donne

#Sal8 - Bellezza - Ecco com'è andata

Ieri, giovedì 28 marzo alle 19:00 da RiccioCapriccio si è tenuto il secondo incontro di questa stagione di #Sal8, il salotto femminista al 100%, il primo tenuto in un salone di parrucchiere, un luogo che invita a parlare di sé, a esporsi, a dire la propria.


#Sal8 è uno spazio tutto al femminile, in cui riunirsi e confrontarsi. Abbiamo deciso di lanciarci in questa impresa non solo perché crediamo e incoraggiamo la libertà di espressione e l’unicità di ognuna come fonte di ricchezza collettiva ma per regalare a tutte le donne un'occasione di confronto, uno spazio in cui poter dire quello che sentiamo senza imbarazzo, uno spazio in cui sentirsi comprese, al sicuro.
Quest’anno abbiamo scelto di dare spazio alle vostre storie: con noi sei splendide donne ci hanno raccontato come vivono il tema della bellezza. Siete state partecipi e pronte al confronto guidate dalle nostre eccezionali Alessandra Di Pietro e Alessandra Pucci.

Antonella, Chiara, Emanuela, Sara, Lilith e Claudia ci hanno divertite ed entusiasmate con i loro racconti di vita. Le ringraziamo moltissimo per la generosità delle loro condivisioni.

Abbiamo anche potuto ascoltare le ragazze di Lucha y Siesta che si stanno battendo affinché il loro lavoro possa continuare. Ci saranno altri incontri: il prossimo avrà come tema la maternità. Tenete d’occhio la nostra pagina e iscrivetevi alla nostra newsletter per essere sempre informate!

Grazie a tutte voi per aver partecipato e alle nostre ospiti che hanno reso l'atmosfera intima e libera. Sulla nostra pagina facebook trovate tutte le foto dell'evento.

A presto!

Vogliamo sentire la tua voce! #Sal8: Bellezza

Vogliamo sentire la tua voce! Sarai dei nostri?

Giovedì 28 marzo alle 19.00 ci sarà il nuovo incontro di #Sal8. Il tema? La bellezza.

Conosci già #Sal8?

Da sempre crediamo e incoraggiamo la libertà di espressione e l’unicità di ognuna come fonte di ricchezza collettiva: per questo Sal8 è il primo spazio libero femminista al 100%, il primo tenuto in un salone di parrucchiere, un luogo che invita a parlare di sé, a esporsi, a dire la propria.

Abbiamo deciso di darti ancora più spazio e di renderti protagonista: cerchiamo sei donne che vogliano mettersi in gioco e raccontare la loro esperienza personale.

Sei donne, dieci minuti di tempo per raccontarsi e aprire poi a tutte la conversazione. Il tema di questo incontro è, appunto, la bellezza.

Ci stai? Per candidarti ti basta inviare una mail a info@ricciocapriccio.com e raccontarci brevemente la tua storia entro il 23 marzo. Fra tutte le candidature ne sceglieremo sei che saranno le protagoniste della serata.

Vogliamo sentire la tua voce: ti aspettiamo il 28 marzo alle 19.00 in via di San Giovanni in Laterano, 142.

Con noi a moderare l'incontro ci sarà Alessandra Di Pietro, giornalista e grande amica di Riccio.

L’ingresso è gratuito e riservato ad un pubblico femminile.

Per prenotare il tuo posto ti basta inviarci una mail (info@ricciocapriccio.com) indicando il tuo nome e un recapito telefonico.

Non vediamo l'ora di abbracciarti!

[Ti piace questa grafica? L'ha realizzata per noi Alessandra Meneghello, che è bravissima]


#Sal8 - Autostima: ecco com'è andata

Ieri, giovedì 31 gennaio alle 19:00 da RiccioCapriccio si è tenuto il primo incontro di questa stagione di #Sal8, il salotto femminista al 100%, il primo tenuto in un salone di parrucchiere, un luogo che invita a parlare di sé, a esporsi, a dire la propria.


#Sal8 è uno spazio tutto al femminile, in cui riunirsi e confrontarsi. Abbiamo deciso di lanciarci in questa impresa non solo perché crediamo e incoraggiamo la libertà di espressione e l’unicità di ognuna come fonte di ricchezza collettiva ma per regalare a tutte le donne un'occasione di confronto, uno spazio in cui poter dire quello che sentiamo senza imbarazzo, uno spazio in cui sentirsi comprese, al sicuro.
Quest’anno abbiamo scelto di dare spazio alle vostre storie: con noi sei splendide donne ci hanno raccontato come vivono il tema dell’autostima, con grazia, ironia e impareggiabile bellezza. Voi eravate tantissime, attente, partecipi e pronte al confronto guidate dalle nostre eccezionali Alessandra Di Pietro e Alessandra Pucci.

Gaja, Angela, Monica, Arianna, Chiara e Claudia ci hanno commosse, divertite, entusiasmate. Siamo entrate nei loro racconti in punta di piedi fino a sentirci completamente coinvolte. Le ringraziamo moltissimo per la generosità con cui hanno condiviso i loro momenti.

Abbiamo anche potuto guardare due contributi video, inviati da Viola Lo Moro di Tuba Bazar e le ragazze di Lucha y Siesta. Siamo felicissimi di aver organizzato un evento così: tenete d’occhio la nostra pagina e iscrivetevi alla nostra newsletter per non perdere i prossimi!

Grazie a tutte voi per aver partecipato e alle nostre ospiti che hanno reso l'atmosfera intima e libera. Sulla nostra pagina facebook trovate tutte le foto dell'evento.

A presto!

Vogliamo sentire la tua voce!

Vogliamo sentire la tua voce! Sarai dei nostri?

Giovedì 31 gennaio alle 19.00 comincia la nuova stagione di #Sal8. Il tema? L'autostima.

Conosci già #Sal8?

Da sempre crediamo e incoraggiamo la libertà di espressione e l’unicità di ognuna come fonte di ricchezza collettiva: per questo Sal8 è il primo spazio libero femminista al 100%, il primo tenuto in un salone di parrucchiere, un luogo che invita a parlare di sé, a esporsi, a dire la propria.

Abbiamo deciso di darti ancora più spazio e di renderti protagonista: cerchiamo quattro donne che vogliano mettersi in gioco e raccontare la loro esperienza personale.

Quattro donne, dieci minuti di tempo per raccontarsi e aprire poi a tutte la conversazione. Il tema di questo incontro è, appunto, l'autostima.

Ci stai? Per candidarti ti basta inviare una mail a info@ricciocapriccio.com e raccontarci brevemente la tua storia entro il 27 gennaio. Fra tutte le candidature ne sceglieremo quattro che saranno le protagoniste della serata.

Vogliamo sentire la tua voce: ti aspettiamo il 31 gennaio alle 19.00 in via di San Giovanni in Laterano, 142.

Con noi a moderare l'incontro ci sarà Alessandra Di Pietro, giornalista di Gioia! e autrice di Mamma mia! Il metodo italiano per crescere bambini felici e genitori sereni.

L’ingresso è gratuito e riservato ad un pubblico femminile.

Per prenotare il tuo posto ti basta inviarci una mail (info@ricciocapriccio.com) indicando il tuo nome e un recapito telefonico.

Non vediamo l'ora di abbracciarti!

[Ti piace questa grafica? L'ha realizzata per noi Alessandra Meneghello, che è bravissima]


25 novembre: Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Domenica 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

E' una giornata importante, una giornata per ricordare a tutti che le relazioni umane sono basate sul rispetto, sull'amore, sulla libertà di scelta.

Perché la violenza sulle donne si riflette su tutti noi.

Siamo al loro fianco tutti i giorni, curiamo la loro bellezza, le sosteniamo, le sorreggiamo, le aiutiamo.

 Chiediamo a voi di fare la stessa cosa: dal 25 novembre al 25 dicembre da RiccioCapriccio è aperta una raccolta fondi per sostenere La casa delle donne Lucha Y Siesta.

 Di cosa si tratta?

La casa delle donne Lucha Y Siesta è un progetto di accoglienza abitativa e sociale al femminile che fornisce informazione, orientamento, ascolto e accoglienza alle donne che ne hanno necessità. Qui si svolgono attività culturali e produttive che rendono questo uno spazio di socialità, condivisione di esperienze e competenze.

In questi anni tantissime donne hanno attraversato la casa e l’hanno plasmata, rendendola un luogo che contribuisce a rimettere in moto le intelligenze femminili calpestate, a ridare loro forza e valore oltre che restituire alla cittadinanza un pezzo importante del patrimonio pubblico.

Come puoi contribuire?

Abbiamo messo a disposizione le nostre Riccio Bag e i nostri gadget: ti bastano 5 euro come donazione simbolica per portarti a casa la borsa e attivare il cambiamento.

Le ragazze di Lucha Y Siesta hanno realizzato anche un libro, "Una mattina ci siam svegliate", che tesse un ragionamento intorno a donne, autorganizzazione, cultura, spazi di libertà e di cambiamento contro la violenza di genere e il sessismo, attraversando percorsi di riscatto, autonomia e dignità. Puoi acquistarlo con la bag a 10 euro.

Ci sembrava bello lasciarti un pensiero per la tua generosità.

Speriamo di vederti presto in salone.

 Grazie :)


Inquiete festival: Riccio c'è!

Foto di Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Siamo felicissimi di annunciarvi che RiccioCapriccio è sponsor del Festival di scrittrici a Roma InQuiete che si terrà dal 4 al 7 ottobre 2018.

Nato dall'idea delle ragazze di Tuba Bazar e realizzato attraverso l’Associazione MIA, si propone di essere uno spazio per ridisegnare il ruolo delle donne nella letteratura.

"L’idea di un festival che mettesse al centro l’intelligenza e il talento delle donne ci girava in testa da tempo, ed è questo progetto che ci ha fatte incontrare e ha messo in moto una macchina organizzativa desiderante. Abbiamo voluto costruire uno spazio di parola pubblica, di incontro, riflessione. Uno spazio vitale. Tre giornate dedicate alle donne che scrivono, alle lettrici e ai lettori. Un tempo per stare insieme, per mettere in comune un patrimonio prezioso, per rinsaldare il patto narrativo fra le scrittrici e il pubblico. Un festival per dare visibilità alle scrittrici e mettere in luce una parte di mondo più ampia e immaginare orizzonti e soluzioni diverse. inQuiete è la nostra risposta a chi pensa ancora che le donne raccontino storie minori, siano protagoniste solo in seconda serata, non trovino spazio nella permanenza."

Il Festival si svolge sull’isola pedonale del Pigneto. Riccio partecipa attivamente sponsorizzando la sessione Esordi: domenica 7 ottobre alle 15:00 presso il PALCO BIBLIOTECA, a cura della Società Italiana delle Letterate, Carla Fiorentino presenta "Cosa fanno i cucù nelle mezz'ore" e Carolina Orlandi presenta "Se tu potessi vedermi ora". Introduce Alessandra Pigliaru.

Avremo anche uno spazio a disposizione per trasformarvi nelle vostre scrittrici preferite e portarvi a casa una foto ricordo fornita dalle ragazze di Arise From Eyes.

Il programma completo è qui. Potete ancora fare la vostra parte e donare!

Non vediamo l'ora di vedervi, abbracciarvi e scambiarci consigli di libri.

Cruor - Sangue sparso di donne, la personale di Renata Rampazzi

#RiccioRecommends è la rubrica che ti segnala eventi imperdibili. Come sai RiccioCapriccio è sempre dalla parte delle donne e combatte attivamente perché vengano rispettate. Per questo abbiamo scelto di segnalarti, grazie al nostro cliente Giorgio Treves, la personale di Renata Rampazzi, CRUOR - sangue sparso di donne dal 6 aprile al 17 giugno 2018 nella Sala Borges della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

L’esposizione, accompagnata da un catalogo con uno scritto inedito di Dacia Maraini e da un testo critico di Claudio Strinati, ruota attorno al tema della violenza nei confronti delle donne, argomento di urgente quotidianità e che riguarda tutti i paesi del mondo, da quelli economicamente più avanzati a quelli più arretrati.

Renata Rampazzi rielabora la tematica della violenza, del sangue, del dolore che aveva segnato la sua produzione artistica, degli anni settanta/ottanta, e lo affronta attraverso una serie di nuovi lavori, realizzati con materiali e forme nuove per comunicare in maniera più diretta e coinvolgente.

Ecco come racconta CRUOR Renata Rampazzi: "Di fronte alla dilagante violenza sulle donne, alla prevaricazione delle anime e dei corpi non è possibile chiudere gli occhi, fare finta di niente. Siamo tutti coinvolti, direttamente interessati, e dobbiamo essere partecipi, ognuno con il proprio senso di giustizia, con le proprie forze, le proprie azioni, la propria responsabilità.

In questo senso anche le arti devono svolgere un ruolo di stimolo. Di provocazione. Di riflessione. Di presa di coscienza. Di ribellione.

L’artista è il testimone del tempo nel quale vive.

Già alla fine degli anni ’70 il tema della violenza, delle ferite, del sangue, del dolore faceva parte del mio universo creativo. Molte mie opere portavano tracce del mio turbamento di fronte a quelle manifestazioni esistenziali di sopraffazione maschile.

Oggi, oppressa dalla recrudescente violenza, sento l’urgenza di ritornare su questo tema. Mi sembra di non averlo esaurito. Reclama un mio rinnovato impegno e bisogno di approfondimento creativo, esistenziale e artistico. Sento la vita come un conflitto, uno scontro di forze, in cui siamo immersi, e che, da attori e vittime, siamo chiamati a affrontare e dominare. Non mi basta più una gestualità liberatoria e di ribellione, devo cercare materiali più direttamente comunicanti, privilegiare l’urgenza dell’azione e il coinvolgimento fisico. Non le tele classiche ma le garze e pigmenti cromatici che rimandano alla medicina e alle cure, e sono strumenti non della mia creatività, ma della realtà che mi avvolge. Devono formare un percorso in cui il visitatore dovrà sentirsi coinvolto fisicamente e emotivamente”.

Vi lasciamo tutti i contatti e le informazioni, l'ingresso è libero. 

CRUOR - sangue sparso di donne

Venezia, Fondazione Giorgio Cini (Isola di San Giorgio Maggiore)

6 aprile - 17 giugno 2018

Orari: dalle 10 alle 18; chiuso il mercoledì

Ingresso libero - mostrarenatarampazzi@gmail.com

 

 

 

Informazioni

 

 

 

#Sal8 - I Tabù sessuali: ecco com'è andata

Giovedì 12 aprile alle 19:00 da RiccioCapriccio si è tenuto l'ultimo incontro di questa stagione di #Sal8, il salotto femminista al 100%, il primo tenuto in un salone di parrucchiere, un luogo che invita a parlare di sé, a esporsi, a dire la propria, in collaborazione con Tuba Bazar, la libreria delle donne.

#Sal8 è uno spazio tutto al femminile, in cui riunirsi e confrontarsi. Abbiamo deciso di lanciarci in questa impresa non solo perché crediamo e incoraggiamo la libertà di espressione e l’unicità di ognuna come fonte di ricchezza collettiva ma per regalare a tutte le donne un'occasione di confronto, uno spazio in cui poter dire quello che sentiamo senza imbarazzo, uno spazio in cui sentirsi comprese, al sicuro.
Questo incontro è stato dedicato a I tabù sessuali e senza falsa modestia possiamo dire che è stato uno degli eventi più belli mai tenuti da Riccio. Voi eravate tantissime, attente, partecipi e pronte al confronto guidate dalle nostre eccezionali ospiti, che hanno riportato la loro esperienza e visione, arricchendo e stimolando la conversazione. Ideatrici del format, Alessandra Di Pietro e Alessandra Pucci hanno introdotto la serata.

Slavina ci ha parlato del tabù sessuale più grande, quello dell'ammettere che non si fa sesso da molto tempo. Spesso ci sentiamo quasi costrette a dire che abbiamo una vita sessuale attiva ed eclatante: per mille personalissimi motivi potrebbe non essere così. E non c'è niente di strano.

Anita ci ha invece portato nel mondo del fetish raccontandoci con grazia e ironia le mille sfumature erotiche che ogni oggetto può assumere, anche quello che crediamo improbabile.

Tiziana ci ha invece raccontato come aprire una boutique erotica a Roma sia stata una scommessa vinta e che le donne e gli uomini sono, al contrario di quello che si crede, pieni di curiosità e di desiderio nel provare cose nuove.

Viola ha connotato il tabù sessuale dal punto di vista sociale e politico ed ha sottolineato l'importanza dell'avere una comunità con la quale confrontarsi attivamente.

Abbiamo avuto l'occasione di vedere anche le illustrazioni erotiche di Roberta Soru.

Siamo felicissimi di aver organizzato un evento così: tenete d’occhio la nostra pagina e iscrivetevi alla nostra newsletter per non perdere i prossimi!

Grazie a tutte voi per aver partecipato e alle nostre ospiti che hanno reso l'atmosfera intima e libera. Sulla nostra pagina facebook trovate tutte le foto dell'evento.

A presto!

 

8 marzo 2018

Amiamo le donne. Sono le nostre compagne, le nostre mamme, le nostre amiche, le nostre colleghe di lavoro, le nostre clienti ma sappiamo che per raggiungere l'uguaglianza, per porre fine alla violenza c'è ancora tanto da fare.

Qui ti elenchiamo tre cose belle che puoi fare oggi, per te e per tutte le donne della tua vita.

1) Acquistare #QuellaVoltaChe - Storie di molestie - che esce per Manifesto Libri proprio oggi. Lo trovate in libreria, oppure su http://www.manifestolibri.it , anche in e-book. Il ricavato sarà devoluto alla Casa Internazionale delle Donne di Roma.

2) Partecipare a Feminism, la fiera dell'editoria femminile, che si terrà a Roma da oggi fino all'11 marzo. “Feminism” è un evento organizzato da sole donne: Maria Palazzesi e Giovanna Olivieri dell’associazione Archivia e Stefania Vulterini della Ediesse edizioni tra tutte. L’evento è sostenuto anche da Iacobelli editore e Odei.

Per la prima volta in Italia una manifestazione tutta incentrata sull’editoria femminile, che focalizzerà l’attenzione sui punti fondamentali della produzione e della pubblicazione di un libro da parte delle autrici e delle editrici italiane.

3) Parlare a tutte le donne che conosci di Un Taglio Solidale, l'associazione sociale e culturale che è un progetto di solidarietà tra donne per aiutare quelle donne più colpite dalla crisi economica. E' organizzato da RiccioCapriccio: stiamo lavorando per farlo ripartire e presto ci sarà una nuova data. Stay tuned!

 

Ho scelto di non dovermi più scusare per il mio essere donna e per la mia femminilità. E voglio essere rispettata in tutta la mia femminilità, perché lo merito.

— Chimamanda Ngozi Adichie

8 marzo 2017.

Amiamo le donne. Sono le nostre compagne, le nostre mamme, le nostre amiche, le nostre colleghe di lavoro, le nostre clienti. Oggi vi raccontiamo quali sono le donne importanti della nostra vita, quelle che sono un modello, un’ispirazione in tutto quello che fanno, errori compresi.

Alessandra: La donna più importante della mia vita è mia sorella Vilma. Ha un carattere eccezionale: riesce a vedere in ogni situazione il bello, il positivo e come per magia anch’io mi ritrovo a guardare alle cose con i suoi occhi.

Franco: La donna più importante della mia vita è mia suocera Gianna. E’ una donna molto forte, responsabile, una roccia ma sa anche lasciarsi andare alla tenerezza.

Laura: Le donne più importanti della mia vita sono mia mamma Joyce , che è una donna favolosa, mia zia Jackie che è luminosa anche nelle situazioni di maggiore difficoltà, si fa forza e reagisce, sempre positiva con il sorriso sulle labbra e poi Tony, un'amica di famiglia che per me è stata come una seconda madre e mi ha aperto anche a questo lavoro.

Barbara: La donna più importante della mia vita è… Sono tre! Mia mamma Nevilda perché mi ha sempre sostenuta in tutte le mie scelte e consigliata al meglio, senza mai tarparmi le ali. Mia nonna Maria, invece, mi ha dimostrato che con l’impegno e la forza di volontà si può arrivare ovunque. E poi Beyoncé perché… beh, perché è lei, che domande!

Alice: Le donne più importanti della mia vita sono le mie sorelle Giulia e Susanna. Non si tratta solo di legami di sangue: so che ovunque io mi trovi, qualunque condizione io attraversi, loro ci saranno sempre. Siamo un trio indissolubile di forza e bellezza.

Grazielli: La donna più importante della mia vita è la mia mamma Maria! E’ una donna forte e intraprendente, che sa sempre trovare le parole giuste per sostenermi.

Andrea: Le donne più importanti della mia vita sono mia mamma Antonietta a cui devo tutto, sarei disposto a fare qualunque cosa per lei, mia sorella Ilaria che mi è sempre vicina anche se siamo lontani geograficamente e mia zia Maria che per me è come una seconda mamma. Le amo con tutto il mio cuore.

Tamara: La donna più importante della mia vita è la mia maestra d’italiano delle elementari, Lucia. Per prima ha creduto nelle mie capacità, mi ha aperto al mondo della lettura e della scrittura, mi ha guidata e spronata senza mai forzarmi. Se oggi faccio questo lavoro è anche merito suo.

 

Ho scelto di non dovermi più scusare per il mio essere donna e per la mia femminilità. E voglio essere rispettata in tutta la mia femminilità, perché lo merito.
— Chimamanda Ngozi Adichie

La corsa è femmina. Run like a girl.

Quando il 19 aprile del 1966 Roberta Gibb è saltata fuori da un cespuglio per unirsi a centinaia di uomini che stavano correndo la Maratona di Boston non pensava di fare qualcosa di rivoluzionario. Voleva solo correre e mettersi alla prova su una distanza per la quale si era allenata per mesi. Solo che quando aveva mandato la domanda di iscrizione per partecipare come atleta regolare, la Boston Athletic Association l’aveva respinta. Perché Roberta era una donna e alle donne era vietato correre la maratona. In pantaloncini, t-shirt e felpa col cappuccio sperava così di mimetizzarsi tra gli altri runner e correre il suo sogno lungo 42 chilometri senza destare troppa attenzione. Ma ad aprile anche a Boston è primavera inoltrata e il caldo ad un certo punto costringe Roberta a togliersi la felpa.

Anche noi, oggi, che viviamo in un mondo in cui la maggior parte dello sport che passa in televisione non riguarda discipline praticate dalle donne - non facciamo fatica a immaginare lo stupore degli altri runner e del pubblico di fronte a questa coraggiosa clandestina della corsa. Ci è voluto un atto di disobbedienza per portare alla “normalità” la presenza delle donne in gare come la maratona, ma ancora oggi la maggior parte degli iscritti alle competizioni di corsa sono uomini. Questo mi fa molto male. Dove siete ragazze? Io sono convinta che la corsa sia “femmina”. Perché è uno sport dove puoi allenarti per essere “più forte” degli uomini e dimostrare che non c’è niente che può fermarti. È femmina perché allena la tua autostima: correre di seguito, quattro, otto, 10 o 30 chilometri ti fa sentire onnipotente per giorni e giorni. Bella e onnipotente, bella perché fiera di quello che sei riuscita a fare, perché il tuo corpo migliora e cambia e quei difetti insormontabili, che ti impedivano di sentirti a tuo agio in costume, scompaiono di fronte alla consapevolezza dell’impresa che sei riuscita a portare a termine.

Eppure la corsa è una di quelle situazioni - forse lo sono tutti gli sport? -  dove puoi trovare un’altissima concentrazione di mensplaning, quella pratica per cui l’uomo si sente in dovere e in diritto di spiegare alla donna cose che lui, in teoria, sa molto meglio di lei: come vestirti, cosa mangiare, quanto allenarti.

A me per scatenare un moto di ribellione interiore basta anche il titolo con cui Sports Illustrated ha definito l’impresa di Roberta Gibb a Boston: “una ragazza si è messa in gioco in un gioco da uomini”. Per non parlare del commento negazionista del presidente dell’organizzazione della gara: “Gibb non ha corso la maratona, una donna non può correrla, può aver fatto una corsa su strada ma non ha gareggiato”. Paura ragazzi eh? Roberta alla fine ha tagliato il traguardo in 3 ore, 21 minuti e 40 secondi. Un tempo che nemmeno allenandosi duramente per anni molti uomini riuscirebbero a eguagliare.


Tiriamo fuori le scarpe, ragazze, e riprendiamoci lo sport.

 

SHOOT THE RUNNER

di Donata Columbro

Giornalista e consulente digitale con una missione: aiutare le storie a incontrare i lettori. Scrive di Africa e attivismo digitale suInternazionaleWired ItaliaVita.it. Corre per godersi Roma quando non c'è nessuno per strada e lo racconta spesso su Snapchat (@dontyna).

RiccioCapriccio sostiene Non Una Di Meno.

RiccioCapriccio è dalla parte delle donne sempre e sostiene il percorso NON UNA DI MENO.

Da oggi fino al 26 novembre, giornata della manifestazione nazionale che si terrà in Piazza della Repubblica a Roma, potrai acquistare i nostri magneti per 1.50 euro. Devolveremo parte dell'incasso al Centro Antiviolenza Centrodonna L.I.S.A.

Hai anche la possibilità di fare una libera donazione direttamente all'associazione.

Noi ti aspettiamo!