Quando ero piccola, spesso aiutavo mia madre e mia nonna in cucina a preparare i dolci.Saper fare in cucina negli anni '70 di casa mia, era questione che riguardava esclusivamente la componente femminile della famiglia. In questo periodo dell'anno si preparava un dolce casalingo, fatto di un buon pan di spagna bagnato nel liquore, con uno strato di crema al centro. Era definito da noi, semplicemente, il dolce di casa. Quello che più mi affascinava era la preparazione della crema pasticcera. Affinché riuscisse bene bisognava saper fare e non fare un sacco di cose: non smettere mai di mescolare, non interrompere il ritmo, non cambiare il verso, non avere le mestruazioni. La pena? Una crema “impazzita”. Nessuno mi spiegava cosa volesse dire esattamente, anche perché io pazza, questa crema, non l'ho vista mai. Me la immaginavo schizzare fuori dalla pentola tipo eruzione dell'Etna, seminando attorno a sé caos e distruzione. Non mi era dato di sapere come facessero quel latte, quelle uova e quello zucchero ad essere informati sulla frequenza del mio ciclo e perché mai questo li facesse impazzire. Crescendo, ho imparato che una crema impazzisce quando gli ingredienti si separano gli uni dagli altri, perché non abbiamo fatto in modo che si amalgamassero tra loro. A mio avviso, questo ha molto a che vedere con noi donne e con le parole, maschili, con cui siamo state raccontate. Ché noi siamo un po' come la crema di casa mia, abbastanza folli da voler tenere insieme i tanti ingredienti di cui siamo fatte. “Anche la follia merita i suoi applausi” scriveva Alda Merini. Ecco qui la ricetta per una crema pazza da applauso. INGREDIENTI: 150 g zucchero, ½ l di latte, 50 g farina 00, buccia di limone, 5 tuorli.
PREPARAZIONE Mettete i tuorli e metà dello zucchero in un recipiente e battete con una frusta finché il composto non sarà cremoso. Unite la farina, continuando a mescolare. Scaldate il latte con le bucce di limone (possibilmente biologico) e il resto dello zucchero. Quando il latte inizia a bollire, versatene un po' nel composto delle uova e zucchero, mescolate bene, e incorporate il tutto nella pentola sul fuoco basso, mescolando continuamente. Quando la crema è densa, versatela in un recipiente, copritela con la pellicola a contatto diretto con la superficie e lasciatela raffreddare fuori dal frigo.
Ps: Potete utilizzare la crema in mille modi e su tanti dolci. Io adoro mangiarla da sola, fresca, in questo periodo dell'anno con l'aggiunta di fragole, a febbraio con dei kiwi, a luglio e agosto con le more. Scegliete frutta di stagione, sempre, e se possibile biologica.