The OA. Ovvero, Senti stai esagerando

Netflix ormai c'ha preso gusto a produrre serie e stavolta, evidentemente fiducioso nelle nuove generazioni minchia troppo indie, pare abbia detto a due trentenni: “Oh scriveteci una roba, ecco un assegno, andatevi a comprare una cosina carina e tornate con otto episodi ciao”.

E così Brit Marling e Zal Batmanglij (!) hanno partorito The OA. Bello. Interessante, sicuramente innovativo. Peccato che per le prime due puntate stai lì a dire “ODDIO E' BELLISSIMO”, poi in automatico con Netflix parte l'episodio successivo e sì beh bello anche questo oh vediamo dove va a parare. Poi arrivi alla 1x06. Ecco, lì inizi a capire che qualcuno, così senza dirtelo apertamente, ti sta trollando. Volevano fare tanto i misteriosi e poi, ti sei girato un attimo e hanno mandato tutto in vacca con cose ridicole ma vi prego aiutatemi a dire RIDICOLE. La cosa tragica è che se levi le cose ridicole rimangono un sacco ma un sacco di cose positive. Tipo l'idea di fondo (quale? CHISSA'), quel bono di Lucius Malfoy che senza chioma bionda è ancora più affascinante, la protagonista (che, attenzione, è pure la sceneggiatrice a cui hanno dato l'assegno) e la sua felpa con lupo che è già storia.

I suoi genitori di cui io mi sono perdutamente innamorata,  il compagno di scuola transgender asiatico bellissimo, la fotografia azzurrina, la recitazione della maggior parte del cast. Cioè, di cose belle ce ne sono. Poi però ecco SPOILER ALERT succede che quelli fanno le coreografie di Steve LaChance per far resuscitare i morti. E ALLORA NO, Brit e Batman. STIAMO ESAGERANDO.


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'

LA FAVOLOSA RUBRICA SPIN-OFF DI IO VERAMENTE GUARDA

di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.