La torta di pane e dieci rose.

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torta_panenuovaTra il febbraio e l’aprile del 1944 Roma, sotto l’occupazione nazifascista, è una città allo stremo. Ai bombardamenti e rastrellamenti continui si aggiunge la miseria e la fame. Dopo l’attentato di via Rasella del 23 marzo, la rappresaglia tedesca fa strage alle Fosse Ardeatine, e poi ordina, attraverso il generale Maeltzer, la riduzione della razione di pane da 150 a 100 g al giorno. Pane nero, spesso ammuffito. Partono gli assalti ai forni, sono le donne che li compiono e li organizzano.Come quel 7 Aprile del 1944, quando le donne di Garbatella, Trionfale e Portuense, vanno all’assalto del Mulino Tesei, sul Ponte di Ferro all’Ostiense. All’arrivo delle SS tedesche le donne scappano, dieci di loro vengono catturate e fucilate sul posto, i loro corpi esposti sulla ringhiera del ponte di ferro. Uno dei dolci che preferisco è la torta di pane raffermo, un dolce povero, che riutilizza ciò che non deve essere sprecato, oggi come ieri. Mi piace pensare che quando preparerete questo dolce saprete seguire il sapore della memoria che porta con sé, e chissà, ritrovarsi un giorno su quel ponte con il vostro dolce di pane, a salutare Clorinda, Italia, Esperia, Elvira, Eulalia, Elettra, Concetta, Assunta, Arialda e Silvia. Dieci donne che rubarono il pane, perché noi potessimo avere anche le rose. INGREDIENTI: 300 g di pane secco, 1 litro di latte, 1 uovo, 150 g di zucchero.

PREPARAZIONE Tagliate a cubetti il pane, scaldate il latte e versatecelo sopra, lasciando in ammollo per una notte. Il giorno dopo aggiungete l’uovo e lo zucchero e mescolate bene fino a renderlo omogeneo. Tradizione vuole che si aggiunga a questo impasto base ciò che si ha a disposizione in cucina: ad esempio cacao amaro in polvere, uvetta e pinoli, oppure granella di nocciole con pezzetti di cioccolato fondente. Ottima anche con mele e zenzero. Infornate a 180° per 45 minuti circa. Questo dolce il giorno dopo è ancora più buono.