Cocktail invernali. I mix alcolici perfetti per godersi il freddo

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Cocktail-3Chi dice che i cocktail sono un prodotto alla fin fine stagionale, estivo, più o meno come i gelati, non sa di cosa sta parlando.Non esiste solo il Mojito. Non esiste solo il ghiaccio. Non è solo un alto contenuto alcolico ad avere il potere di scaldare i cuori, e non c'è bisogno di ricorrere al vin brulé, al punch o altre simili bevande per sopravvivere all'inverno senza farsi venire un blocco intestinale. Per chi durante la stagione fredda al momento di scegliere cosa bere si blocca perché non sa cosa scegliere e alla fine si accontenta di un amaro o di una grappa, l'arte della miscelazione ha partorito una serie talmente variegata di mix alcolici che persino nelle gelide serate che vanno da dicembre a marzo c'è un'ampia scelta di cocktail assolutamente perfetti. Oggi parliamo dunque di tre drink non solo capaci di scaldarci senza farci venire un coccolone, ma talmente buoni che, una volta che li avrete assaggiati, vi faranno rimpiangere l'inverno per poterveli godere di nuovo al massimo del loro potenziale.

Sua eccellenza:images-1 l'IRISH COFFEE

3/10 whiskey irlandese

5/10 caffè caldo

2/10 crema di latte

un cucchiaino di zucchero di canna

Bicchiere: coppa da Irish Coffee

Dopo la seconda guerra mondiale, l'aereoporto di Shannon, in Irlanda, era un incredibile crocevia di viaggiatori e merci. Nel 1952 il capo barman dell'aereoporto, Joe Sheridan, prese come spunto il classico drink irlandese composto da whiskey e tè, e sostituì quest'ultimo col caffé per renderlo più appetibile ai numerosi americani di passaggio, aggiunse quindi lo zucchero e uno strato di panna liquida in superficie. Così è nato uno dei più prelibati e celebri cocktail della storia della miscelazione, un drink che, se preparato bene, fa godere della piacevolezza della panna fredda sulle labbra e mentre il calore del whiskey miscelato al caffé scende caldo in gola.

Romantico e accogliente come un abbraccio d'amore:images IL BRANDY ALEXANDER

1/3 crema di latte

1/3 crema di cacao bianca

1/3 brandy

noce moscata grattugiata in superficie

Bicchiere: coppetta cocktail

È su cocktail come questo che la ricerca del perfetto equilibrio tra gli ingredienti nell'arte della miscelazione non ha nulla da invidiare all'alta cucina. Questo cocktail è stato inventato nel 1922 dal celebre barman Harry MacElhone, che in quel periodo lavorava al Ciro's bar di Londra, in occasione delle nozze tra la principessa Mary e Lord Lascelles. MacElhone ideò questo cocktail di colore bianco e dal gusto dolce e avvolgente, per omaggiare l'abito della sposa. Dopo che lo avrete assaggiato, vi scapperà una smorfia di disgusto ogni volta che qualcuno nominerà la crema di whiskey, perché, innamorandovi della dolcezza mai stucchevole di questo drink, scoprirete che il cacao e le creme non sono ingredienti dozzinale e consolatori per ragazzini ma, se addomesticati dall'abilità di un buon barman, possono trasformarsi in uno dei sapori alcolici più raffinati della storia del gusto.

L'energetico: PORTO FLIPporto-flip-1 2/10 brandy

6/10 porto rosso

2/10 tuorlo d'uovo

1 cucchiaino di zucchero di canna liquido (opzionale)

noce moscata grattugiata in superficie

Bicchiere: balloon o solo alle brutte coppetta cocktail

Si tratta di uno dei cocktail dalle origini più antiche, pare infatti sia stato inventato addirittura nel 1695, quando la parola “flip” (lancio, colpo) è stata inserita per la prima volta nel Dizionario della lingua Inglese di Oxford. Letteralmente il nome del cocktail significa “colpo di Porto”, ed è piuttosto azzeccato viste le sue proprietà energetiche. È inoltre l'unico drink di tutta la storia della miscelazione a includere il Porto, ma uno dei tanti (non ci crederete) che contempla un tuorlo d'uovo shakerato con gli altri ingredienti. Spesso è consigliato come digestivo, e in questo è decisamente più efficace di un qualunque amaro. Il gusto è dolce, caldo e molto consistente. Perfetto da far scaldare in mano agitandolo delicatamente nella larga coppa da brandy, per un dopocena davanti al camino, o su un comodo divano riguardando per l'ennesima volta capolavori intramontabili come Casablanca o Viale del tramonto.

Buon inverno a tutti e tutte!Cocktail-3strong>Chi dice che i cocktail sono un prodotto alla fin fine stagionale, estivo, più o meno come i gelati, non sa di cosa sta parlando. Non esiste solo il Mojito. Non esiste solo il ghiaccio. Non è solo un alto contenuto alcolico ad avere il potere di scaldare i cuori, e non c'è bisogno di ricorrere al vin brulé, al punch o altre simili bevande per sopravvivere all'inverno senza farsi venire un blocco intestinale. Per chi durante la stagione fredda al momento di scegliere cosa bere si blocca perché non sa cosa scegliere e alla fine si accontenta di un amaro o di una grappa, l'arte della miscelazione ha partorito una serie talmente variegata di mix alcolici che persino nelle gelide serate che vanno da dicembre a marzo c'è un'ampia scelta di cocktail assolutamente perfetti. Oggi parliamo dunque di tre drink non solo capaci di scaldarci senza farci venire un coccolone, ma talmente buoni che, una volta che li avrete assaggiati, vi faranno rimpiangere l'inverno per poterveli godere di nuovo al massimo del loro potenziale.

Sua eccellenza:images-1 l'IRISH COFFEE

3/10 whiskey irlandese

5/10 caffè caldo

2/10 crema di latte

un cucchiaino di zucchero di canna

Bicchiere: coppa da Irish Coffee

Dopo la seconda guerra mondiale, l'aereoporto di Shannon, in Irlanda, era un incredibile crocevia di viaggiatori e merci. Nel 1952 il capo barman dell'aereoporto, Joe Sheridan, prese come spunto il classico drink irlandese composto da whiskey e tè, e sostituì quest'ultimo col caffé per renderlo più appetibile ai numerosi americani di passaggio, aggiunse quindi lo zucchero e uno strato di panna liquida in superficie. Così è nato uno dei più prelibati e celebri cocktail della storia della miscelazione, un drink che, se preparato bene, fa godere della piacevolezza della panna fredda sulle labbra e mentre il calore del whiskey miscelato al caffé scende caldo in gola.

Romantico e accogliente come un abbraccio d'amore:images IL BRANDY ALEXANDER

1/3 crema di latte

1/3 crema di cacao bianca

1/3 brandy

noce moscata grattugiata in superficie

Bicchiere: coppetta cocktail

È su cocktail come questo che la ricerca del perfetto equilibrio tra gli ingredienti nell'arte della miscelazione non ha nulla da invidiare all'alta cucina. Questo cocktail è stato inventato nel 1922 dal celebre barman Harry MacElhone, che in quel periodo lavorava al Ciro's bar di Londra, in occasione delle nozze tra la principessa Mary e Lord Lascelles. MacElhone ideò questo cocktail di colore bianco e dal gusto dolce e avvolgente, per omaggiare l'abito della sposa. Dopo che lo avrete assaggiato, vi scapperà una smorfia di disgusto ogni volta che qualcuno nominerà la crema di whiskey, perché, innamorandovi della dolcezza mai stucchevole di questo drink, scoprirete che il cacao e le creme non sono ingredienti dozzinale e consolatori per ragazzini ma, se addomesticati dall'abilità di un buon barman, possono trasformarsi in uno dei sapori alcolici più raffinati della storia del gusto.

L'energetico: PORTO FLIPporto-flip-1 2/10 brandy

6/10 porto rosso

2/10 tuorlo d'uovo

1 cucchiaino di zucchero di canna liquido (opzionale)

noce moscata grattugiata in superficie

Bicchiere: balloon o solo alle brutte coppetta cocktail

Si tratta di uno dei cocktail dalle origini più antiche, pare infatti sia stato inventato addirittura nel 1695, quando la parola “flip” (lancio, colpo) è stata inserita per la prima volta nel Dizionario della lingua Inglese di Oxford. Letteralmente il nome del cocktail significa “colpo di Porto”, ed è piuttosto azzeccato viste le sue proprietà energetiche. È inoltre l'unico drink di tutta la storia della miscelazione a includere il Porto, ma uno dei tanti (non ci crederete) che contempla un tuorlo d'uovo shakerato con gli altri ingredienti. Spesso è consigliato come digestivo, e in questo è decisamente più efficace di un qualunque amaro. Il gusto è dolce, caldo e molto consistente. Perfetto da far scaldare in mano agitandolo delicatamente nella larga coppa da brandy, per un dopocena davanti al camino, o su un comodo divano riguardando per l'ennesima volta capolavori intramontabili come Casablanca o Viale del tramonto.

Buon inverno a tutti e tutte!