#BeautyTip: colori pastello sempre vibranti

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Se il tuo favoloso colore pastello ti sta abbandonando, non temere: oggi ti insegniamo un trucchetto facile facile per ovviare a questo inconveniente.Ti serve il tuo conditioner preferito e il tuo colore: in una coppetta mescola due cucchiai di tinta e uno di balsamo. Applicalo sui capelli bagnati come se fosse una maschera e lascia in posa per dieci minuti: colore ravvivato e capelli morbidissimi! Funziona solo con i pigmenti puri.

E tu, quali trucchi usi per allungare il tempo fra una colorazione e l'altra?

W. Somerset Maugham, Storie ciniche

#checosastoleggendo

Il cinismo come mezzo per raggiungere i nostri scopi. Maugham ne sa. @DeLempicka

W. Somerset Maugham Storie ciniche Adelphi pag. 221 euro 12,00

Le nozze si celebrarono all'ufficio di stato civile. Mrs Tower e io fummo i testimoni. Gilbert, con un elegantissimo completo blu, aveva l'aria assurdamente giovane e palesemente nervosa. Ma è un momento delicato per qualsiasi uomo. Jane invece mantenne la sua ammirevole compostezza; si sarebbe detto che si sposasse con la frequenza di una dama del grand monde. Solo un leggero colorito sulle guance suggeriva che sotto la calma vibrasse una una lieve eccitazione. Ma è un momento elettrizzante per qualsiasi donna. Indossava un abito di velluto grigio-argento nel cui taglio riconobbi la mano del sarto di Liverpool (evidentemente era una vedova che sapeva farsi valere), ma aveva ceduto alla festosità del momento concedendosi un ampio cappello a tesa larga, decorato da piume di struzzo azzurre. Gli occhiali dalla montatura d'oro rendevano il tutto oltremodo grottesco. Quando la cerimonia ebbe fine, l'ufficiale di stato civile (un po' sconcertato, mi parve, dalla differenza di età della coppia) strinse la mano a Jane e si congratulò in maniera prettamente formale; lo sposo, arrossendo un poco, baciò la sposa. E la baciò anche la rassegnata ma implacabile Mrs Towers; quindi Jane si voltò verso di me: era evidentemente appropriato che la baciassi a mia volta, e così feci. Confesso che all'uscita sentii un lieve imbarazzo sotto lo sguardo dei perdigiorno che stanno cinicamente a guardare le coppie di sposi, e fu con grande sollievo che salii sulla vettura di Mrs Towers. Ci recammo a Victoria Station, poiché la felice coppietta sarebbe partita per Parigi con il treno delle due, e Jane aveva insistito perché il banchetto nuziale si tenesse al ristorante della stazione. Diceva che la innervosiva non essere al binario per tempo. Mrs Towers, che partecipava solo per uno spiccato senso del dovere familiare, fece ben poco per garantire la riuscita del ricevimento; non toccò cibo (e non la posso biasimare, poiché era pessimo; ad ogni modo non sopporto lo champagne a pranzo) e la sua conversazione fu molto forzata. Jane invece fece onore all'intero menù con diligenza. "Sono dell'opinione che prima di mettersi in viaggio sia meglio mangiare come si deve" disse. Li accompagnammo al treno, poi tornai a casa con Mrs Towers. "Quanto tempo gli dai?" mi domandò. "Sei mesi?". "Speriamo che vada tutto per il meglio." risposi. "Non essere ridicolo. Non esiste nessun meglio. Non penserai mica che la sposi per qualche ragione che non siano i suoi soldi? E' ovvio che non può durare. Spero solo che si ritrovi a soffrire meno di quanto meriterebbe."

Francesca Marciano, Isola grande isola piccola

#checosastoleggendo

"La sua nuova vita la stava aspettando dietro l'angolo. Bastava solo saltarci dentro. Non c'era nulla da temere". @DeLempicka

Francesca Marciano Isola grande isola piccola Bompiani pag. 325 euro 18,00

Le rondini continuano a sfrecciare sotto il tetto. Sembrano impegnate in una specie di nascondino, o forse in un rito di accoppiamento perché non paiono stancarsi. Non sono abituata a vedere uccelli saettare dentro gli aereoporti. Diciamo pure che è un'esagerazione chiamare aereoporto un tetto di paglia retto da quattro colonne di cemento, e il pensiero dell'aereo sul quale stiamo per imbarcarci mi fa venire l'ansia. Se queste sono le dimensioni dell'aereoporto dell'Isola Grande e stiamo andando all'Isola Piccola, che razza di aereo potrà mai essere quello che ci porta fin lì? Osservo gli altri passeggeri. Non saremo più di dieci e anche questo mi preoccupa. Vedo grossi uomini nei loro kanzu bianchi (sto già usando la lingua locale grazie al libretto Teach Yourself swahili che ho comprato a Dar es Salaam) e la kofia, che ho appena appreso essere il loro copricapo ricamato a piccoli punti. A giudicare dalle dimensioni delle loro pance e degli orologi d'oro si direbbero piuttosto benestanti. Un paio di loro hanno accanto le mogli, creature minute, avvolte in una mantella nera che qui si chiama bui-bui. Gli uomini parlano ad alta voce, soprattutto tra loro o dentro dei vecchi Nokia - solo pochi hanno uno smartphone - mentre le donne non battono ciglio. Sono immobili come statue di sale circondate da grandi fagotti e scatoloni. Intravedo ceste piene di manghi, cartoni che contengono elettrodomestici, un ventilatore elettrico, un bollitore, un lettore dvd. Devono aver fatto shopping nel continente. Sull'Isola Grande non ho visto posti dove comprare articoli come bollitori e ventilatori. Solo pochi negozi di souvenir e un supermercato semivuoto. Una voce crepitante che arriva dall'altoparlante annuncia qualcosa in swahili, e l'uomo accanto a me scuote il capo con sdegno.

Capelli bellissimi in vacanza

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Come curare i capelli in vacanza? è la domanda che ci poniamo tutte quando siamo davanti al nostro beauty case e niente di quello che possediamo sembra essere adatto al caso.Oggi vi suggeriamo i prodotti che secondo noi sono un passepartout e che vi risolveranno un sacco di situazioni.

La Tangle Teezer: è una spazzola ergonomica, colorata e leggera che scioglie i nodi docilmente e non strappa i capelli grazie ai suoi dentini equidistanti. Perfetta per quelle giornate in cui la nostra chioma è ribelle e non vuole saperne di stare a posto. Per viaggiare è ideale la versione compact, piccola, leggera e con la protezione.

Linea SU Hair di Davines: shampoo/doccia, milk e maschera con Chinotto di Savona da presidio Slow Food, idratanti, antiage e protettivi, ideali per capelli molto aridi e sfruttati sempre a contatto con sole e salsedine. Inoltre, con l'acquisto di tre prodotti, in regalo un morbidissimo telo mare.

Sea Salt Spray di Davines: Avete presente Gisele che esce dall'acqua a grandi falcate agitando i capelli bagnati che sembrano perfettamente selvaggi? Ecco, questo è l'effetto che dona questo prodotto! Grazie al sale marino, dona pienezza e corpo con un finishing mat minimizzando il crespo.

Summer Shine Spray di Kevin Murphy: Immaginate di essere invitate ad una festa sulla spiaggia. La pelle abbronzata, un vestito leggero, i piedi nudi e mille luccichini dorati fra i capelli! Questo spray dona lucentezza e ripara i capelli grazie alla vitamina A, C ed E, al baobab, all'elicriso e agli estratti di bambù. Shine baby!

Hair refresher di Davines: questo è uno shampoo a secco, un prodotto jolly adatto alle situazioni di emergenza, quelle in cui non abbiamo il tempo di lavarci la testa e vogliamo dei capelli vaporosi e profumati. Non lascia residui, dona volume, non appesantisce.

Buona estate!

Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato

#checosastoleggendo

"Non ero più vulnerabile per me stesso, ero fragile per noi". @DeLempicka

Marco Missiroli Atti osceni in luogo privato Narratori Feltrinelli pag. 249 euro 16,00

Ci sedemmo a tavola. Qui cominciò l'intesa tra mamma e Lunette Lorraine, che non dipese da quanto la mia fidanzata amò i cappelletti alla scorza di limone o dal fatto che si trovarono d'accordo sul riverbero femminista e sulla possibilità di convivenza tra educazione religiosa e progressismo, nemmeno dal maquillage che Madame Marsell fece a Lunette e che fu straordinario. Il legame tra le donne della mia vita andò oltre anche alla passione comune per le sculture cubiste e all'abitudine di visitare il Centre Pompidou nelle aperture serali. La scintilla nacque per la gentilezza che accadde a metà cena, quando la pirofila aveva rischiato di marchiare a fuoco le dita di mia madre. Madame Marsell la stava portando dalla cucina al tavolo: si era fermata a soffrire a metà strada, Lunette si era alzata di scatto e gliela aveva presa senza pensare al calore. L'aveva appoggiata in tavola, e mentre si soffiava sulle dita aveva detto: Anche la mia mamma è piena di cicatrici. Prima di andarcene Madame Marsell mostrò casa alla sua ospite. La libreria occupò metà della visita, Lunette era stupefatta dalla varietà delle edizioni. Mamma le regalò La vie aigre di Luciano Bianciardi. Poi l'accompagnò in camera mia e prima di andare con Emmanuel in cucina la invitò a soffermarsi nel rifugio della mia adolescenza. Lunette curiosò, capì dai pochi libri che ero stato un lettore tardivo attraversato dalla febbre per gli indiani. Si imbatté nel quaderno di Lupin, lo lisciò piano, e rimise in equilibrio i dinosauri che franavano a terra da sempre, pizzicò la mia vecchia sciarpa a righe blue e bianche. Aveva questo modo di sfiorare le cose, si posava su un fermacarte e su una penna, restava sovrappensiero per introiettare ognuna di quelle materie. Rimasi alle sue spalle, lei fissava la fotografia della mia tartaruga Robespierre, le accarezzai la nuca. Si voltò e mi abbracciò. Ci tenemmo lì e per la prima volta avvertii la paura che le succedesse qualcosa, e che la mia felicità fosse la sua, e anche i dolori e le apprensioni e le possibilità di qualcosa di buono. Non ero più vulnerabile per me stesso, ero fragile per noi.

Mie care mamme mie cari papà: RiccioCapriccio e le famiglie Arcobaleno

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Venerdì 12 giugno alle ore 18.00 RiccioCapriccio Eco-parrucchieri vi invita alla proiezione del docufilm sulle famiglie Arcobaleno “Mie care mamme mie cari papà”, in occasione del Roma Pride 2015.Il docufilm è stato realizzato e prodotto nel 2013 dai registi Viviana Di Russo e Riccardo Di Russo della Blooming Pictures in collaborazione con Rai Cinema: per la prima volta in Italia, i figli nati da coppie genitoriali omosessuali, si raccontano nella propria esperienza di persone che vivono con due mamme o due papà. Dice Viviana Di Russo: “Come autori, Riccardo ed io, ci siamo posti a lungo la domanda su come raccontare questa realtà. Poi siamo giunti alla conclusione che, qualora ci fossimo serviti di psicologi, insegnanti, testimoni e statistiche per sostenere “la normalità” di questi figli saremmo finiti anche noi, inevitabilmente, a presupporre una loro “diversità” di fondo. Abbiamo quindi scelto di non mettere filtri ma di affidare agli stessi ragazzini la testimonianza del loro mondo emotivo, affettivo e relazionale in tutta la loro ricchezza ed autenticità.” L’incontro è aperto ai genitori e a coloro che sentono di voler approfondire una questione che ci tocca tutti da vicino. Alla proiezione saranno presenti la regista Viviana Di Russo e un rappresentante di Famiglie Arcobaleno. Seguirà intervento.

Vi aspettiamo!

RiccioCapriccio EcoparrucchieriFamiglie Arcobaleno Associazione Genitori OmosessualiBlooming Pictures

RiccioCapriccio per Stiletto Academy: la saga continua

Domenica 31 maggio il RiccioCapriccio Team è stato invitato da Veronica Benini aka Spora a partecipare come sponsor locale all'evento ufficiale della Stiletto Academy presso L'Hotel Best Western Universo a Roma.Abbiamo pensato di ricreare nella sala la stessa atmosfera che potete trovare nel nostro salone: colori, luci, musica, oggetti per noi carichi di significato e tanta, tantissima lacca! Le ragazze invitate (circa 150), hanno potuto finalmente realizzare il sogno di entrare nel Team Miny Pony: con i Color Bug di Kevin Murphy è stato un gioco da ragazzi colorarsi i capelli di rosa, viola, arancio, dorato e giallo fluo. I Tattoo con il nostro logo realizzati per noi da Titoo hanno completato il quadro; perché non si esce vivi dagli anni '80 e noi di Riccio lo sappiamo bene. La lezione di Veronica è stata incredibilmente stimolante e istruttiva: prima del corso sono intervenute tre donne che, con impegno e tanto lavoro, hanno potuto realizzare il sogno della loro vita. Questi corsi non riguardano soltanto il portamento: sentirsi belle e saper stare sui tacchi è soprattutto una questione di autostima e noi donne facciamo molta fatica a capire quanto valiamo nella vita. E non è finita qui: tre fortunate ragazze hanno vinto dei trattamenti in salone. Evviva la Stiletto Academy allora, che ci rende più belle e più forti di prima!

 

Club delle Impedite Stiletto Edition: RiccioCapriccio e Veronica Spora Benini

Mercoledì sera da RiccioCapriccio si è chiusa la stagione del Club delle Impedite con un'ospite speciale: Veronica Benini in arte Spora, la Presidentessa della Stiletto Academy, l'unica associazione in Italia che insegna alle donne come camminare sui tacchi senza soffrire e nutrire così la propria autostima.Tra un Riccio Cocktail e l'altro, ideato dalla nostra Grazi, le ragazze hanno scoperto la camminata da piccione e da T-Rex e tutti i segreti per reggere sui tacchi nonostante i drink. La sfilata finale è stata divertentissima: delle Kate Moss in erba, sicure e sorridenti. Si è aggiudicata il premio finale e la corona di regina della serata Astrid.

Siamo felicissimi e orgogliosi: gli eventi che organizziamo con tanto impegno riescono al meglio solo perché ci siete voi, che siete speciali come nessuna mai.

Non finisce qui: chi si è persa la serata può recuperare iscrivendosi sul sito di Stiletto Academy all'evento ufficiale che si terrà domenica 31 all'Hotel Best Western Universo in via Principe Amedeo 5/B. Noi saremo fra gli sponsor ufficiali (E vi faremo tantissime ciocche colorate!).

Grazie a tutte, a settembre con nuove mirabolanti avventure!

Impedite VS Make up #TheLastLesson

E' accaduto: le nostre Impedite si sono finalmente diplomate!Per il potere conferitoci dall'Associazione Illuminante No Grazie e dal gruppo di autoaiuto MQPEPIB (Ma questo pennello è per il blush?) abbiamo attestato che le nostre ragazze hanno raggiunto lo status di Consapevole. Adesso possono andare per il mondo a diffondere il verbo, l'unica cosa che conta: IL CORRETTORE E' TUTTO. Grazie a Mita, Monica, Tamara, Cristiana, Samanta ed Emanuela per aver scelto il nostro corso e alla MUA del nostro cuore Marianna Camillò.

Da settembre saremo pronti per nuove mirabolanti avventure: ci saranno nuovi corsi di make up studiati per voi a quali siete tutte invitate.

Sguainate i pennelli!

Morning Gloryville a Roma

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Un risveglio pieno di energia questa mattina all'Angelo Mai: il primo Morning Gloryville, un rave mattutino per cominciare bene la giornata!Dalle 06.30 alle 10.30 potrete ballare, fare yoga, bere succhi bio e iniziare il giorno sprigionando energie positive.

Vi state chiedendo com'è, se vale la pena fare una levataccia? Sì, ve lo possiamo assicurare! RiccioCapriccio stamattina è andato in missione per voi. La cosa più bella è vedere quanto sia variegato il mondo che gira intorno a questo evento: donne di tutte le età, bambini, ragazzi: tutti uniti in questa danza del risveglio che ci fa sorridere di più. Prossimo appuntamento il 24 giugno: ci sarete? Noi di certo, perchè è vero: Groove is in the heart.

Mazella&Palmer da RiccioCapriccio: corso di formazione

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Il 17 e il 18 maggio abbiamo avuto il grande onore di ospitare nel nostro salone per un corso di formazione Jean Baptiste Mazella e Faye Turner di Mazella&Palmer, una prestigiosa accademia inglese.Al nostro staff si sono aggiunti anche altri colleghi parrucchieri che hanno deciso di approfittare di questa occasione per arricchire il loro bagaglio di una grande esperienza. Il Look&Learn è stata la formula scelta per il primo giorno: Jean Baptiste e Faye ci hanno mostrato la collezione Arcade, ispirata ai famosi videogiochi degli anni '80. Chi di noi non ha passato almeno un pomeriggio della sua vita impegnato a Tetris? Il Workshop ha seguito la prima lezione del seminario: ci siamo messi direttamente alla prova sotto le direttive di Jean Baptiste e Faye. Oggi, riguardando le foto, siamo pieni di orgoglio: fieri di aver imparato metodi nuovi, fieri del nostro gioco di squadra, fieri di potervi offrire sempre e solo il meglio. Il nostro grazie va innanzitutto ai nostri educatori, Jean Baptiste e Faye e all'accademia Mazella&Palmer, ai parrucchieri che hanno partecipato, alle nostre modelle: Alice, Valeria, Laura, Lucia, Ilaria, Valentina, Mimma, Regina, Irene, Francesca e Maria; alle nostre traduttrici Giulia ed Elisa, alla nostra MUA Marianna Camillò. Presto ci saranno altre novità: stay tuned!

Emmanuel Carrère, Vite che non sono la mia

#checosastoleggendo

Vite che sono la mia, la tua, la nostra. @DeLempicka

Emmanuel Carrère Vite che non sono la mia Einaudi Super ET pag. 236 euro 11,00

Niente mi pareva più prezioso di questa sicurezza, la certezza di potersi abbandonare fino all'ultimo istante tra le braccia di qualcuno che ci ama senza riserve. Hélène mi ha riferito quello che Juliette aveva detto alla loro sorella Cécile il giorno precedente, prima del nostro arrivo, quando era ancora in grado di parlare. Diceva che era contenta, che la sua piccola vita tranquilla era stata una vita riuscita. Sulle prime ho pensato che fosse una frase di conforto, poi che fosse sincera, infine che fosse vera. Ho pensato alla famosa frase di Fitzgerald: "Naturalmente ogni vita è un processo di demolizione", e quella no, non pensavo fosse vera. Non ogni vita, perlomeno. Forse quella di Fitzgerald. Forse la mia - al tempo lo temevo più di oggi. E poi non sappiamo che cosa succede all'ultimo momento, di sicuro esistono vite la cui apparente disfatta è ingannevole, perché si sono ribaltate in extremis o perché ci è sfuggito qualcosa d'invisibile. Di sicuro esistono vite apparentemente riuscite che invece sono un inferno e forse, per quanto sia orribile pensarlo, lo saranno fino alla fine. Ma quando Juliette giudicava la propria le credevo, e quello che mi spingeva a crederle era l'immagine di quel letto di morte sul quale Patrice la teneva tra le braccia. Ho detto a Hélène: sai, è successa una cosa. Ancora qualche mese fa, se avessi scoperto di avere un cancro, e che presto sarei morto, e mi fossi fatto la stessa domanda di Juliette: la mia è una vita riuscita? non avrei saputo rispondere come lei.

RiccioCapriccio presenta Mazella&Palmer

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Questo per noi è il mestiere più bello del mondo. Ci dà la possibilità di giocare, creare nuove tendenze, nuovi colori, nuovi stili. Tutto è fonte di ispirazione: gli abiti, la natura, i suoni, le voci. Puntiamo sempre a migliorare, ad evolvere, a trasformarci. Per questo investiamo molto sulla formazione, per correre veloci, per giocare d'anticipo, per offrirvi un servizio eccellente sotto ogni punto di vista. Per regalarvi una testa che sia solo vostra, che parli di voi, che vi rappresenti.E' un grande onore ospitare nel nostro salone Mazella&Palmer:Jean Baptiste Mazella e Faye Turner terranno un corso di formazione presentando in esclusiva la loro nuova collezione Arcade, ispirata ai famosi videogiochi popolari negli anni '80. Le due giornate di formazione comprendono un Look&Learn e un Workshop e si terranno il 17 e il 18 maggio. Se sei un parrucchiere e vuoi partecipare mandaci una mail, ti forniremo il programma. A voi tutti grazie per essere i clienti che ogni salone vorrebbe.

Club delle Impedite part #4: Wedding edition

Ieri, 26 Marzo, il Club delle Impedite si è riunito per la quarta volta da RiccioCapriccio: l'argomento principe è stato quello dei matrimoni.Quante di noi si sono ritrovate con dei capelli inguardabili poche ore prima di partecipare ad una ricorrenza speciale? Incredibile ma vero, le Impedite hanno scoperto che con una spugna da bagno si possono risolvere molte cose: persino realizzare un beehive! Ospite della serata Lorenzo Bises, blogger di Pezzenti con il papillon e creator di Un petit truc sur la tete, il marchio che portano i suoi bellissimi fascinator. Ha aiutato le ragazze a abbinare un fascinator ad ogni acconciatura e ha supervisionato quando le abbiamo sfidate a rifarne uno da sole. La regina della serata è stata Francesca, un'Impedita che ce l'ha fatta a diventare consapevole! Ringraziamo ancora tutte le ragazze che hanno partecipato, Lorenzo, il nostro staff e tutti coloro che ci aiutano a diffondere le nostre iniziative.

Stay hungry, stay Impedita!

Se non hai ancora partecipato, segui la nostra pagina facebook per conoscere le prossime date e ammirare tutte le foto della serata.

RiccioCapriccio incontra la Grecia: l'associazione Erasmus+ e i saloni ecosostenibili

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Come si lavora in un salone di parrucchiere che ha scelto l'ecosostenibilità? Ce lo hanno chiesto oggi quindici parrucchieri di Grevena, cittadina della Grecia, che sono venuti a trovarci grazie all'intervento di Euromobilita e il progetto Erasmus Plus, che invita alla formazione.Abbiamo raccontato loro la nostra storia: come e dove è cominciata, la scelta di questo salone e degli arredi, i prodotti Davines, la comunicazione dedicata, le tecniche utilizzate per la colorazione ed ogni dettaglio legato al desiderio di lavorare in modo qualitativamente alto ma nel rispetto dell'ambiente. L'esperienza è stata emozionante e formativa da entrambe le parti: tantissime le loro domande e le loro curiosità, anche riguardo gli eventi che organizziamo.

Ringraziamo ancora Euromobilita, l'Associazione dei Parrucchieri di Grevena e la dottoressa Isidora Triantafyllidou, che ha tradotto per noi e ha invitato questo gruppo.

RiccioCapriccio ruleZ!

#Checosastoleggendo Special Edition: la presentazione di Salone per Signora

Sapete quanto noi di RiccioCapriccio amiamo la lettura: abbiamo deciso di tenere in salone, accanto ai prodotti per capelli scelti con cura, una piccola biblioteca nella quale ogni cliente può trovare il libro giusto per accompagnare il tempo di posa di un colore, per rilassarsi, per arricchire ancora di più un momento dedicato a se stessi.Per questo siamo stati molto felici di ospitare, ieri sera, Erica Barbiani e il suo Salone per signora edito da Elliot, di cui abbiamo già parlato qui. Abbiamo scoperto tutto quello che si nasconde dietro la produzione di un libro, che scrivere al buio e con le gambe in alto favorisce la concentrazione e la creatività, che le scrittrici non sono esseri soprannaturali ma donne che sanno osservare la realtà con occhio critico e ironico e che sanno cogliere particolari che sfuggono ai più. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, alla nostra Alessandra Di Pietro, alla disponibilità delle ragazze della casa editrice (ancora una volta, girl power!) e al nostro staff sempre attento e disponibile. Ce ne saranno ancora: seguite la nostra pagina facebook ufficiale per restare sempre aggiornati.

Leggete, leggete!

Romina Paula, Agosto

#checosastoleggendo

Un viaggio in cui nulla inizia e nulla finisce, dove tutto viene rimesso in discussione, un romanzo che è la vita stessa. @DeLempicka

Romina Paula Agosto La Nuova Frontiera pag. 156 euro 15,00

Vogliono disperdere le tue ceneri, una cosa del genere; vogliono disperderti. Me lo ha detto ieri tuo padre quando ci siamo incontrati, mi ha raccontato il fatto dei cinque anni. In realtà già lo sapevo, ma forse non avevo realizzato che era scaduto il termine di legge. Bevevamo vino bianco, chissà perché, forse per lo stupore. Non mi piace neanche il vino bianco. Siamo andati in un bar con i faretti dicroici e le pareti gialle, perché sì, era vicino e aveva il riscaldamento acceso. Non abbiamo mangiato niente, era troppo presto per la cena, e troppo tardi per la merenda. E poi ci eravamo già decisi per il vino. Bianco. Quindi immaginati che botta. Il vino, le ceneri, le due cose insieme. Jorge mi dice che ora si può esumare il corpo, il tuo, che ormai possiamo esumarti, cioè, possiamo disporre di te. Visto che è scaduto il termine legale per l'esumazione ti possono tirare fuori da quella tomba anonima e disporre, disporre del tuo corpo. Mi dice che ti vogliono tirare fuori da lì per disperderti altrove, pare che ti vogliano disperdere da qualche parte, o seppellirti, non so, non ho capito molto bene, credo che neanche loro abbiano le idee molto chiare su cosa fare. Ci teneva a raccontarmelo di persona, a invitarmi a casa tua, per le spese del viaggio non c'è problema, non mi devo preoccupare se non ce la faccio, loro vogliono a tutti i costi che io sia lì, è importante che ci sia. Voleva coinvolgermi, comunicarmi la decisione, sapere cosa ne pensassi. Cinque anni, porca puttana, non ci posso credere, sono già passati cinque anni. Certo che sì, certo che ho qualcosa da dire, ho molto da dire, un sacco di anni senza quasi parlarne, solo qualche parola con le stesse - poche - persone, certo che ho qualcosa da dire.

Bio Romina Paula è nata a Buenos Aires nel 1979. Attrice, drammaturga e regista teatrale. Nel 2009 pubblica Agosto, il suo secondo romanzo che conferma la sua come una delle voci più interessanti della letteratura argentina contemporanea.

Be my Valentine: cosa regalo per San Valentino?

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Mancano ormai pochissimi giorni a San Valentino e voi siete nel panico più totale? Vi aiutiamo noi!

DAVINES-Authentic_defLa linea Authentic di Davines è perfetta: quattro prodotti multiuso, adatti a corpo, capelli e viso, privi di siliconi e parabeni. Arricchiti con attivi da agricoltura biologica, tra cui Olio di Sesamo bio, Olio di Jojoba bio, Olio di Girasole bio e Burro di Karitè bio, Olio di Cartamo biologico, sono nutrienti ed idratanti, ricchi di vitamine, dalle preziose proprietà rigenerative e antiossidanti.


tangle-teezer_defPerché pettinarsi con una spazzola normale quando si può scegliere Tangle Teezer? Disponibile in tantissimi colori, non strappa i capelli grazie ai suoi dentini equidistanti ed è bellissima! Trovate questi prodotti da RiccioCapriccio, e se proprio siete indecisi scegliete una gift card valida per tutti i servizi e i prodotti offerti da noi.


avere_barba_defPer il vostro Valentino barbuto e sexy i prodotti di Avere la Barba: shampoo e olio dedicati alla parte del viso che più amiamo accarezzare.


redo_defSe pensate che gli accessori non sono mai troppi, scegliete quelli realizzati da ReDo: sbirciate la nuova collezione sulla loro pagina facebook!


snobtee_defUna t-shirt per lanciare messaggi (d'amore? beh, dipende): le #SnobTee sono il regalo ideale.


flaccy_defUn'illustrazione è per sempre: i disegnetti di Flaccidia per dichiarare il vostro amore in modo originale ed insolito.


Anche il pacchetto dev'essere perfetto: ricordate di scrivere un biglietto pieno di sentimento per un regalo che sarà ricordato a lungo. Buon San Valentino a tutti!

Magda Szabò, La porta

#checosastoleggendo

Due donne diverse, due destini che si incrociano. Un romanzo imperdibile. @DeLempicka

Magda Szabò La porta Einaudi pag. 259 euro 11,50

Sogno raramente. E se capita, mi risveglio di soprassalto in un bagno di sudore. In questi casi, poi, mi abbandono nel letto e medito sul potere magico e inesorabile delle notti aspettando che il cuore si calmi. Da bambina, o da ragazza, non, non facevo sogni, né belli né brutti, è la vecchiaia che mi trasporta senza sosta con orrore impastato di detriti del passato, che mi travolge con la sua massa via via sempre più compatta, sempre più opprimente, un orrore più tragico di ogni esperienza reale perché le cose che vedo nell'incubo non le ho mai vissute sul serio. E mi risveglio urlando. I miei sogni sono assolutamente uguali, tessuti di visioni ricorrenti. Sogno sempre la stessa cosa, sono in piedi, in fondo alle nostre scale, nell'androne, mi trovo sul lato interno del portone con il telaio di acciaio, il vetro infrangibile rinforzato di tessuto metallico, e cerco di aprirlo. Fuori, in strada, si è fermata un'ambulanza, attraverso il vetro intravedo le silhoutte iridescenti degli infermieri, hanno volti gonfi, innaturalmente grandi, contornati da un alone come la luna. La chiave gira nella serratura, ma i miei sforzi sono vani, non riesco ad aprire il portone, eppure so che devo far entrare gli infermieri altrimenti arriveranno troppo tardi dal mio malato. La serratura è bloccata, la porta non si muove, come se fosse saldata al telaio d'acciaio. Grido, invoco aiuto, ma nessuno degli inquilini che abitano sui tre piani della casa mi ascolta, non possono farlo perché - me ne rendo conto - boccheggio a vuoto come un pesce, e quando capisco che non solo non riesco ad aprire il portone ai soccorritori, ma sono anche diventata muta, il terrore del sogno raggiunge il culmine.

Bio Magda Szabò (1917- 2007), autrice di numerosi romanzi, drammi e raccolte di poesie. Tra questi: La ballata di Iza, Via Katalin, L'altra Eszter e Il vecchio pazzo.

Richard Yates, Disturbo della quiete pubblica

C'è un John Wilder in ognuno di noi. Della pazzia e altre storie. @DeLempicka

Richard Yates Disturbo della quiete pubblica Edizioni Beat pag. 248 euro 9,00

Per Janice Wilder le cose cominciarono ad andare storte nella tarda estate del 1960. E il peggio, come non fece che ripetere in seguito, il lato più orribile della faccenda è che tutto parve capitare senza il minimo segno premonitore. Aveva trentaquattro anni e un figlio di dieci. Non la seccava il fatto che la sua gioventù stesse svanendo – non era stata comunque una gioventù avventurosa, né priva di preoccupazioni – e, se il matrimonio era stato per lei più un modo per sistemarsi che una storia d’amore, anche questo le stava bene così. Nessuno ha una vita perfetta. Le piaceva lo svolgersi ordinato delle sue giornate, le piacevano i libri, che possedeva in gran quantità, e le piaceva anche il suo appartamento alto e luminoso, con vista sui grattacieli di Manhattan. Non era certo lussuoso o elegante, ma era un appartamento comodo; e comodo era una delle parole preferite da Janice Wilder. Le piaceva anche la parola civile, e ragionevole e sistemazione e rapporto. Erano poche le cose che la sconvolgevano o la spaventavano; le uniche a riuscirci, al punto di farle gelare il sangue, erano le cose che non capiva. «Non capisco» disse al marito per telefono. «Come sarebbe a dire, che “non puoi” tornare a casa?» E lanciò un’occhiata imbarazzata al figlio che mangiava una mela seduto sul tappeto, tutto preso dal notiziario serale della CBS.

Bio Richard Yates (1926- 1992) è stato autore di sette romanzi e due raccolte di racconti. Fra le sue opere: Revolutionary Road, Undici solitudini, Easter Parade, Bugiardi e innamorati, Proprietà privata.