W. Somerset Maugham, Storie ciniche

#checosastoleggendo

Il cinismo come mezzo per raggiungere i nostri scopi. Maugham ne sa. @DeLempicka

W. Somerset Maugham Storie ciniche Adelphi pag. 221 euro 12,00

Le nozze si celebrarono all'ufficio di stato civile. Mrs Tower e io fummo i testimoni. Gilbert, con un elegantissimo completo blu, aveva l'aria assurdamente giovane e palesemente nervosa. Ma è un momento delicato per qualsiasi uomo. Jane invece mantenne la sua ammirevole compostezza; si sarebbe detto che si sposasse con la frequenza di una dama del grand monde. Solo un leggero colorito sulle guance suggeriva che sotto la calma vibrasse una una lieve eccitazione. Ma è un momento elettrizzante per qualsiasi donna. Indossava un abito di velluto grigio-argento nel cui taglio riconobbi la mano del sarto di Liverpool (evidentemente era una vedova che sapeva farsi valere), ma aveva ceduto alla festosità del momento concedendosi un ampio cappello a tesa larga, decorato da piume di struzzo azzurre. Gli occhiali dalla montatura d'oro rendevano il tutto oltremodo grottesco. Quando la cerimonia ebbe fine, l'ufficiale di stato civile (un po' sconcertato, mi parve, dalla differenza di età della coppia) strinse la mano a Jane e si congratulò in maniera prettamente formale; lo sposo, arrossendo un poco, baciò la sposa. E la baciò anche la rassegnata ma implacabile Mrs Towers; quindi Jane si voltò verso di me: era evidentemente appropriato che la baciassi a mia volta, e così feci. Confesso che all'uscita sentii un lieve imbarazzo sotto lo sguardo dei perdigiorno che stanno cinicamente a guardare le coppie di sposi, e fu con grande sollievo che salii sulla vettura di Mrs Towers. Ci recammo a Victoria Station, poiché la felice coppietta sarebbe partita per Parigi con il treno delle due, e Jane aveva insistito perché il banchetto nuziale si tenesse al ristorante della stazione. Diceva che la innervosiva non essere al binario per tempo. Mrs Towers, che partecipava solo per uno spiccato senso del dovere familiare, fece ben poco per garantire la riuscita del ricevimento; non toccò cibo (e non la posso biasimare, poiché era pessimo; ad ogni modo non sopporto lo champagne a pranzo) e la sua conversazione fu molto forzata. Jane invece fece onore all'intero menù con diligenza. "Sono dell'opinione che prima di mettersi in viaggio sia meglio mangiare come si deve" disse. Li accompagnammo al treno, poi tornai a casa con Mrs Towers. "Quanto tempo gli dai?" mi domandò. "Sei mesi?". "Speriamo che vada tutto per il meglio." risposi. "Non essere ridicolo. Non esiste nessun meglio. Non penserai mica che la sposi per qualche ragione che non siano i suoi soldi? E' ovvio che non può durare. Spero solo che si ritrovi a soffrire meno di quanto meriterebbe."