Stranger Things. Winona, gli anni ’80 e bambini carini

Laggente ultimamente ha riscoperto le gioie della serialità americana e non smette di parlare di Stranger Things, produzione di Netflix che ha buttato nel mezzo alcuni degli elementi più cuori dell’immaginario collettivo di noi stupidi cresciuti negli anni ‘80/’90.

Quegli scaltri di Netflix si saranno detti “oh ma cos’è che è piaciuto TANTISSIMO a quelli che ora hanno 30 o più anni? Cosa potremmo produrre per titillare i loro ricordi di piccini?”. La risposta è stata, evidentemente: “E.T., Alien, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Stand by me, Pretty in pink…” e via andare fino a tutti i riferimenti cinematografici possibile. Da qui, in un attimo, ne è nato l’adorabile Stranger Things.

Oltre ai 4 bambini protagonisti pucciosissimi e nerdissimi, c’è Eleven, la ragazzina speciale coi poteri, rasata e adorabile, che i nuovi amici vestono come se fosse ET, appunto. Parrucca bionda, vestitino rosa, e via a comandare tra i mostri e la gente cattiva del governo che fa esperimenti sui bimbi.

Ma il pezzo forte è lei: Winona Ryder. Non solo la sua faccia è rimasta praticamente uguale agli anni ’80, ma la vestono anche coi cappotti marroni di velluto a coste. E allora ditelo che volete farci piangere. Ditelo.

Come se non bastasse nel casting c’è anche una certa Barb che è la sosia disagiata di Molly Ringwald, roscia, con gli occhialoni e i mom jeans d’ordinanza.

Insomma, se avete una incredibile nostalgia dei tempi andati 30 anni fa, vi prego, vedete le 8 puntate e commuovetevi.


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'
LA FAVOLOSA RUBRICA SPIN-OFF DI IO VERAMENTE GUARDA

di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.

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