Che bello trovare sul Fatto Quotidiano di oggi, un articolo di Guido Biondi, su Giorgio Moroder. Perchè, come scrive Biondi, "non tutti sanno che uno dei pilastri della storia della Discomusic è nato in Val Gardena a Ortisei.". Che "trasferitosi a Los Angeles per seguire da vicino il mondo delle colonne sonore, insieme agli Chic e ai Bee Gees è divenuto all'epoca e nel tempo, l'artista più famoso nel mondo della Dance. From here to etrnity, (etichetta Oasis, anno 1977) è un album ispirato da un tema di fondo: la realizzazione dei sogni, una metafora del viaggio nello spazio, nel tempo e dentro noi stessi. Geniale, inventore dei primissimi sintetizzatori, talent scout indiscusso, Donna Summer è una sua creatura, Moroder col passare del tempo è riuscito a realizzare anche il suo sogno più grande: scrivere colonne sonore per film di successo come, Flashdance, Electric dreams, Fuga di mezzanotte, Metropolis. Ha inoltre composto la musica per le Olimpiadi di Los Angeles del 1984 e i giochi di Seul del 1988. Sono arcifelice quando leggo che "questo album a differenza di molte canzoncine ballabili del periodo è un vero manifesto per ogni vero amante della musica elettronica moderna; non ha nulla da invidiare alle produzioni dei Kraftwerk". Che bell'articolo per un'orgogliosa sostenitrice come me, della vecchia Discomusic, degli Old Classics e soprattutto di quegli Italiani che lasciano tracce del loro passaggio, in tutti i campi. [tube]Wuc7IoTdGdM[/tube]