e guardateli teneramente: adesso sono fragili esattamente come voi quando vi lavate i capelli a casa dopo la piega perfetta del parrucchiere.

Esistono in commercio diversi aggeggi utili al lavaggio: la brush cleansing palette delle sorelle Chapman ad esempio, ma vi suggerisco di fare un giro al supermercato e trovare un grattugia mela, che funziona uguale e costa pochissimo.

Se i vostri pennelli hanno bisogno invece di una pulizia rapida, sono perfetti i brush cleanser spray a base alcolica: i miei preferiti sono di MAC, di MAKE UP FOREVER e di ELF.

Vi piace spignattare? Bene! Qui trovate una ricetta semplice semplice per prepararvi in casa questa pozione magica.

E adesso andate e lavateli tutti.


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