Occhio non vede, cuore non duole.

Cara Gaja, mi chiamo Giorgia, ti seguo su FB anche se non siamo amiche. Però mi fai tanto ridere. Volevo sottoporti questo problema: quando il mio compagno e io usciamo, lui si ferma spesso a guardare le altre donne. E non è che le guardi di sfuggita, le squadra, le scruta. Mi lascia persino la mano per osservarle meglio. Si gira e loro se ne accorgono. Pensa che umiliazione. Io gliel'ho detto in ogni modo, con le buone, con le cattive, piangendo, urlando, ma niente. Lui mi risponde impassibile che a guardare non si fa peccato. Eppure io non sono brutta. Che devo fare per questa cosa che mi fa soffrire? Scusa se non ho scritto proprio in un italiano perfetto ma è difficile spiegarmi bene. Grazie e baci Giorgia

Cara Giorgia, tesoro, hai fatto bene a scrivermi. Ho la soluzione adatta per te, strano che tu non ci abbia pensato prima. Ce l'hai un camino? Ebbene, se hai un camino, avrai anche un attizzatoio. Prima fase: rosola ben bene l'attizzatoio sulle fiamme dell'inferno. Seconda fase: pianta con mano ferma e sorriso sulle labbra l'attizzatoio in uno dei due occhi del tuo compagno [meglio se tutti e due], dicendogli "se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo", dimostrandogli che tra i due sei tu quella che a colazione se magna pane e Bibbia. Vedrai che il problema si risolverà in quattro e quattr'otto. Tutto chiaro? Buona fortuna, cara.

p.s. In alternativa, se tu dovessi - per mera sfortuna - essere una donna pavida, refrattaria alla vendetta, potresti ricorrere al piano B: rovesciargli addosso un secchio colmo di escrementi e mollarlo per sempre a sguazzare nella merda, sua e altrui. In bocca al lupo e crepi il cacciatore.

Gaja

Nadia Terranova, Gli anni al contrario

#checosastoleggendo

"In passato non ho avuto la tua debolezza ma ora vorrei il tuo coraggio".

@DeLempicka

Nadia Terranova Gli anni al contrario Einaudi Stile Libero Big pag. 152 euro 16,00

Aurora e Giovanni avevano deciso che si sarebbe chiamata Mara. Come la ragazza di Bube, aveva detto Aurora. Come Margherita Cagol, aveva aggiunto Giovanni. Margherita, detta Mara, la moglie di Renato Curcio, morta pochi anni prima. La bambina nacque con enormi pupille nere e fissò tutti con aria interrogativa. L'avvocato e il fascistissimo convennero su un punto: uno in tribunale e l'altro in carcere avevano incontrato mafiosi e assassini, eppure nessuno li aveva spaventati allo stesso modo. - Lo sguardo di questa picciridda mi inquieta più di quello dei delinquenti, almeno loro non parlano! Certo, meno di quello del mio professore di matematica quando mi doveva interrogare, - aggiunse l'avvocato soddisfatto, e tutti attorno risero. Giovanni arrivò molte ore dopo. Il fascistissimo lo accolse con gli occhi ancora lucidi e una bottiglia di champagne.

Bio Nadia Terranova (1978) è nata a Messina e vive a Roma. Tra i suoi libri, Bruno. Il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo 2012, illustrazioni di Ofra Amit) che ha vinto il Premio Napoli e il Premio Laura Orvieto ed è stato tradotto in Spagna. Collabora con «IL Magazine» e «pagina99». Gli anni al contrario è il suo primo romanzo.

Giusi Marchetta, Dai un bacio a chi vuoi tu

#checosastoleggendo

Una raccolta di racconti ambientati a Sud che scalda il cuore.

@DeLempicka

Giusi Marchetta Dai un bacio a chi vuoi tu Terre di Mezzo Editore pag. 207 euro 12,00

Non chiedo molto: voglio solo essere qualcun altro. Voglio fare falsi complimenti alle ragazze, voglio farmene almeno una a settimana, voglio farmi centinaia di seghe su bambolone in bikini. Voglio che mi si rizzi quando vedo passare un ragazzo moro con due spalle così. Voglio immaginarmi con lui in qualche cesso pubblico o a casa sua, dopo che ci siamo fatti una canna. Voglio una cosa normale, pulita. Ora come ora mi accontenterei di essere l'ultimo stronzo sulla faccia della terra. L'ultimo stronzo normale sulla faccia della terra. Faccio le scale una alla volta fino al piano terra. Esco, ho detto, e mi sono chiuso la porta alle spalle. All'inizio ho avuto paura, ora no. Ora sto bene. Sono calmo, sono tranquillo. Ecco, mi metto a sedere. Le scale sono fresche e non passa mai nessuno a quest'ora. E' tipico di Walter incasinare sempre tutto: non gliene si può fare una colpa.

Bio Giusi Marchetta (1982) è casertana ma vive a Torino. Finalista al Premio Campiello Giovani e al Premio Loria, nel 2007 ha vinto il Premio Calvino con Dai un bacio a chi vuoi tu, pubblicato da Terre di Mezzo Editore. A due racconti del libro sono ispirati i film brevi Corti, con Leo Gullotta, e Svanire, entrambi per la regia di Angelo Cretella.

#Checosastoleggendo Christmas Edition: 5 libri da regalare per Natale

Cari amici di RiccioCapriccio,per voi che a Natale amate regalare libri abbiamo pensato di consigliare cinque libri che ci sono molto piaciuti.

Morte di un uomo felice di Giorgio Fontana per Sellerio.

«Volete Fare la rivoluzione, ma tutto quello che avete ottenuto è ammazzare delle persone». «Gliel’ho detto, è una guerra: e in guerra ci sono sempre dei morti. Cosa crede, che i partigiani…». «Voi non siete i partigiani!», gridò Colnaghi alzandosi di scatto, e meraviglia si chinò d’istinto piegando la testa. «Ha capito? Mi ha capito? Voi non siete i partigiani!».

Perfetto per il papà o per l'amico appassionato della storia politica italiana.

Non sono quel tipo di ragazza di Lena Dunham per Sperling&Kupfer, traduzione di Tiziana Lo Porto.

Ho vent’anni e mi odio. I capelli, la faccia, la pancia sporgente. La mia vocina tremolante e le poesie sdolcinate. Il fatto che i miei genitori, per rivolgersi a me, usino un tono leggermente più alto di quello che usano con mia sorella, come se fossi un funzionario pubblico che ha dato di matto e, se messa sotto pressione, potessi far esplodere gli ostaggi che tengo legati nello scantinato.

Perfetto per l'amica del cuore che ama le serie tv.

Dai un bacio a chi vuoi tu di Giusi Marchetta per Terre Di Mezzo Editore.

Non sono bravo nelle cose in cui ci vuole fortuna. Mai trovato un soldo per strada, parcheggio nell'ora di punta, la taglia giusta durante i saldi, la sorpresa decente nell'uovo Kinder. Se compro un biglietto della lotteria, neanche controllo se è quello vincente oppure no. Controlla mia madre, poi in genere dice: "Quando la smetti di comprare 'sti cosi?".

Perfetto per chi ama i racconti.

Cose non noiose per essere superfelici di Mr. Wonderful per Magazzini Salani, traduzione di Cristina Scalabrini.

Impara ad apprezzarti. Accetta il fatto che non sei perfetto. Valorizza le tue caratteristiche, sono quelle che ti rendono unico.

Perfetto per la sorella adolescente sempre triste. *Bellissimi gli stickers aggiuntivi per personalizzare questo divertente manuale!

Il dono dei Magi di O. Henry con illustrazioni di Ofra Amit per Orecchio Acerbo editore.

Ora, di due cose i Dillingham andavano profondamente fieri. Una era l'orologio di Jim, che era stato di suo padre e, prima, di suo nonno. L'altra erano i capelli di Della. Se la regina di Saba avesse abitato nell'appartamento di fronte, Della avrebbe steso i suoi capelli fuori dalla finestra per asciugarli, solo per far sfigurare i gioielli e i regali di Sua Maestà.

Perfetto per i bambini e per i grandi che non si arrendono mai.

Adesso tocca a voi: suggeriteci i vostri libri del cuore. Buon Natale!

Idee per un matrimonio d'inverno

I matrimoni d'inverno sono suggestivi e romantici: creano un'atmosfera magica e romantica perfetta per il vostro giorno più bello. Se state pensando di scegliere uno dei mesi invernali per celebrare il vostro giorno più bello, qui troverete qualche idea a cui ispirarvi. L'atmosfera Il paesaggio invernale regala scorci indimenticabili. Se c'è la neve ancora di più.

L'abito Per restare al caldo e valorizzare comunque il vostro abito, scegliete un cappottino in cachemire leggero e sottile oppure una pelliccia corta (finta! mi raccomando).

Gli inviti e i segnaposto Per restare in tema gli inviti con un fiocco di neve sono perfetti! Deliziosi i segnaposto con ricordo da conservare. Per la tavola ci sono mille varianti: candele e rami decorati renderanno l'atmosfera estremamente soft e romantica.

I capelli Affidatevi sempre ad un bravo professionista: il freddo è implacabile contro i capelli! Lo chignon resta sempre l'acconciatura ideale: valorizzatela con spilloni o fermacapelli luminosi.

Il makeup Il trucco di una sposa deve essere leggero, etereo, morbido: scegliete se concentrare l'attenzione sugli occhi o sulla bocca.

Il bouquet Per il vostro bouquet scegliete fiori di stagione: potrete aggiungere delle bacche rosse se il matrimonio si celebra nel periodo natalizio. Sempre perfette le rose bianche o fiori dai colori tenui e delicati.

La torta Il dolce può essere ispirato al tema della festa, oppure avere elementi che ricordino l'inverno. Quello che conta è che sia il coronamento di una giornata da ricordare!

La promessa Resta il momento più importante: maschietti, se scegliete il giorno di Natale per chiedere la mano alla vostra bella, perché non sorprenderla facendole trovare una decorazione sull'albero un po'"particolare"?

RiccioCapriccio saprà consigliarti al meglio per l'acconciatura giusta e per il makeup in grado di valorizzare appieno la tua bellezza!

[Photos Bridal.com]

Alessandra Racca, Poesie Antirughe

#checosastoleggendo

Sorridere è ridere senza far rumore, un esercizio del viso e dello spirito.

@DeLempicka

Alessandra Racca Poesie antirughe Neo Edizioni pag. 129 euro 10,00

Colei che guarda il mondo dal basso

Quella mattina/ la mia vagina, appena si sveglia, dice/ che da oggi si chiama Ironia./ Le dico che mi pare un po' pretenzioso./ Lei si offende e mi dice/ di piantarla di svilire sempre/ quello che mi appartiene./ Allora, dice, se preferisci, mi chiamo:/ "*******************"/ e dice un nome assurdo, incomprensibile,/ e le chiedo/ che nome sarebbe?/ Lei dice: è un nome indiano,/ Siouux,/ e dice che significa "colei che guarda il mondo dal basso"./ Ed io faccio per parlare/ e lei dice/ che anche "alzata con pugno"/ le piacerebbe molto/ ma che ci sarebbero problemi di copyright/ e poi dice che tutto sommato/ è un nome che richiama violenza/ qualche idiota, dice/ potrebbe sentirsi incoraggiato,/ 'che qualche idiota che si sente incoraggiato c'è sempre, dice./ Le do ragione./ Queste sono cose che lei sa./ Sta zitta un po', poi dice:/ Sai, a volte penso che a te,/ farebbe bene/ per un po'/ avere una vagina più sul frivolo/ e spara il nome di Chantal./ Così è stato./ Per un po' si è chiamata Chantal./ Ora dice che si chiama Ruby,/ come monito dice,/ ma non vuole aggiungere altro/ sull'argomento, dice./ E anche questa volta, credo,/ sono d'accordo con lei.

Bio Alessandra Racca, torinese, conosciuta sul palco e sul web come "La Signora dei Calzini". Appassionata di poesia performativa, è organizzatrice, presentatrice e concorrente di numerosi poetry slam; dal 2008 porta i suoi reading in giro per l'Italia. Le sue poesie sono state pubblicate in rete, in antologie collettive (Bastarde senza gloria, 2013, Sartoria Utopia), nelle raccolte Nostra Signora dei Calzini (2008, ed. Seed) e Poesie Antirughe (2011, Neo Edizioni). Il suo blog è www.signoradeicalzini.it

Club delle impedite #part2: più shabby per tutte

Il 4 dicembre l'ormai celeberrimo Club Delle Impedite si è riunito ancora! Venti giovani e titubanti donzelle, aiutate dal nostro valoroso staff, hanno imparato a realizzare la ponytail perfetta (per i giorni in cui lo shampoo non vi è amico), a intrecciare come se non ci fosse un domani e a scegliere il colore di rossetto più intonato alla loro carnagione.Un aperitivo a metà fra un pigiama party e una chiacchierata con le amiche, fra risate, nuvole di lacca, tantissime domande e prove divertentissime e disastrose. La Regina delle Impedite per questa serata è stata Nadia che sfoggiava fiera la sua coroncina di marabù e lustrini, perché la sobrietà è tutto. Grazie per aver partecipato e per aver reso speciale questo evento. Seguiteci: ce ne saranno ancora. Alla prossima Club delle Impedite!

Nora Ephron, Il collo mi fa impazzire - Tormenti e beatitudini dell'essere donna

#checosastoleggendo

Essere donne è bellissimo. Tranne che per il collo.

@DeLempicka

Nora Ephron Il collo mi fa impazzire, tormenti e beatitudini dell'essere donna Feltrinelli pag. 129 euro 8,00

Comunque, questo è il punto: c'è una ragione per cui i quaranta, i cinquanta e i sessanta non hanno più l'aspetto di una volta, e non è per via del femminismo, o di una vita migliore grazie all'esercizio fisico. E' per via della tinta. Negli anni cinquanta, solo il sette per cento delle donne americane si tingeva i capelli; oggi ci sono zone di Manhattan e Los Angeles in cui non esistono donne coi capelli grigi. (Una volta, qualche anno fa, andai a Le Cirque, un famoso ristorante di New York, a un pranzo in onore di una certa Jean Harris, appena uscita di prigione dopo aver scontato una condanna di dodici anni, per aver ucciso il suo amante dietologo, ed era l'unica donna coi capelli grigi in tutto il ristorante.) La tinta per capelli ha cambiato tutto, ma non le viene mai riconosciuto alcun merito. E' l'arma più potente che le donne di una certa età hanno per combattere la cultura della giovinezza, e poiché riesce sul serio a fermare l'orologio (per lo meno per quel che riguarda i capelli), rende le donne più aperte a procedimenti più drastici (come il lifting facciale). Posso dimostrare che la tinta è, almeno parzialmente, responsabile del considerevole numero di donne che entrano (e riescono a rimanere) nel mercato del lavoro nella mezza età e nella tarda mezza età, ma anche di svariati trend della moda. Per esempio è una delle ragioni per cui le donne non portano più il cappello, ed è la ragione principale per cui tutte le donne che conosco hanno un armadio pieno di abiti neri. Provate a pensarci. Cinquant'anni fa, le donne di una certa età non si vestivano quasi mai di nero. Il nero era per le vedove, e più precisamente per le vedove di guerra italiane, e persino Gloria Steinem ammetterebbe che la tipica vedova di guerra italiana ti faceva pensare che i sessanta fossero i nuovi settantacinque. Se hai i capelli grigi il nero ti fa sembrare non solo più vecchia, ma anche più triste. Ma il nero sta divinamente alle donne mature coi capelli scuri - tanto che anche le donne più giovani coi capelli scuri adesso lo portano. E anche le bionde. Tutte le donne di L.A. portano il nero. Quasi tutte vestono di nero - a eccezione delle conduttrici del tg, le senatrici degli Stati Uniti, e le residenti del Texas, e devo dire che mi spiace per loro. Insomma, il nero ti semplifica talmente la vita! Tutto va d'accordo col nero, soprattutto il nero.

Bio (New York, 1941-2012) Scrittrice, attrice e regista, è nota soprattutto come sceneggiatrice e ha avuto tre nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Ha scritto tra l'altro le sceneggiature di Silkwood, Affari di cuore, Harry ti presento Sally.

The Beauty Salon Party: il compleanno di Allegra

Ve li ricordate i vostri compleanni di dodici anni?Le amiche di scuola, qualche tramezzino, le patatine stantie, la musica dei fratelli più grandi e un sacco di timidezza. Il novanta per cento delle volte si finiva la festa in bagno a piangere perché nulla era stato come volevamo. Dodici anni è un traguardo importante. Non sei più una bambina: sai già cosa ti piace, hai la testa piena di sogni bellissimi e tutti realizzabili, tantissima strada davanti a te. Perché non festeggiare allora questo compleanno così speciale con un Beauty Salon Party? Chiara, la mamma di Allegra, ha scelto di regalarle una festa bellissima da RiccioCapriccio: un buffet creato su misura con spuntini buonissimi, sani e bio, fatti a mano. Il nostro staff ha pensato ad una playlist dedicata, a piccoli tutorial di trucco e parrucco, manicure coloratissime, ciocche di capelli rosa e tanti, tantissimi boccoli!

Nella galleria le foto ricordo di questa splendida serata: tanti auguri Allegra!

[Se anche tu vuoi festeggiare il tuo compleanno qui da noi scrivi a info@ricciocapriccio.com.]

Club Delle Impedite part #1: come ti acconcio e ti trucco in cinque minuti

Ieri, 30 ottobre 2014, è iniziata un'era: quella del Club Delle Impedite!Venti splendide e incapaci ragazze si sono cimentate nell'arte del trucco e del parrucco, aiutate dalle lezioni del nostro staff. Abbiamo svelato piccoli segreti sull'asciugatura del riccio perfetto, realizzato acconciature trasformiste per il giorno e per la sera e il make up da adottare per ogni occasione. Un aperitivo a metà fra un pigiama party e una chiacchierata con le amiche, fra risate, nuvole di lacca, domande sull'Effetto Beyoncé e appunti furiosamente scritti su un taccuino. La Regina delle Impedite per questa serata è stata Cristina che sfoggiava fiera la sua coroncina. Grazie a tutte per aver partecipato e per aver reso speciale questo evento. Seguiteci: ce ne saranno ancora. Alla prossima Club delle Impedite!

Posizioni scomode

Cara Gaja,ti seguo da un po' su FB e ho deciso di raccontarti questa mia esperienza. Molti anni fa c'era un uomo che mi ha fatto una corte spietata. Ci provava in continuazione, insisteva malgrado i miei rifiuti, non mi lasciava stare mai. Alla fine ho deciso. Gli ho detto: Va bene, se proprio vuoi. Ma la posizione la scelgo io. E così ho fatto: mi sono messa sdraiata sul letto, prona e mentre lui faceva tutto quello che doveva fare io mi sono messa a leggere un libro. Dici che sono stata offensiva? Però poi lui mi ha lasciato stare.

G.L.

Cara G. L., E io che ne so se sei stata offensiva? Lui si è lamentato? Per quanto ti riguarda, spero che almeno il libro sia stato interessante. Oddio, a pensarci bene, questa tua lettera potrebbe essere di grande incentivo alla lettura. Bisognerebbe farla circolare presso gli uffici stampa delle case editrici. «Stanche? Annoiate dal sesso con il vostro partner? Leggete un buon libro mentre lui si soddisfa i sensi».

Non oso chiederti se ora hai una relazione. Lasciamo stare e caliamo un libro pietoso. Baci

Gaja

Cambio stagione, il Mercatino dell'usato

Vi svegliate al mattino, aprite l'armadio e pensate: "Non ho niente da mettermi?"Questa è l'occasione giusta per dare una rinfrescata al vostro guardaroba.

Sabato 25 e domenica 26 Ottobre in via di San Damaso, 34 c'è Cambio Stagione, il Mercatino dell'usato con pezzi unici e prezzi anticrisi! Sabato dalle 15 alle 20 e domenica dalle 11 alle 20 potrete fare shopping con le amiche, bere un drink e ascoltare buona musica: il modo migliore per trascorrere questo freddo e luminoso weekend.

Buon divertimento!

Joan Didion, L'anno del pensiero magico.

#checosastoleggendo

Cosa decide il cuore quando perdiamo qualcuno che abbiamo amato più di noi stessi?

@DeLempicka

Joan Didion L'anno del pensiero magico Il Saggiatore Pag. 218 euro 9,00

A grandi linee. Adesso, mentre comincio a scrivere queste cose, è il pomeriggio del 4 ottobre 2004. Nove mesi e cinque giorni fa, verso le nove di sera del 30 dicembre 2003, mio marito, John Gregory Dunne, parve subire (o subì), al tavolo del soggiorno del nostro appartamento di New York intorno al quale ci eravamo appena seduti per cenare, un improvviso evento coronarico massivo che ne causò la morte. La nostra unica figlia, Quintana, aveva passato le cinque notti precedenti priva di sensi nel reparto di terapia intensiva della Singer Division del Beth Israel Medical Center, allora un ospedale dell'East End Avenue (è stato chiuso nell'agosto 2004) più comunemente noto come "Beth Israel North" o "il vecchio Doctors' Hospital", dove quella che era parsa una forma influenzale decembrina tanto grave da costringerla a recarsi al pronto soccorso la mattina di Natale era sfociata in polmonite e shock settico. Questo è il mio tentativo di raccapezzarmi nel periodo che seguì, settimane e poi mesi che cambiarono ogni idea preconcetta che io avessi mai avuto sulla morte, sulla malattia, sul calcolo delle probabilità, sulla fortuna e sulla sfortuna, sul matrimonio e sui figli e sulla memoria, sul dolore, sui modi in cui la gente affronta o non affronta il fatto che la vita finisce, sulla fragilità dell'equilibrio mentale, sulla vita stessa. Ho fatto la scrittrice per tutta la vita. Come scrittrice, anche da ragazzina, molto tempo prima che quello che scrivevo cominciasse a essere pubblicato, a poco a poco mi formai l'idea che il significato stesso fosse insito nel ritmo delle parole, delle frasi e dei paragrafi, una tecnica per nascondere quello che pensavo o che credevo, qualunque cosa fosse, sotto una vernice sempre più impenetrabile. Io sono, o sono diventata, il mio modo di scrivere, ma questo è un caso in cui al posto delle parole e dei loro ritmi avrei voluto una sala di montaggio, attrezzata con Avid, un sistema di editing digitale sul quale potrei toccare un tasto e distruggere la sequenza temporale, mostrarvi simultaneamente tutte le inquadrature della memoria che mi vengono in mente, lasciarvi scegliere le riprese, le espressioni leggermente diverse, le varie letture delle stesse battute. Questo è un caso in cui per trovare il significato mi serve qualcosa di più delle parole. Questo è un caso in cui mi serve tutto ciò che io credo o ritengo penetrabile, se non altro per me stessa.

Bio Joan Didion è nata in California nel 1934 e vive a New York. Giornalista, scrittrice e sceneggiatrice, ha pubblicato romanzi e libri di saggistica. Scrive per il New Yorker e la New York Review of Books. L'anno del pensiero magico è vincitore del National Book Award del 2005.

Non sono un tipo focoso

[Questa è l'ultima e-mail giunta all'indirizzo scriviagaja@gmail.com prima della chiusura estiva.La pubblico solo ora scusandomi con la mittente.]

Cara Gaja, ti seguo sempre su Facebook, e dalla firma saprai certamente chi sono, però preferirei che il mio nome non comparisse. L'estate scorsa sono andata con il mio fidanzato (stiamo insieme solo da un paio di mesi) in vacanza in Norvegia. La prima sera, dopo esserci messi a letto, lui ha cominciato a russare. Io mi sono avvicinata per svegliarlo e cercare di capire se invece di dormire si potesse fare qualcos'altro. Lui si è svegliato e mi ha detto: "Sono stanco. E poi lo sai che io non sono un tipo focoso". Si è girato dall'altra parte e si è riaddormentato. Secondo te che devo fare?

Cara amica, "non sono un tipo focoso" è una frase che potrebbe reggere se il tuo fidanzato avesse tra i settanta e gli ottant'anni. Ma, conoscendoti, ne avrà al massimo trenta. Sarà stata forse la Norvegia a congelargli i bollenti spiriti? Non credo. Nel dubbio, ti consiglio di buttarti anima, ma soprattutto corpo, tra le sacre fiamme della passione. Tradotto: cerchetene uno che te rivòrti come 'n pedalino. Ti abbraccio con affetto. In bocca al fuoco.

Gaja

Davines Essential Haircare: la natura fra i tuoi capelli

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Ci sono tanti motivi per cui abbiamo scelto di lavorare con Davines: uno di questi è l'attenzione che riserva all'ambiente.Siamo lieti di presentarvi la nuova linea di shampoo e conditioner Essential Haircare che offre il perfetto equilibrio verso la performance e verso la natura. Ogni famiglia contiene uno specifico ingrediente attivo proveniente da un presidio Slow Food dietro al quale c’è la storia, il viso e il nome di chi lo ha coltivato con cura e passione. Gli shampoo sono formulati con tensioattivi delicati che rispettano il capello e non contengono solfati e parabeni. Ciascuna famiglia di Essential Haircare ha una specifica proprietà: nutrimento, idratazione, volume, lucentezza, protezione, elasticità, disciplina, delicatezza quotidiana. Il packaging è realizzato con la minima quantità di plastica ad uso alimentare: le confezioni possono essere così riusate. E' prodotta con energia interamente ottenuta da fonti rinnovabili. Trovi Minu, NouNou, Momo, Dede, Love, Solu, Melu e Volu da RiccioCapriccio: sapremo consigliarti la linea giusta per i tuoi capelli!

Non sono quel tipo di ragazza, Lena Dunham

#checosastoleggendo

"Sono una ragazza mossa dalla brama di avere tutto, e le pagine che seguono sono dispacci pieni di speranza dalla trincea di questa battaglia."

@DeLempicka

Lena Dunham Non sono quel tipo di ragazza Sperling & Kupfer Pag. 263 euro 16,90

Ho vent'anni e mi odio. I capelli, la faccia, la pancia sporgente. La mia vocina tremolante e le poesie sdolcinate. Il fatto che i miei genitori, per rivolgersi a me, usino un tono leggermente più alto di quello che usano con mia sorella, come se fossi un funzionario pubblico che ha dato di matto e, se messa sotto pressione, potessi far esplodere gli ostaggi che tengo legati nello scantinato. Dissimulo tanta ostilità attraverso una sorta di autoaccettazione aggressiva. Mi tingo i capelli di un punto di giallo catarifrangente, tagliandoli corti in alto e ai lati e lasciandoli lunghi dietro, ispirata più dalle foto di ragazze madri degli anni Ottanta che da qualsiasi moda del momento. Mi vesto di spandex di colori fluo che mi fascia in tutti i punti meno opportuni. Io e mia madre abbiamo avuto una lite furibonda, una volta, quando per andare in Vaticano ho scelto di indossare leggings rosa e una maglietta che lasciava l'ombelico scoperto, con le banane stampate sopra, facendo strabuzzare gli occhi ai devoti turisti che poi distoglievano subito lo sguardo. [...] Faccio schifo. Finirò in una casa di cura entro i ventinove anni. Non concluderò mai un tubo. Eppure, se mi incontraste ad una festa non lo direste mai. In mezzo alla gente sono immancabilmente gioiosa, tutta in tiro con abiti da sera presi nei negozi dell'usato e le unghie finte, in perenne lotta contro il sonno indotto dai 350 milligrammi di farmaco che prendo tutte le sere.

Bio Lena Dunham è la creatrice di Girls, la serie tv HBO acclamata dalla critica, della quale è anche produttrice esecutiva, sceneggiatrice, regista e protagonista. Per Girls ha vinto due Golden Globe, incluso quello per migliore attrice. Dunham ha anche scritto e diretto due lungometraggi e collabora spesso con il New Yorker. Vive e lavora a Brooklyn.

Tommaso Giagni, L'estraneo

#checosastoleggendo

"Io sono un estraneo: sono tutto e sono niente". L'esilio di un ragazzo di oggi dalla Roma bene alle periferie degli anni Zero.

@DeLempicka

Tommaso Giagni L'estraneo Einaudi Stile libero Pag. 150 euro 14,50

Nella corsia intermedia del Grande Raccordo Anulare, mi scintillano le lacrime contro le luci delle auto, quando mi sorpassano a sinistra per accellerare o a destra per uscire nei loro quartieri. Per lasciarmi i pensieri dentro Roma ho bisogno di girarle attorno, e il ritmo perpetuo del traffico notturno mi funziona come la respirazione yoga per certi di classe mia. Ora che non ho più Alba da andare a prendere, posso venire qui ogni volta che mio padre - comunque malvolentieri- mi dà la Delta. Alba mi piaceva vederla spuntare sotto i palazzi Caltagirone e sapere che per quella sera non si sarebbe infreddata, anche se insisteva che le andava bene prendere il suo cinquantino come al solito. Tredici uscite, venti chilometri abbondanti, da dove sono cresciuto a dove sarei dovuto crescere: in questo mezz'anello mi riesce di piangere, per la vita che doveva essere

Bio Tommaso Giagni è nato a Roma, nel 1985. Ha partecipato a varie antologie, tra cui: Voi siete qui (minimum fax 2007), Il lavoro e i giorni (Ediesse 2008), Ogni maledetta domenica (minimum fax 2010). Questo è il suo primo romanzo.

Redo: la moda è un ingranaggio collettivo

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Ognuna di noi nasconde dei segreti.Piccoli, grandi, silenziosi, serpeggiano nelle nostre vite e facciamo di tutto per tenerli lì, al sicuro. Parliamo di quegli scheletri che tenete nell'armadio o nel cassetto: quegli abiti che non indossate più perché la zip si è rotta, i pantaloni che sono troppo lunghi a cui non sapete fare l'orlo, le camicie con i bottoni spuntati che se le vedesse vostra madre smetterebbe di parlarvi. La soluzione? Un corso Do It Yourself di Redo, ovviamente! Redo Factory è l’esperienza di 5 giovani donne Simona, Alma, Martina, Alina e Angela con la passione per una moda etica, sostenibile e collettiva. Con lo sguardo sempre proiettato in avanti alla scoperta di nuove tecnologie puntano al recupero di antichi saperi sartoriali unendoli al rispetto dell’ambiente. L’impiego di materiali di recupero, l’attenzione alla filiera produttiva e la progettualità di prototipi unici e innovativi sono i punti di forza del collettivo che anima il laboratorio in Via Roberto de Nobili 15.Alla Garbatella vi aspetta quindi un laboratorio animato da stoffe, fili colorati, cartamodelli e libri, dove immergersi per trovare un abbigliamento originale e recuperare tempo per se stessi. Seguendo la filosofia della condivisione dei saperi ed il motto “la moda è un ingranaggio collettivo” organizziamo inoltre corsi, workshop, incontri, mostre ed eventi. Tre le lezioni, il 23 settembre, il 30 settembre, l'8 ottobre. Il costo dell'intero corso è di 50 euro materiali compresi e sarà tenuto da Alina, redoers sarta professionista. Ci sarà la possibilità di frequentarlo la mattina dalle 10,30 alle 12,30 oppure nel tardo pomeriggio in orario 18,30-20,30. Il corso è adatto a chi non ha mai utilizzato la macchina da cucire e vuole iniziare a modificare i propri abiti e sviluppare la propria capacità creativa.

Che aspettate? Per contattare Redo vi basterà cliccare qui.

Davines Naturaltech Energizing: vitalità per i vostri capelli

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Donne moderne, uomini moderni,la vita vi mette a dura prova. Ogni giorno siete costretti a battervi per la sopravvivenza della specie, preparate pappine mollicce, stirate camicie, consegnate progetti di lavoro, accompagnate Giovanni all’asilo e Francesco a tiro con l’arco. Non avete mai tempo da dedicare a voi stessi con il risultato che siete sempre stanchi e stressati. I capelli risentono subito di questa condizione: sono spenti e sfibrati; ogni passaggio di spazzola diventa una tragedia. Per tornare ad avere una chioma superba, Davines ha creato Energizing della linea NaturalTech: shampoo, siero e lozione a base di caffeina fitoceutica. I prodotti agiscono direttamente sul cuoio capelluto, stimolano la crescita del capello, leniscono e rinfrescano. Da RiccioCapriccio potrete acquistare due prodotti di questa linea ad un prezzo estremamente vantaggioso: 59,00 euro per shampoo e siero; oppure se preferite la combo shampoo e lozione. Non solo: in omaggio per voi un fantastico porta tablet realizzato con materiali naturali. Che aspettate? Dite addio ai capelli fragili con Energizing!

#Instaboy e i matrimoni delle altre

Sabato sera sono andato al parco: no, non sono diventato di colpo un maniaco sessuale guardone ed esibizionista, una mia amica mi ha portato al Parco Nemorense, nel quartiere Trieste, dove per tutta l'estate c'è il Colour Park, una manifestazione gestita da giovani under 30 che offre ogni sera buona musica, arte e good drinks. Un posto davvero molto carino, un'atmosfera rilassante per combattere il caldo asfissiante di Roma nord e disintossicarsi dalla tamarreide diffusa che imperversa in tutta la capitale, senza però cadere nella tentazione radical-chic der Pigneto.

In quel luogo, due amici ci hanno annunciato le loro imminenti nozze per il prossimo anno. Una notizia meravigliosa che aspettavamo da un po':A) perché quei due ragazzi si amano per davvero e la loro felicità è la nostra, B) perché non vediamo l'ora di festeggiare e ridurci come Courtney Love negli anni '90 C) perché per l'orda di single del mio gruppo un matrimonio significa un'occasione irripetibile per rimorchiare.

Riportando il discorso ad un quadro sociologico e astratto, enucleiamo i motivi per cui noi single sfigati afflitti da zitellaggio-acuto-e- turbozoccolaggine-compulsiva andiamo ai matrimoni delle altre e sopportiamo la fatica insormontabile di un ennesima amica che si accasa prima di noi.

Ecco una lista di buoni motivi per andare al matrimonio di un'amica:

- Per rubare il marito alla sposa, - Per indossare abiti color lavanda, un colore inutilizzabile in altre occasioni mondane - Per sentirci, almeno una volta nella vita, Pippa Middlelton - Per sentirci, almeno una volta nella vita, Julia Roberts - Per vedere la nostra amica sposalizia con un'acconciatura floreale improbabile, con applicazione di piccoli banani e peperoncini in testa e boccoli alla Eleonora Brigliadori ad incorniciare il viso, - Per rivendicare falsamente la vostra emancipazione di donna autonoma che non ha bisogno di un uomo al suo fianco, anche se poi all'uomo sostituite il bourbon e il tavor, - Per rivendicare con orgoglio la nostra promiscuità sessuale agli occhi di un'altra ragazza che cade nella trappola della monogamia borghese e mainstream molto Cristina Parodi, - Per criticare e parlar male dell'acconciatura della sposa per il resto delle nostre vite, - Perché è da quando siete embrioni, anzi spermatozoi, che pianificate il vostro matrimonio ideal-tipico, - Per poter ballare single ladies come in Sex and the City 2, - Per sentirsi almeno una volta nella vita, Enzo Miccio, - Per vedere la sposa truccata come Anna Tatangelo, - Perchè amiamo Real Time e i suoi programmi sui wedding planner, - Per non dare a vedere che stiamo rosicando moltissimo, - Perchè il mio grosso grasso matrimonio gipsy è la nostra ragione da vita suprema, - Per limonare selvaggiamente sotto un tavolo un amico single o un cugino farfallone dello sposo, oppure per le più creative lo zio DILF della sposa, - Per sfoggiare acconciature impalcate che manco Renzo Piano avrebbe il coraggio di immaginare, - Perché con il calo dei matrimoni e l'assenza di politiche per la famiglia, bisogna celebrare la scelta di unirsi di due giovani precari, - Per immortalare l'outfit da meringa impazzita dell'amica impalmata, - Per rovinare la cerimonia con gaffe degne di Fantozzi, - Per avere un buon motivo per cui mettersi a dieta, - Per ubriacarsi come Whitney Houston durante una vacanza a Copacabana, - Per incontrare casualmente un ex di cui si sono perse le tracce nel 92, quando ancora si ascoltava Eros Ramazzotti e la cellulite era un problema delle altre, - Per assaporare l'ebbrezza di una cerimonia nuziale dato che morirete zitelle e gattare in un qualche sobborgo della periferia romana, - Per trovare un marito.