Tutto quello che sai sulla corsa è falso

Tutto quello che hai sempre creduto di sapere sul mondo della corsa è falso. Se a Oxford hanno eletto “post-verità” come parola dell’anno, chi siamo noi runner per non credere che da questo neologismo resti escluso anche il nostro sport preferito?

1. Corri, così puoi mangiare tutto quello che vuoi

In questi giorni nel gruppo whatsapp dei miei colleghi atleti si è scatenato il dibattito sui motivi che ci hanno portato a correre per la prima volta. Il più ricorrente era “mangiare di più” e per qualcuno in modo specifico “mangiare cioccolato”. Certo, come motivazione iniziale può essere perfetta. Salvo scoprire, al primo appuntamento con il nutrizionista, che l’elenco dei cibi proibiti per chi si allena è infinito, ma soprattutto non ci è permesso aumentare a dismisura le quantità di dolci e carboidrati con la scusa del “reintegro”. L’amara verità è che per correre bene e veloci non bisogna essere in sovrappeso (questo si lega anche al punto due).

2. La corsa fa bene

Se ve lo dice il fisioterapista è perché sta pensando alle sue prossime vacanze alle Maldive, sappiatelo. La corsa fa bene perché qualsiasi cosa che vi faccia alzare dal divano è salutare, ma non è uno sport “completo” e se non viene compensata con altre attività (nuoto, yoga, bici) il vostro corpo ne potrebbe risentire. Ve lo dice una che a qualche giorno dalla maratona ormai sta facendo più stretching e plank che chilometri. Che tortura!

3. Se sei allenato non senti più la fatica

No, ne abbiamo già parlato, c’è fatica e fatica. Più ti alleni, più alzi l’asticella dell’obiettivo che vuoi raggiungere, più l’allenamento diventa duro. Un runner che migliora il suo tempo dovrà adeguare tutti gli allenamenti a quel nuovo ritmo e se lo incrociate al parco durante una seduta di ripetute sicuramente non lo vedrete sorridere. Questo punto potrebbe spaventarvi, invece dovete essere contenti: la corsa è uno sport democratico, anche un atleta medaglia d’oro alle Olimpiadi è stanco morto quando arriva al traguardo. Perché ci ha messo tutto se stesso.

4. I runner sono felici di alzarsi presto la mattina per andare a correre

Succede una volta su 52, tante quante sono le settimane dell’anno. La cosa più probabile è che quello è l’unico momento disponibile della giornata per correre e siano molto allenati a portare le gambe fuori casa prima che il cervello se ne renda conto. A me capita di essere molto felice DOPO essere andata a correre la mattina, soprattutto quando ho la colazione davanti.

5. Correndo produci così tante endorfine che sembri sempre in botta

Magari! Credo che questo sia vero a) per alcune persone e b) per alcuni periodi. Non spaventatevi se non succede, di solito può capitarvi a qualche settimana dopo i primi allenamenti, quando ci sono dei miglioramenti evidenti, oppure quando partecipate a gare e sfidate voi stessi, ma altre volte potrebbe non accadere nulla. Dipende molto anche dal momento di vita in cui vi trovate. Per godersi la corsa è utile saper godersi la vita in generale :)

6. La corsa è uno sport solitario

Sì e no. Sì, se vuoi allenarti da solo e quando partecipi alle gare corri meglio se ti isoli come un monaco zen sulle montagne tibetane. No, se impari che lo sport vissuto insieme agli altri può darti quella motivazione in più quando proprio non riesci a uscire di casa. Sono molto grata alla “Crew romana” che ho incrociato prima su Facebook e poi nei vari parchi di Roma per quando mi ha spinto molte volte a uscire alle 7 del mattino le domeniche di inverno per incontrarli a Caracalla o al parco degli Acquedotti.

7. La corsa è uno sport economico

Ho messo questo punto per ultimo così non rischio che lo legga mio marito. “Stai tranquillo tesoro, mi bastano un paio di scarpe buone, un cambio tecnico ed è fatta, altro che palestra”. Così ho esordito tre anni fa quando ho cominciato a correre. Poi sono arrivate le prime garette, e quindi il costo dell’iscrizione. Anzi prima quello del certificato medico agonistico. Poi il secondo cambio tecnico, e pure il terzo. Ma vuoi non comprarti le calze a compressione? E i manicotti? E quando cominci ad allenarti per i lunghi serve assolutamente il migliore gel in commercio. Per non parlare del fatto che per correre bene non basta “uscire e correre”, appunto ma alternare un’altra attività, quindi abbonamento in piscina, palestra, ecc. E il fisioterapista, i massaggi, i viaggi per le gare fuori città.

Ma chi siamo noi per non volere “il meglio” dallo sport che pratichiamo? :)

Bonus track: con il tifo il gara i runner corrono meglio

Questo è assolutamente vero. Domenica corro la mia prima maratona qui a Roma. 42 chilometri 195 metri che mi sembreranno infiniti, se nessuno viene a incitarmi e convincermi che sì, ce la posso fare, urlando “daje” dalle transenne lungo il percorso. Che fate, venite anche voi? 


SHOOT THE RUNNER

di Donata Columbro

Giornalista e consulente digitale con una missione: aiutare le storie a incontrare i lettori. Scrive di Africa e attivismo digitale su  InternazionaleWired ItaliaVita.it. Corre per godersi Roma quando non c'è nessuno per strada e lo racconta spesso su Snapchat (@dontyna).