Cara Gaja Cenciarelli,
io non la conosco, non ho mai sentito parlare di lei. Le mie amiche – tutte persone per bene, di buona famiglia, alcune anche appartenenti a nobili casate - non la conoscono. A che titolo pensa di potersi porre come consigliera delle pene d’amore della povera gente? Non le sembra presuntuoso da parte sua? Se io avessi delle pene d’amore non mi rivolgerei mai a lei. Non si scherza sulle cose serie. Anzi, con il nome che si ritrova secondo me lei di cose serie non dovrebbe proprio parlare. Si cerchi una compagnia di guitti, lasci l’amore a chi se ne intende.
Cordiali saluti. Domitilla d. C.
Gentile Domitilla dopo Cristo,
lei ha perfettamente ragione. Ho provato fino allo sfinimento a entrare in una compagnia itinerante di guitti, ma mi hanno respinta perché il mio umorismo era troppo demenziale. Le pene sono cose serie, ha ragione. Ho idea che lei e le sue amiche ne conosciate a pacchi. Io, del resto, sono solo un’umile operaia nella vigna della felicità sentimentale. Mi raccomando, faccia attenzione a declinare pene al femminile plurale.
Vibratamente sua, G. C.
p.s. Con le iniziali mi sa che vinco io. Si faccia due conti. O due marchesi. Veda lei.