Chiara Valerio, Almanacco del giorno prima.

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#checosastoleggendo

“Improvvisamente non era piú cosí certo che l’amore fosse uno e il non amore zero”. Medrano, la matematica e l'inganno della logica. #checosastoleggendo

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Chiara Valerio Almanacco del giorno prima Einaudi Pag. 360 euro 20,00

Vista la particolare natura del prodotto che gestisco, le persone che mi siedono di fronte si meravigliano della mia giovinezza e della mia posizione, dell’assertività mia e delle mie costruzioni dialettiche, del mio tono apodittico – tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, Socrate è mortale e dunque anche l’assicurazione di Socrate può essere comprata. Qualcuno forse si meraviglia anche della mia eleganza adolescente. Una eleganza scomposta che maschera il mio essere un assaltatore finanziario, qualcuno si aspetta che in me resista un immaginario yuppie alla Gordon Gekko, si aspetta proprio Gordon Gekko e si trova davanti me. Un figlio, un nipote qualsiasi o potenziale, somiglio a qualcuno che conoscono bene, ma che probabilmente ancora non lavora o che è precario a ottocento euro al mese. Niente completo, niente borsa di pelle, dodici cravatte. Alzo le spalle perché sono cresciuto con i loro figli e con i loro nipoti, nono sono speciale, siamo stati in classe insieme, non ho fatto scuole private, forse ho passato un compito di matematica o latino, ho venduto una tavola di disegno tecnico. Compro una Freitag all’anno, bicroma. Quelli che fanno il mio lavoro al mio livello sono quasi tutti come me, o si vestono da me. Janak non sembra nemmeno indiano, se non fosse per i tessuti sgargianti. Appartengo a un cliché trasversale rispetto a classi sociali, intellettuali e economiche, sono cresciuto negli anni Ottanta. Il mio sistema metaforico è nato globalizzato, parlo con broker asiatici che lavorano sui mercati occidentali o con riassi- curatori occidentali che comprano e vendono sui mercati asiatici e tutti loro, come me, hanno visto e amato e memorizzato Lamú, Mazinga, Monkey, Candy Candy, Jeeg, Evangelion. Americani, australiani, sudafricani, quando dico È un’operazione che nemmeno Ataru Moroboshi, sanno che comprare o vendere è disperato come cercare di sedurre una donna che di te non vuole sapere niente perché è innamorata dei corvi, anzi è una donna bellissima, sexy, ed è proprio la principessa dei corvi. L’unica donna bruna che mi sia mai piaciuta. Siamo gli esegeti di un mondo che non è mai esistito, che non esisterà mai e che nonostante questo è desiderato. Ognuno ha solo il presente di quello che desidera. Non conosco orologi diversi dai desideri. Siamo abituati a emozionarci e a decidere in base a simboli che scorrono su uno schermo e raccontano una realtà che non esiste, ma ci convince – la Grecia, con un patrimonio archeologico invalutabile, è in bancarotta, il Monte dei Paschi che possiede mezzo Chianti può essere rilevato da un miliardario cinese. Siamo abituati ai cartoni animati, e questa economia costruita su soldi che non hanno corrispettivi in oro, o su risorse che non riproducono altro che se stesse, non ci sembra irreale. Ma è una ipotesi o lo sai?, Elena, che cosa cambia se comunque ho ragione?, Le ipotesi sono pericolose sia nella vita privata che nel resto. Io vorrei tranquillizzarli che la mia giovinezza sta qui a tenere lontana l’idea della fine.

Bio Chiara Valerio (1978) è tra le più affascinanti scrittrici della sua generazione. Lavora a Radio 3, collabora con Pane Quotidiano (Rai3), consulente editoriale della casa editrice Nottetempo, redattrice della rivista Nuovi Argomenti, collabora con varie testate giornalistiche. Ha scritto: A complicare le cose (Robin 2003); Ognuno sta solo (Perrone 2007); Nessuna scuola mi consola e il romanzo La gioia piccola d’esser quasi salvi (entrambi pubblicati nel 2009), Spiaggia libera tutti (Laterza 2010). Sue le traduzioni di Flush (2012) e Freshwater (2013) di Virginia Woolf. Questo è il suo quinto romanzo.