[Questa è l'ultima e-mail giunta all'indirizzo scriviagaja@gmail.com prima della chiusura estiva.La pubblico solo ora scusandomi con la mittente.]
Cara Gaja, ti seguo sempre su Facebook, e dalla firma saprai certamente chi sono, però preferirei che il mio nome non comparisse. L'estate scorsa sono andata con il mio fidanzato (stiamo insieme solo da un paio di mesi) in vacanza in Norvegia. La prima sera, dopo esserci messi a letto, lui ha cominciato a russare. Io mi sono avvicinata per svegliarlo e cercare di capire se invece di dormire si potesse fare qualcos'altro. Lui si è svegliato e mi ha detto: "Sono stanco. E poi lo sai che io non sono un tipo focoso". Si è girato dall'altra parte e si è riaddormentato. Secondo te che devo fare?
Cara amica, "non sono un tipo focoso" è una frase che potrebbe reggere se il tuo fidanzato avesse tra i settanta e gli ottant'anni. Ma, conoscendoti, ne avrà al massimo trenta. Sarà stata forse la Norvegia a congelargli i bollenti spiriti? Non credo. Nel dubbio, ti consiglio di buttarti anima, ma soprattutto corpo, tra le sacre fiamme della passione. Tradotto: cerchetene uno che te rivòrti come 'n pedalino. Ti abbraccio con affetto. In bocca al fuoco.
Gaja