Le conseguenze dell’hangover

È mattina. Suona la sveglia e ti ricorda che sì, devi andare a lavoro. Fuori piove. Indossi il pigiama degli Orsetti del Cuore. Sul tuo cuscino una sindone di fondotinta. Hai mal di testa, nausea, dolori ovunque.

Provi a ricordare cosa è successo ieri sera. Ti trascini in cucina, metti su il caffè e alla prima sorsata tutto è chiaro. Dopo la telefonata di Barbara che ti ha accusata di essere una vecchia bacucca, di amare più Netflix delle amiche, hai deciso: adesso esco e ti faccio vedere io, CARA. Sei andata a ballare. Tu, che al massimo fai quattro passetti su Single Ladies nel tuo soggiorno, quando nessuno ti guarda. Ad un certo punto sei pure salita su un tavolo affinché tutti vedessero quanto sei giovane. Certo, quei quattro margarita hanno fatto la loro parte: stamattina li stai scontando tutti.

Qui intervengo io. Hai un’ora per tornare a risplendere. Ecco come.

1. NON GUARDARTI ALLO SPECCHIO

Sei fragile adesso. Guardarti allo specchio è la cosa peggiore che puoi fare. Hai bisogno di lucidità, non di piangere per quattordici minuti urlando: Dio, perché non sono Beyoncé?!?

2. NON GUARDARE I MESSAGGI SULLO SMARTPHONE

Lo sai tu, lo so io che ieri sera hai fatto la cazzata. “Eh no, se lo può scordare di sentirmi, piuttosto mi faccio la permanente a secco!” Infatti.

3. ONDA D’URTO

Apri il frigo e recupera tutti i cubetti di ghiaccio che puoi. Versali nel lavandino, aggiungi acqua fredda e qualche fettina di cetriolo (quello che avevi comprato per la dieta detox ed è rimasto lì, triste e solo). Prendi un bel respiro e immergi il viso. Il freddo ha un effetto vasocostrittore: attenua il gonfiore e assieme al cetriolo, decongestiona.

4. SCRUBBARE PER FERMARE IL DECLINO

Lava il viso con un detergente delicato. Prosegui con un leggero scrub, che aiuta la pelle a essere più luminosa. Puoi realizzarlo anche in casa: basta un cucchiaio di miele e un po’ di zucchero (scegli quello che più si adatta alla tua pelle: bianco se sei sensibile, di canna se ti piace un massaggio più vigoroso). Risciacqua delicatamente.

5. NON FA MALE, NON FA MALE

Ecco la prova più difficile: lavati con l’acqua fredda. Se le gambe sono molto gonfie, alterna i getti. Riattiverai la circolazione e manderai via il senso di pesantezza. Usa un bagnodoccia al profumo di agrumi: ha un effetto energizzante (o almeno, io ci voglio credere fortissimo).

6. MAKE UP PER REDIVIVE

Dacci dentro con il correttore per le occhiaie. Se sono molto scure, puoi usarne uno dal tono aranciato. Generosa dose di mascara per aprire lo sguardo, un po’ di blush rosato e sulle labbra un burrocacao ricco.

7. MA COME MI VESTO?

Vestiti comoda. Lascia perdere il tubino aderente: prediligi tessuti morbidi, che ti avvolgano senza farti sentire costretta. Meglio i colori chiari: assieme al trucco ti daranno un’aria fresca e riposata.

8. BEVI ACQUA

L’alcol disidrata. Porta con te una bottiglia d’acqua e bevi ogni volta che puoi. Durante la giornata vanno benissimo delle tisane detossinanti, come quella al finocchio.

9. ESCI DI CASA

So che vorresti solo prenderti un giorno di ferie. Se puoi, bella petté amica. Se non puoi, apri Spotify e fai partire questa playlist. Non risolve ma aiuta.

10. NON E’ VERO CHE NON HAI PIU’ L’ETA’

Smetti di sentirti inadatta. Se preferisci le serate a casa alle notti brave non c’è niente di male. Vai benissimo così come sei. E poi sei sicura che Barbara reggerebbe una maratona House of Cards di otto ore?


SHUT UP AND TAKE MY MAKE UP! COME ESSERE SE STESSE MA MEGLIO

di Tamara Viola

Una donna dalla chioma sobria. Socializza molto, online e offline. Puoi leggere i suoi deliri su Citazionisti Avanguardisti
Nel tempo libero si imbelletta, legge e fa parlare i biscotti.

Zara e la sua nuova linea gender fluid

Anche Zara si butta nel gender, anzi nella sua negazione fashion, con una linea unisex dall'indubbio nome Ungender

Niente di troppo esaltante, certo. Jeans, magliette bianche, felpe grigie e blu. Streetwear per tutti, al di là degli stereotipi di genere. Tutto molto basic. Io che ho una certa tendenza a vedere dietro la bieca macchinazione del soldo, ci vedo anche un'ottimizzazione della produzione. Uno stesso capo praticamente per ogni tipo di cliente, che sia di genere femminile o maschile. Ovviamente è più la filosofia che c'è dietro, libertà! abbattimento di muri ideologici! comodità! che non una ricerca stilistica significativa. Come se Unisex debba significare per forza sobrietà, minimalismo e teppa life.  

Che poi è sempre la donna o comunque la moda femminile a fare un passo verso quella maschile e quasi mai viceversa. Basti pensare allo stile, per dirne una, Tomboy che incorpora elementi maschili. In parole povere, è più facile vedere una donna in smoking (con un taglio femminile) che un uomo con una gonna, che insomma fa un po' brutto.

Fortunatamente, per una linea Ungender che mira al ribasso, c'è un Jaden Smith, figlio di Will Smith e Jada Pinkett-Smith e simbolo della gender fluidity, testimonial della linea femminile di Louis Vuitton.


YOU GO, GIRL!
DONNE CHE LAVORANO, TALENTI EMERGENTI E ALTRE ECCELLENZE GEN(D)ERICHE

di Antonia Caruso

Antonia scrive col pensiero, coi gatti e coi capelli. In genere su Ericosìcarina | Gender e antigender ma anche da altre parti.

Da amica tamarra di Paris a imprenditrice milionaria

A noi gente nata a metà degli anni ’80, non è andata benissimo in quanto a moda adolescenziale. Onyx, Killah Babe e Fornarina erano i must per le 15enni tamarre e borghesi ma non troppo. Poi c’era la Phard e l’indimenticabile Nyxo, la versione da povera della Onyx, per le più delicate. Questo in Italia.
In America intanto i primi anni del 2000 erano il palcoscenico di programmi CAPOLAVORO come The Simple Life della Fox in cui una ancora poco conosciuta Paris Hilton si accingeva a diventare una sorta di guru idiota della tv.

Ma non è lei l’imprenditrice del titolo. A quei tempi la biondissima e secchissima ereditiera era amichetta non solo di Nicole Richie ma anche della donna migliore di questi ultimi anni: Kim Kardashian.
Leggenda narra che ai tempi la futura Mrs West, amica d’infanzia di Paris, fosse in pratica la sua galoppina. Si vestivano entrambe in maniera decisamente peculiare e incredibilmente tamarra. Vestiti in satin, maglioncini grigi con cinturone nero sotto il seno, vestitini in jeans, top in lurex, pantaloni di velluto a zampa. Insomma LAMORTE della moda, i classici capi che a rivedere le foto delle medie o del liceo ti danno indirettamente tante risposte a tante domande. Nel 2007 poi, a seguito di un fortuito evento (fu leakato un video porno di Kim insieme al rapper Ray J, lei fece causa alla Vivid Entertainment e si accontentò di un accordo dal quale è riuscita a prendere CINQUE MILIONI DI DOLLARI) la famiglia Kardashian/Jenner tutta diventa protagonista di un reality di cui è andata in onda poche settimane fa l’ultima puntata dell’undicesima stagione.

Manco a dirlo, una delle foto promozionali del nuovo reality di E! fu un esempio di sobrietà rara. Leopardo, leopardo e ulteriore leopardo anche addosso a dodicenni ancora ignare del fatto che di lì a poco sarebbero diventate tutte milionarie. Belle di casa.

Nelle successive stagioni, un mix mortale di outfit allucinanti col senno di poi, perfettamente alla moda con gli occhi dell’ “epoca”. Acconciature imbarazzanti con boccoli che manco mia nonna negli anni 40, le indimenticate meches ai lati, trucco pesantissimo e leggermente a battona, lucidalabbra... il peggio del peggio è tutto qua, in un reality che è una droga e in cui non succede MAI niente ma in cui il poco che accade è meravigliosamente trash. Dalla scorsa stagione, diciamo da tre anni a questa parte, il clan Kardashian/Jenner è diventato omniscente. Sono ovunque e non li puoi scansare neanche a calci.

ABBIATENE TUTTE!

Sebbene la dottoressa Kardashian abbia sicuramente fatto dei passi falsissimi nella moda, ci sono un paio di capi che anche lei usa come jolly e che non devono mancare MAI MAI MAI in un armadio.

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1. Il classico, intramontabile, never banale, tubino nero

Se non ce l'avete, procuratevene immediatamente uno!

2. Leopardo su leopardo di leopardo

Non fatevi baggianare da chi dice che il leopardo è tamarro. Lo è, ma se messo con sobrietà può svoltare un outfit. Lo giuro. 

3. Borsa a gancio

Rende TUTTE ma proprio TUTTE un pochino più eleganti del solito. Tra la tracolla e la borsina messa all’interno del braccio, c’è un mondo di differenza. Kim ha centosedici Cèline ed altrettante Balenciaga. Noi che siamo più povere possiamo accontentarci anche delle borse di Zara, in caso.


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'
LA FAVOLOSA RUBRICA SPIN-OFF DI IO VERAMENTE GUARDA

di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.

LOVE di Davines: capelli ricci o lisci, con amore

Ci sono giorni in cui senti di aver più bisogno di dolcezza. Coccola i tuoi capelli con LOVE di Davines, una doppia linea - per capelli lisci e per capelli ricci - composta da shampoo, conditioner e crema.

Sono prodotti Zero Impact® con Mandorla di Noto e Oliva Minuta da Presidio Slow Food Italia.

Do all things with LOVE

Boccoli so 70's! Il segreto di Davines

Impedite dai capelli a spaghetto, è venerdì: tirate fuori i boccoli che sono dentro di voi!

Per un look da fever night, le cose che vi servono sono 2. Un aggeggio per arricciare i capelli e un prodotto per proteggerli dal calore e mantenere la piega.

Per iniziare, Riccio vi consiglia di scegliere tra bigodini e ferro conico. Di bigodini ce ne sono di tantissimi tipi ma sono in fondo per le amanti della calma, ci si arrotolano i capelli intorno - umidi o anche asciutti - e siaspetta con pazienza che questi prendano la piega con il tranquillo aiuto del phon. Per le impavide che invece hanno maggiore dimestichezza con le cose che scottano suggeriamo il ferro conico. Anche di questo abbiamo diverse tipologie, scegliete quella più adatta a voi in base alla lunghezza della vostra chioma.

A questo punto a difendere i capelli dal calore ci pensa Davines con il Milk Oi, un all in one termoprotettore, idratante e districante da usare sui capelli umidi. Dona corpo al capello senza appesantirlo, controlla il crespo e garantisce una piega duratura.

Non dimenticate, però. Il ferro si passa a capelli asciutti!

Buon week end!

Natural Tech di Davines

Che cosa è Natural Tech di Davines?

Si tratta di una linea a base di ingredienti biologici e naturali di altissimo livello - perfetta per le amanti della bellezza green - con forte potere antiossidante e antinfiammatorio.

Natural Tech è stata appositamente ideata per la cura di cuoio capelluto e capelli. All'interno della gamma trovi infatti prodotti specifici per fortificare i capelli, impedendone l'indebolimento e la caduta, per purificare la cute, contrastando la formazione della forfora, e nutrienti per ogni tipologia di capello.

Vieni da Riccio per un trattamento di bellezza tutto al naturale per i tuoi capelli e scopri di più sulla linea Natural Tech sul sito Davines!

‪Alice Munro, Chi ti credi di essere?

Dieci racconti che delineano la figura in costante crescita - anagrafica, emotiva, relazionale, professionale - di Rose. La protagonista è prima figlia incompresa e bambina insicura, petardo impazzito in una vita piccola di provincia. Poi adolescente sognatrice e fidanzata insoddisfatta. Poi ancora donna in continuo mutamento, in attesa di capire proprio "chi si crede di essere". Una cosa interessante per quel che si legge sui giornali in questi giorni: Rose non diventa madre, non parla mai nemmeno della possibilità di esserlo un giorno.

E allora, alla fine tutto, all'ennesimo giro di boa, chi è Rose? Sono sono io, siete voi, siamo tutte noi, con un carico di sensazioni/sentimenti sempre più sfaccettato e indissolubilmente immerse nel tempo.

Botte da re. La promessa arrivava da Flo. Adesso te le prendi, e saranno botte da re.
Indugiando sulla lingua di Flo, l'espressione si caricava di decorative gualdrappe. Rose aveva un bisogno di immaginare le cose, di pedinare assurdità, che superava anche quello di tenersi lontano dai guai, perciò, invece di prendere la minaccia sul serio, si perdeva a rimuginare: ma come saranno le botte da re? Si inventò un viale alberato, una folla di spettatori eleganti, dei cavalli bianchi, degli schiavi neri. Qualcuno si inginocchiava e il sangue schizzava copioso come stendardi al vento. Una cerimonia selvaggia e stupenda. Nella vita vera neanche si avvicinavano a tanto splendore; c'era giusto Flo che tentava di conferire all'evento un'aria di rincresciuta ineluttabilità. Rose e suo padre invece varcavano subito la soglia del presentabile.

Alice Munro, Chi ti credi di essere? (ed. Einaudi Super ET) pag. 3

Bionda senza pentimenti

Hai sempre sognato di essere una bionda naturale, di avere il delicato fascino nordico delle attrici che ti piacevano di più. Ma sei nata in Italia, hai da sempre i capelli nero corvino e fino a dodici anni hai anche sfoggiato un paio di folte sopracciglia inequivocabilmente unite. Adesso è acqua passata. Vuoi ancora una splendente chioma dorata?

Ecco i 3 piccoli consigli della nostra colorist, Barbara, per iniziare il tuo cammino verso una felice bionditudine senza pentimenti.

1. Biondo non è un colore, è un modo di essere. Vuoi i capelli biondi? Sii bionda. Impara da Marilyn e da Miley. Ma soprattutto da chi è nata mora come te e non si è preoccupata minimamente di cambiare colore così drasticamente.

2. La decolorazione si fa per gradi, prestando molta attenzione a non rovinare i capelli. Quindi mai darsi al fai-da-te. Affidati a Riccio per la decolorazione: in salone puoi fare un trattamento Olaplex, che protegge i capelli e che ha imbiondito persino Kim Kardashian!

3. Una volta ottenuta la nuance desiderata sono necessarie delle piccole accortezze quotidiane per mantenere il colore luminoso e non lasciare che ingiallisca. Da Riccio trovi ALCHEMIC SYSTEM di Davines Italia con shampoo e maschera anti-ingiallimento. La sua formula, arricchita con proteine del latte e vitamine, nutre ed idrata i capelli in profondità, rendendoli morbidi e setosi. Per un platino perfetto scegli la linea “Argento”, che preserva nel tempo la lucentezza del tuo nuovo colore.

Smith&Cult, gli smalti 5-free

Tutte abbiamo presente quel magico momento in cui, appena messo lo smalto, ogni cosa intorno diventa distante, fumosa, assolutamente poco importante. Non c'è citofono, telefono che squilla, post su facebook che tenga. Hai messo lo smalto: puoi startene ferma.

Purtroppo, di solito, l'incantesimo dura poco. Nel momento in cui credi che tutto sia al sicuro, incrollabile e inciso per sempre (o almeno per le prossime 24 ore) nella storia, la tragedia si consuma silenziosa sulle tue mani: lo smalto si scheggia. Ed eccolo lì, un paziente e lungo lavoro gettato all'aria per una tazza di caffè da lavare.

In quest'epoca di cosmetici traditori, uno smalto vale l'altro? Naturalmente no!

Da Riccio trovi gli smalti Smith & Cult Italia, tutti di altissima qualità, a lunga durata (fino a 7 giorni senza scheggiature) e soprattutto “5-free”, ossia:

1. senza toluene
2. senza formaldeide, 
3. senza canfora
4. senza dibutyl phthalate
5. senza ftalato di butile

Si tratta di composti ormai abitualmente presenti in molti smalti, ma che possono danneggiare la tua salute e l'ambiente.

In più puoi scegliere tra una gamma di colori vastissima, adatta ad ogni stato d'animo ed esigenza. Dineh Mohajer, l'ideatrice del prodotto, ha ispirato un'intera collezione alle sue emozioni!

Lasciati ispirare! Smith & Cult è anche su Instagram

Il long bob, gioie e dolori

Care impedite con i capelli corti,

è venerdì, stasera si esce! Come vi pettinate?

Chi vi scrive ha recentemente accorciato la propria criniera di almeno 20 - 30 centimetri, il trauma che segue alla scoperta di non potersi più legare, annodare, intrecciare i capelli è forte, ma potete superarlo.

Il cosiddetto "long bob" - caschetto lungo - sa dare le sue soddisfazioni se viene mantenuto con cura sempre sciolto e ben stirato, ma non dovete cedere al regime della mono-pettinatura! Per stasera mettete da parte la piastra e tirate fuori dal vostro cassetto un paio di forcine e il fedele texturizzante spray di Davines Italia.

Prendete una piccola sezione di capelli e cotonatela leggermente con un pettine a denti stretti, dopo di che fate una ripresa dietro la testa e fermatela con delle forcine. Aiutatevi con qualche spruzzata di texturizzante per mantenere la pettinatura.

Se stirate spesso i capelli, provate lo shampoo e il balsamo MOMO di Davines, sono ideali per ridare luce e morbidezza ai capelli secchi o disidratati a causa di phon e piastra.

Le immagini di questo ‪#‎tutorial‬ sono gentilmente concesse da thebeautydepartment.com

Capelli sotto il velo: come è andata

CAPELLI SOTTO IL VELO | Estetica del velo: storia, politica, modernità è stato un evento nato dalla nostra curiosità e dal fortunato incontro con Renata Pepicelli. La serata trascorsa insieme ci ha lasciato una gran voglia di scoprire ancora di più sulla cultura e la bellezza islamica.

Il proposito di Riccio è quello di riuscire a fare comunità, di infondere leggerezza e di mettere al primo posto, sempre, l'intelligenza.

Crediamo di essere riusciti a farlo anche con il dibattito di ieri sera, per il quale ringraziamo le nostre belle e capacissime speaker: Hind Lafram, Takoua Ben Mohamed, Renata Pepicelli e Francesca Caferri. Grazie anche ad Alessandra Di Pietro per la conduzione della serata e grazie al nostro staff che ha reso possibile tutto questo con impegno e dedizione.

Grazie soprattutto a tutti voi che avete partecipato numerosissimi e che fate ogni giorno il nostro RiccioCapriccio

Il messy bun

Care Impedite,

Tumblr e Instagram ci hanno convinte che possiamo stare bene con in testa qualsiasi cosa... ed è vero! Basta sapere come fare.

Ecco i nostri ‪#‎BeautyTips‬ per uno chignon spettinato veloce e da perfetta reginetta dei social network!

1. Pettinati con una Tangle Teezer per eliminare tutti i nodi e districare ciocca per ciocca i tuoi capelli, poi raccoglili sulla testa fino a realizzare una coda di cavallo. Lascia l'elastico morbido, per un effetto più disordinato. 
2. Partendo dalla punta della coda, avvolgi i capelli attorno alla base facendo attenzione a non stringere troppo. Lasciali liberi, devono sembrare spettinati. 
3. Fissa un paio di forcine lasciando cadere qualche ciocca intorno al viso, sulla fronte e intorno alle orecchie.
4. A questo punto una spruzzata di texturizzante di Davines Italia e il gioco e fatto!

Un ultimo segreto per le irriducibili delle beach waves: per un messy bun ancora più ribelle, provate con il Sea Salt Spray Davines. L'effetto beachy è assicurato!

Capelli sotto il velo, un dibattito dal parrucchiere

Intorno al velo è acceso un confronto mai facile sia nei paesi a maggioranza musulmana sia in quelli occidentali. 
Chi lo indossa, lo racconta come espressione della propria identità religiosa e culturale e, in alcuni casi, politica; chi lo critica lo considera un ritorno al [...]

Dillo con un centrino: The Babbionz

Di solito con il termine babbiona ci si riferisce a una vecchia signora, moderatamente rintronata, che passa le sue giornate a lavorare a maglia affondata in una poltrona tappezzata a fiori. Ma noi vogliamo parlarvi di qualcun altro. Oggi RiccioRecommended vi consiglia i lavori delle Babbionz, collettivo di artigianato creativo pescarese dalle influenze pop-punk. Le Babbionz  sono tutto fuorché rintronate; un po' Bikini Kill, un po' Pussy Riot, Claudia, Jessica, Giovanna e Valentina, uniscono con maestria lavori a maglia, velate citazioni warholiane e romanticismo squisitamente soft core.

Sul loro profilo Facebook si sono recentemente dichiarate morte, ma non credeteci. Stanno solo preparandoci a uno dei loro effetti speciali, magari a una nuova scintillante collezione primaverile.

Tenetele d'occhio!

Siri Hustvedt, L'estate senza uomini

Raccolgo l'eredità di Tamara e Alessandra e prendo in mano questo piccolo gioiello di rubrica che è #Checosastoleggendo. Come tante di voi anche io sono una lettrice forte, di quelle su cui l'editoria italiana fa affidamento per vendere anche i titoli più impensati. La mia voracità letteraria non mi rende però meno selettiva, ecco perché solo oggi mi trovo qui a proporvi la lettura de L'estate senza uomini di Siri Hustvedt. Un libricino sottile ma denso, pieno di riscritture e ripensamenti, giravolte, tensione al futuro e pensieri molli di nostalgia... e pieno soprattutto di donne. Tantissime donne di tutte le età che scrivono veloci come treni. Un breve, febbricitante e "impazzito" excursus su quello che le storie d'amore possono (farci) diventare.


"Devo ora confessare che avevo avviato una corrispondenza con il signor Nessuno. In risposta alla mia domanda su chi fosse e cosa volesse, aveva scritto: «Solo una qualunque delle tue voci, scegline una, voce profetica, voce popolare, grande oratore, voce da ragazza, voce da ragazzo, latrato, ululato, cinguettio. Offensiva, lusinghiera, arrabbiata, gentile, sono la voce venuta dal Nulla per parlarti». Ci cascai, spinta dalla mia solitudine, un tipo particolare di dolorosa solitudine mentale. Boris era stato mio marito, ma anche il mio interlocutore. Imparavamo l'uno dall'altra, e senza di lui non avevo più nessuno con cui danzare. Scrivevo ad alcuni amici poeti, ma in generale erano chiusi nel mondo della poesia, come gran parte dei colleghi di Boris erano confinati nelle neuroscienze. 
Questo signor Nessuno, invece, era un maestro di salti e contorsioni. Passava dalla Monadologia di Leibniz a Heisenberg e Bohr a Copenaghen, a Wallace Stevens, quasi senza prender fiato, e nonostante la sua follia scoprii che mi divertiva e presi a rispondergli, ad attaccarlo con contro-pensieri e nuove, contorte argomentazioni. Era un antimaterialista convinto, questo l'avevo capito. Disprezzava i fisicalisti, come Daniel Dennett e Patricia Churchland, sostenitori di un mondo postnewtoniano che aveva lasciato la sostanza nella polvere. Intellettuale onnivoro, sembrava essersi spinto fino ai confini del proprio vulcanico cervello. <strong>Non stava bene, ma era divertente.</strong> Ogni volta che gli scrivevo, mi compariva nella mente un'immagine di Leonard. D'altronde, quasi tutti hanno bisogno di un'immagine, di qualcuno da vedere, e così avevo dato un volto al signor Nessuno."

Siri Hustvedt, L'estate senza uomini (ed. Einaudi ET) pag. 73

Il Club delle Impedite Opéra Edition: come è andata

Si aperta sulle note di Casta Diva la prima riunione del 2016 del Club delle Impedite. Una piroettante Claudia D'Angelo ha condotto la serata raccontando di amori sfortunati ("Se un amore non è sfigato non lo chiamerei amore, lo chiamerei più una botta di culo più unica che rara"), passioni struggenti per oggetti più o meno inanimati ("Un vibratore sarà pure senza anima, ma si fa amare fortissimo!") e soprattutto di pettinature che sono come la vita, che "alle volte vengono, altre volte vengono meno".

Tra generose spruzzate di texturizzante, cotonature vertiginose e consueto imbarazzo generale, le nostre impedite sono riuscite a riprodurre splendide acconciature da serata all'opera e a sudare come nemmeno durante una sessione di crossfit in palestra. Regina incoronata di ieri sera è stata Sara, scelta fra tre impedite di tale spessore che la votazione è stata affidata alla saggezza - e al buon cuore - del pubblico.

Il Club torna a riunirsi a febbraio, seguici sulla nostra pagina Facebook per non perderti gli aggiornamenti.

Stay hungry, stay impedita!

Il Club delle Impedite Opéra Edition

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Dopo la pausa dicembrina, Il Club delle Impedite torna a riunirsi tra le luccicanti mura di RiccioCapriccio. Il tema della serata saranno le acconciature per andare all'opera e a svelarcene i segreti più eccentrici sarà ancora una volta Claudia D'Angelo. Perché si sa: estrarre dagli oscuri meandri di un armadio qualcosa da indossare è semplice, ma pettinarsi è tutt'altra cosa.
Non essere timida e unisciti anche tu al club!


 

3 cattivi propositi per il 2016

Oggi RiccioCapriccio ha pensato a cosa augurare alle proprie clienti per l'anno nuovo... amore, fortuna, lavoro, nuovi sogni da realizzare? Certo. Ma non vogliamo augurarvi di essere buone. Tutt'altro. Per l'anno nuovo non vi vogliamo remissive, docili, accondiscendenti o arrendevoli. I cuori di panna, lasciateli in frigo. Il 2015 è stato [...]