Vi segnaliamo con piacere un bellissimo articolo di Barbara Spadaro, professoressa alla Bristol University, sulla rubrica spin-off de Il Fumetto Intercultura che Takoua Ben Mohamed tiene sul nostro blog.
Grazie infinite, siamo orgogliosi di ospitare le vignette di Takoua e di leggere parole come quelle scritte da Barbara Spadaro.
Come riportato nei nostri valori, crediamo nell'unicità di ognuno e nel potere della complicità nella ricerca di nuove forme di autonomia individuale. Incontrarsi e riconoscersi è ancora per noi la cosa più preziosa.
Qui potete leggere un estratto dell'articolo. Buona lettura!
Questo articolo racconta l’animazione di nuovi spazi e soggettività, attraverso un processo transculturale in corso tra luoghi dell’immaginario, di Roma e di internet. Racconta di come un corpo disegnato possa diventare un medium per memorie di molti altri corpi, stimolando forme di riconoscimento che attraversano sentimenti di differenze religiose, culturali e di genere. Questo corpo non ha un nome: la sua disegnatrice, la romana di origine tunisina Takoua Ben Mohamed, lo chiama “il personaggino”. La rappresentazione di questo corpo di ragazza musulmana e occidentale sovverte quegli ‘approcci mono-oculari’ che mappano, fissano e distinguono corpi e appartenenze. Cosi un graphic blog su brufoli, baffetti e risvegli dai capelli dritti, oltre a gettare il corpo nella lotta – per parafrasare il verso di Pasolini che ha ispirato questo call for Papers di Roots/Routes – rivela nuovi spazi e linguaggi della corporeità. Quali sono questi spazi e linguaggi? Intanto ci sono i locali di Ricciocapriccio, un salone di parrucchiere che fa da centro culturale nel cuore di Roma, ospitando ricerche individuali e collettive su significati e interpretazioni di estetica e di bellezza. Takoua Ben Mohamed ci è entrata alcuni mesi fa su invito di Renata Pepicelli, una ricercatrice di sociologia e culture dell’Islam, che è anche una cliente del salone. Da un evento organizzato per parlare di storia, politica ed estetica di capelli sotto il velo tra ricercatrici, giornaliste, attiviste e clienti di questo parrucchiere molto speciale, è nato il blog di Takoua per Ricciocapriccio. [...] ll blog per Ricciocapriccio ha portato la scoperta di un nuovo pubblico di lettrici e lettori, a cominciare dai clienti del Salone, per cui Takoua sta sperimentando nuovi temi e forme di rappresentazione. A questo pubblico racconta come il velo possa rappresentare una risorsa per nascondere i capelli arruffati la mattina (Bed Hair), ma anche una fonte di stress per la ricerca di forme e abbinamenti che riflettano la personalità, umore e stile individuali (Hair Style: tanto per voi i capelli non sono un problema).